Ciao sono Nick, quella che sto per raccontarvi una storia come ce ne sono tante, però a me va di raccontarvela.
Ho 26 anni, ho un amico di 30 anni sposato con una ragazza di 26, lei molto bella una ragazza come si usa dire all’acqua di rosa, alta 1.76, occhi chiari, carnagione chiara, 4 di seno, un fondoschiena da paura.
Tutto iniziato circa un anno fa, frequentando l’ufficio del mio amico molto spesso mi trovavo solo con Lei, dopo un paio di volte ceh ervamo da soli, tra me e me iniziava a frullarmi nella testa l’idea di poterla avere per me. Lei appariva come una ragazza fredda dal punto di vista di tradimento, ma a quanto pare mi sbagliavo…
Un giovedì sera ero andato come al solito in ufficio, Lei era li da sola, tra una chiacchiera un’altra per ammazzare il tempo, intraprendemmo un discorso che a volte toccava l’argomento sesso, iniziai a capire che poi non era così fredda, il buon dio poi volle che quella sera il mio amico non venne e dato che abitano in un altro paese mi offrii di accompagnarla, così saliti in auto partimmo la strada, la vedevo e non la vedevo, il mio sguardo cadeva sempre su di Lei, non mi sembrava vero che fosse in macchina con me, e che potevo fermarmi in qualche posto isolato e magari provarci.Purtroppo non fui così intraprendente (o se volte non ne ebbi il coraggio).
Arrivati sotto casa sua dopo esserci salutati prima di uscire dall’auto mi da un bacio sulla guancia, con una leggera soffiata nell’orecchio, in me scattò una molla e fra me e me dissi: “è fatta!”.
L’indomani mi ripresentai in ufficio, come sempre Lei da sola, ma c’era qualcosa di diverso in Lei, innanzitutto l’abbigliamento, infatti indossava una gonna con una maglia di lana che lasciava intravedere la rotondità dei seni, i suoi occhi lanciavano sguardi provocanti, lanciai subito una battuta: “siamo di festa stasera?” e Lei con una voce molto sensuale mi rispose: “mi sono vestita cos per te, ti piaccio?” In me prese subito una scossa come se avessi infilato le dita in una presa di corrente.
Risposi subito di si, infatti fu l’unica cosa che dissi per almeno 5 minuti.
Intanto notavo che accavallava ripetutamente le gambe, facendomi intravedere leggermente che indossava del slip bianchi, e nel fare tutto ciò mi disse che il marito era dovuto partire urgentemente per lavoro e che doveva restare fuori due giorni. Allora mi feci coraggio e le dissi se le avrebbe fatto piacere la mia compagnia, lei rispose di si, ma avrebbe voluto fare l’amore con me. Rimasi sbigottito dalla frase e dal modo in cui l’aveva pronunciata.
Chiudemmo l’ufficio e ci recammo a casa dei suoi che fra le altre cose erano fuori città, la sorella era in gita scolastica, era perfetto.
Mangiammo qualcosina e poi ci dirigemmo in camera sua, e lì mi disse cosa avrei voluto che lei facesse e dove avrei voluto farlo. Le chiesi di spogliarsi lentamente dopo aver messo della musica, e così fece, vederla spogliarsi per me era già l’estasi più totale, mi eccitai quasi subito e lei se ne accorse dopo essere rimasta solo in reggiseno e slip si avvicinò, ed iniziò a spogliarmi, sfiorando il mio pene ormai duro, rimasto anch’io in boxer la baciai e iniziai a toccarle i seni, slacciandole il reggiseno scoprendogli solo un seno gli strinsi fra i denti il capezzolo e lei emanò un grido di piacere, erano duri e sensibili, rimanendo nudi entrambi la feci sedere sulla punta del letto e dopo avergli aperto le gambe iniziai a baciarla sulla pancia mentre con una mano toccavo un seno e scendendo arrivai alla sua passera, bagnata.
Ricordo che con la testa fece uno scatto indietro che per poco non si rompeva l’osso del collo, dopo avergliela leccata per bene e stimolato il clitoride, inizi lei a farmi un pompino, la sua bocca era vellutata la sua lingua era una piuma e dopo avermelo spompinato quasi 5 minuti mi spinse sul letto si alzò in piedi su di me e si sedette sul mio cazzo duro e infilatoselo nella fighetta, inziammo a scopare.
Dal suo sguardo sembrava essere in estasi, il suo corpo ondulava su di me come se fosse una bandiera che sventola al vento, i suoi seni rotondi e i suoi capezzoli duri che roteavano a mala pena riuscivo a baciarli. Il suo corpo si muoveva su di me come se stesse dondolando, il suo sguardo era perso nell’immensità dell’eccitazione, ad un tratto si fermò e mi disse:
“voglio essere presa e posseduta da dietro”
A quella richiesta capii che con me stava provando cose che non aveva mai fatto, e che forse non avrebbe fatto mi con suo marito, il quale a dir suo si manteneva sulle solite posizioni classiche, senza preliminari o altro. Dopo averla presa e posseduta da dietro come Lei stessa aveva chiesto, arrivammo entrambi e sfiniti rimanemmo sdraiati nel letto per una mezz’ora abbondante.
Dopo tutto ciò le chiesi se avrei potuto farmi una doccia e mi rispose di si, mi accompagno in bagno e mi disse che mi avrebbe portato un asciugamano, nel frattempo si sedette sul WC e fece la pip, quel gesto mi fece eccitare nuovamente e ricominciammo a scopare sotto la doccia, anche questa esperienza per Lei era la prima volta.
Finito il tutto, mi rivestii ripresi la mia auto e me ne ritornai a casa, durante il tragitto, circa una 20 di km, il mio pensiero era fisso su ciò che era accaduto e ciò che sarebbe potuto succedere in seguito, in questo caso le ipotesi potevano essere due, la prima e che la nostra storia potesse continuare e la seconda che il marito non lo venisse a sapere. Giunto a casa, neanche il tempo di infilarmi sotto le coperte che squilla il mio telefonino. Rispondo:
“Si, pronto?”
e dall’altro capo:
“Ciao sono io, ti stò pensando, ho ancora voglia di te, sei stato davvero stupendo non avevo mai goduto così , con Te ho provato cosé davvero il sesso, mi sono dovuta masturbare quando te ne sei andato perché ero ancora su di giri…”
Rimasi sbigottito dalla telefonata, fra me e me pensai chi se lo sarebbe mai aspettato che Lei fosse così focosa? Senza dilungarmi troppo finimmo col fare nuovamente sesso, solo che questa volta al telefono. Per me e soprattutto per Lei stata un esperienza indimenticabile sotto tutti i punti di vista.
Adesso sono il suo amante, il marito sempre il mio amico.