Mi chiamo Lucia e ho 18 anni, e frequento il Liceo Scientifico della mia città.
Come di consuetudine nella mia classe ho il mio classico giretto di amichette, e spesso ci invitiamo a casa reciprocamente. Un giorno invitai a casa mia per i compiti le mie due amiche più care, Sofia e Marina, entrambe della mia età. Dopo aver fatto i compiti decidemmo di andare a fumare una sigaretta in veranda (i miei ovviamente non c’erano) e a parlare del più e del meno. Tra un discorso e l’altro cominciammo a parlare di ragazzi, argomento che ci incuriosiva non poco visto che eravamo sempre tutte e tre vergini. Sofia confessò che una volta scoprì suo fratello che si masturbava in camera sua, ovviamente vide la scena ma per imbarazzo decise di smettere di guardare. Marina prontamente chiese: “ma come ce l’ha il cazzo tuo fratello?” Sofia rispose che pur avendo visto poco non gli sembrava molto grande, anzi diciamo pure piccolino. Io allora dissi alle mie amiche che ero curiosa di vedere un cazzo di un ragazzo, ma un cazzo grosso: il problema era come fare… Anche le altre seguendomi dissero che ne avevano una gran voglia.
Il giorno dopo, a scuola, chiedemmo a Nicola, un nostro compagno di classe, il classico secchione, se per caso sapeva se nella nostra classe ci fosse qualche ragazzo superdotato. Nicola, che aveva tendenze omosessuali dichiarate, dopo la lezione di educazione fisica osservava sempre i pacchi dei compagni, ma ovviamente, vista l’età, non aveva mai visto nessuno che promettesse davvero bene… Allora noi, scoraggiate, non sapevamo come fare per esaudire il nostro desiderio, fino a quando non mi venne un’idea geniale: durante la ricreazione andai da Luana, una ragazza di quinta che aveva la fama di essere la troia della scuola, era semplicemente una ninfomane che si era fatta almeno tre/quarti dell’istituto. Timidamente chiesi informazioni e lei senza dubitare mi disse: “prova a chiedere a Matteo della quinta A, sicuramente lui farà al caso vostro, ha un cazzo enorme”. Sentendo quel nome mi venne un sussulto, Matteo era semplicemente il ragazzo più bello della scuola, alto circa 1.80, biondo, capelli corti ritti, occhi azzurri, sempre abbronzato, piercing al labbro e un fisico da paura… Diciamo che era il sogno erotico di tutte le ragazzine della scuola, me e le mie amiche comprese. Sapendo da Luana che era pure superdotato mi venne ancora più voglia di vederlo… Il problema era convincerlo.
Nicola, ormai nostro complice e pure lui infatuato di Matteo, accettò di buon grado di aiutarci, e durante la ricreazione del giorno successivo andò da Matteo a parlargli. Torno dopo circa 10 minuti raggiante… Matteo aveva accettato, e voleva sapere quando e dove. I miei genitori fortunatamente lavoravano fuori città e spesso non tornavano a casa per pranzo e cena. Bastò una rapida telefonata per fissare il giorno prestabilito. L’incontro con Matteo sarebbe avvenuto alle 3 del giorno successivo, a casa mia… Io, Sofia e Marina eravamo contentissime ma allo stesso tempo imbarazzatissime: Nicola tornò da Matteo e gli comunicò l’orario: Matteo accettò di buon grado.
Il giorno dopo abbiamo aspettato con impazienza la campanella di uscita, siamo corse in fretta e furia ai nostri motorini e siamo partite per casa mia. Eravamo così nervose che non abbiamo neppure pranzato, così siamo salite in camera mia e ci siamo lavate e cambiate per l’occasione. Ci siamo vestite più carine possibile, e siccome, essendo oggettivamente tre belle ragazze, eravamo tre succulenti bocconcini.
Alle 14:45 abbiamo sentito il campanello di casa squillare, mio Dio era Matteo!!! Timidamente mi sono affacciata dalla finestra di camera mia che dà sul davanti della casa, e con stupore vedo Nicola giù al cancello. Allora io e le mie amiche corriamo giù, apriamo a Nicola e subito gli chiedo: “ma che cosa ci fai te qui?” Nicola risponde: “scusate, ma non potevo perdermi un’occasione del genere, ho sempre sognato di vedere il cazzo di Matteo, e quindi sono venuto anche io. E poi me lo dovete, vi ho aiutato!” Messe alle strette abbiamo acconsentito e anche Nicola è salito in camera mia.
Alle 15:10 finalmente arriva il momento tanto atteso, un altro suono di campanello… Imbarazzate, mandiamo Nicola ad aprire. Dopo 5 minuti Nicola torna in camera, con dietro Matteo. Appena entra il suo splendore si manifesta totalmente, capelli biondissimi tirati su con il gel, canottiera bianca aderentissima che lascia trasparire i suoi muscoli, abbronzantissimo, jeans a vita bassa strappati e scarpe da ginnastica. Entra in camera e a fatica facciamo le presentazioni, vista la nostra timidezza. Dopodichè Matteo, per niente a disagio, si gira verso Nicola e gli chiede: “ma te cosa ci fai qui?” E Nicola, anche lui senza vergogna, risponde: “Sai quali sono le mie tendenze, non volevo perdermi questa occasione!”… Matteo ride di buon gusto e si gira verso noi tre, tutte rosse come peperoni. Ci guarda con i suoi occhi bellissimi e ci sorride, un sorriso che ci fa sciogliere. Per noi è normale essere imbarazzate, tre ragazzine di 18 anni, vergini, con davanti un ragazzo meraviglioso di 22 anni che ci guarda sorridendo…
Dopo qualche minuto di silenzio, Matteo decide di rompere il ghiaccio e ci dice: “allora, sono a vostra disposizione, che devo fare?” Nessuna risposta, io e le mie amiche ci guardiamo spaesate… Nicola, spalle al muro di fianco a Matteo, accenna un sorriso. Allora io lentamente mi faccio forza e dico, con un filo di voce: “Matteo puoi iniziare a spogliarti, per favore?” Sofia e Martina rispondono con un sorrisetto, ma vedo i loro occhi puntare Matteo. Lui, mantenendo il suo sorriso, si toglie lentamente la canottiera bianca e la getta sul pavimento. Già vederlo così era meraviglioso, essendo un ciclista amatoriale non aveva un filo di grasso addosso, e ogni muscolo del suo corpo era scolpito, ma non eccessivamente. Aveva pure un piercing al capezzolo destro, veramente troppo eccitante. Inoltre non aveva nemmeno un pelo addosso, nemmeno sotto le ascelle, visto che è regola nel ciclismo depilarsi. Sofia finalmente si decise a parlare: “dai, ora togliti i pantaloni”… Matteo quindi si tolse le scarpe, i calzini, e infine i pantaloni. Rimase solo in mutande davanti ai nostri occhi, a due metri da noi tre… Aveva un paio di mutande aderenti a pantaloncino, quelle da spogliarellista per capirci. Aveva un fisico splendido, completamente senza un pelo, tutto liscio. Sotto l’ombelico partiva un tatuaggio nero tribale che andava a infilarsi nelle mutande. Notai, e di sicuro anche Sofia, Marina e Nicola, che lasciavano trasparire le forme del suo cazzo, moscio. Dopo qualche minuto feci la fatidica domanda: “dai Matteo, togliti anche le mutande ti prego…” Allora Matteo lentamente si tolse le mutande e da queste uscì il suo cazzo, a mezza erezione. Noi quattro rimanemmo increduli, aveva veramente un cazzo enorme… Depilato anche quello, liscissimo… Quindi davanti a noi comincia a toccarselo e in un baleno raggiunge la sua massima erezione. Matteo ci guarda e con un sorriso ci dice: “ecco, ora è ritto al massimo”… Inutile cercare di spiegare la nostra incredulità, aveva un cazzo pazzesco, lunghissimo e soprattutto molto largo, con due palle enormi (proporzionate al resto)… Matteo si mise le mani dietro, e rimase lì, con il cazzo durissimo, la pelle in cima a un certo punto si ritirò da quanto era ritto, e soprì una cappella rosea grande quanto il diametro del cazzo… Il suo tribale gli arrivava fino alla base del cazzo e lo incorniciava, uno spettacolo incredibile. Ad un certo punto gli chiesi: “Matteo, ma quanto ce l’hai lungo?”… Rispose ridendo: “non so, mai misurato”… Allora Marina disse: “dai, misuriamolo, voglio vedere quanto è lungo”. Allora io subito andai nello sgabuzzino dove mia madre teneva la roba per cucire, presi il centimetro e tornai su immediatamente. Sofia e Marina si erano avvicinate a Matteo, ora erano circa a un metro da lui, e inginocchiate ammiravano quel cazzo enorme, che nn accennava a perdere l’erezione… Io mi misi davanti a Matteo, volevo misurarlo, ma mi vergognavo e non avevo il coraggio di toccarlo… Per cui mi voltai verso Nicola, che stava fissando insistentemente quell’affare, e chiesi se poteva farlo lui. Poi mi voltai verso Matteo e chiesi: “può farlo lui, per favore?” E lui rispose sorridendo: “certo, certo, nessun problema”… Nicola subito andò davanti a Matteo, prese il centimetro in mano e gli misurò il cazzo, sotto i nostri attentissimi occhi… Quando vedemmo la misura rimanemmo esterrefatti, 24 cm di lunghezza e 6 di larghezza… Matteo se lo prese in mano, se lo toccò qualche secondo e rimise le mani dietro. Noi tre eravamo eccitatissime ma sempre in grande imbarazzo, Nicola era estasiato e non toglieva gli occhi dal cazzone di Matteo…
Dopo un altro silenzio, che stava mettendo me e le mie amiche in imbarazzo, Matteo esordì con: “allora, insomma, non mi fate niente? Non vorrete lasciarmi così a cazzo duro!”… Nicola si mise a ridere, e vidi che si massaggiava il pacco insistentemente. Sofia e Marina guardarono in basso completamente rosse… Allora, non so con quale forza, mi misi in ginocchio davanti a Matteo, mi avvicinai al suo cazzone e cominciai a toccarglielo… Inizialmente cominciai ad accarezzarlo molto maldestramente, visto che non avevo la minima esperienza… Toccare quel cazzone così grosso era una soddisfazione immensa, sentivo già qualcosa che cambiava nelle mie parti basse… Vidi che però Matteo gradiva le mie mani, perché con la mano destra mi dette una carezza sul viso che non dimenticherò mai. Sofia e Marina erano accanto a me davanti a Matteo, e osservavano estasiate la scena. Io continuavo ad accarezzare quel palo, che era duro come il marmo e pulsava di piacere. Matteo ad un certo punto mi prese la mano, la mise intorno al suo cazzo e poi me la mosse su e giù, dicendo: “Vedi Lucia, è così che si deve fare”. Allora io ubbidì immediatamente e cominciai a fargli una sega, molto piano, volevo godermelo fino in fondo. Matteo, visibilmente eccitato, si rivolse a Sofia e Marina dicendo: “dai ragazze, spogliatevi, sarà molto meglio”… Sofia e Marina, sorprendendomi, in pochi minuti si spogliarono davvero completamente, tutta la vergogna che avevano prima era sparita, senza curarsi nemmeno di Nicola, che non toglieva lo sguardo dal cazzone di Matteo. Completamente nude, si rimisero in ginocchio davanti a Matteo. Mentre io continuavo a fargli una sega, Matteo prese la mano di Sofia e la mise sui suoi coglioni, subito Sofia cominciò a massaggiarglieli con passione. Nel mentre disse a Matteo: “Matteo, hai un cazzo veramente fantastico, non credevo che esistesse un cazzo così grosso, quello di mio fratello in confronto non esiste nemmeno…” Matteo rispose con una sonora risata. Intanto Marina stava accarezzando la coscia sinistra di Matteo e vicino al suo inguine, passando anche le mani sul suo culo sodo. Eravamo in piena sottomissione di Matteo, ed eravamo eccitate come non mai. Matteo allora mi prese la mano, la tolse dal suo cazzone e mi disse: “dai Lucia, ora spogliati anche te…”. Ubbidì, non aspettavo altro. In un baleno mi spogliai nuda anche io, nel mentre Marina mi aveva sostituito nella sega, e Sofia continuava ad accarezzargli le palle. Con stizza tolsi la mano di Marina dal cazzo di Matteo, lo volevo tutto per me. Continuai a masturbarlo, stavolta anche con l’altra mano, ma sempre lentamente… Mentre segavo Matteo, che stava decisamente apprezzando, mi accorsi che Nicola si era tirato fuori il cazzo e si stava segando a sua volta. Aveva un cazzetto si e no di 10/12 centimetri, a confronto con il cazzo di Matteo spariva… Istintivamente mi scappò da ridere, e così pure a Sofia e Marina, che continuavano a circuire il corpo di Matteo. Marina gli disse: “ma dai Nicola, quanto ce l’hai piccolo, ahahaha!” Nicola, passivo per natura, si mise a ridere di gusto, ma non distogliendo lo sguardo dall’affare di Matteo, continuando a masturbarsi ferocemente. Matteo allora mi guardo negli occhi e mi disse: “dai Lucia, ora prova con la bocca, che godo molto di più”… Le mie amiche risero, io lo guardai e dissi: “ma Matteo, non l’ho mai fatto in vita mia”… E lui sorridendomi rispose: “dai, è tempo di imparare come si fa”… Detto questo si prese il cazzo in mano e me lo avvicinò alla bocca. Sofia e Marina smisero di accarezzarlo e mi guardarono per vedere la mia reazione. Dopo un attimo di indecisione mi decisi: cominciai a leccargli piano la cappella lucida e rosea, Matteo emise subito un sospiro di piacere, e la cosa mi eccitò tantissimo. Allora glielo presi in bocca, ma era così grosso che non ci riuscivo bene, la cappella mi entrava tutta, ma non riuscivo ad andare più giù. Allora cominciai a succhiargli la cappella molto piano, ritmicamente. Avere in bocca quell’affare mi eccitò da morire, l’avrei ciucciato tutto il giorno… Matteo cominciò a sentire davvero il piacere, mi prese la mano destra e me la mise sul cazzo, e la mano sinistra sulle sue palle enormi. Quindi gli succhiavo la cappella (a fatica), gli facevo una sega e gli massaggiavo i coglioni. Una soddisfazione immensa, quel palo di carne tutto mio, solo mio! Nicola nel mentre continuava a menarsi il suo cazzino, ansimando come una bestia. Matteo fece cenno a Sofia e Marina di alzarsi, loro obbedirono e si misero abbracciate di fianco a lui. Matteo disse loro una cosa nell’orecchio e poco dopo le vidi abbassarsi e andare a leccare i suoi capezzoli, Marina quello di sinistra e Sofia quello di destra. Nel mentre con le mani lo accarezzavano dappertutto. Matteo allora, allungo le sue braccia muscolose e cominciò a sditalinare entrambe, infilo le sue dita medie nelle fiche di Sofia e Marina, che inizialmente si scossero, poi cominciarono a mugolare come due troie, bagnandosi all’inverosimile. Anche io ero bagnata come una fontana, per cui tolsi la mano dalle palle di Matteo e cominciai a toccarmi, succhiando e segando allo stesso tempo quel bastone immenso. Dopo un po’ sentimmo Nicola ansimare più profondamente, ad un certo punto emise un gemito e venne. Dal suo minuscolo cazzino uscì un fiotto di sborra che cadde e macchiò il parquet di camera mia. Ma a me non importava, volevo solo far godere Matteo. Ero curiosa di sapere quanto avrebbe sborrato lui… Quindi mi impegnai ancora di più, succhiavo la cappella con più foga, tanto che la mascella mi faceva male. Smisi di toccarmi e cominciai a masturbarlo con tutte e due le mani. Matteo cominciò a sospirare sempre più forte, continuando a sditalinare Sofia e Marina, che poco dopo vennero quasi simultaneamente, con mugolii di piacere. Matteo fece loro cenno di allontanarsi da lui, Sofia e Marina, visibilmente scosse dall’orgasmo, si rimisero accanto a me in ginocchio, che ormai stavo dedicandomi anima e corpo a succhiare quel cazzo meraviglioso. Matteo mi stimolò un po’ i capezzoli, e dopo poco mi prese la testa con tutte e due le mani e me la spingeva sul suo cazzone, nel mentre la mia fica stava gocciolando. Grazie al suo aiuto riuscì ad entrarmi in bocca per qualche altro centimetro. Nicola nel mentre si era rivestito e si era avvicinato a noi per vedere meglio. Dopo qualche minuto Matteo, che ansimava sempre di più, disse: “oh, Lucia, dai… sto per venire, bevila tutta dai…” Succhiando quel cazzone non potevo rispondere, ma dentro di me sapevo che avrei obbedito a tutti i suoi comandi… Dopo qualche secondo Matteo mi tolse le mani dalla sua testa, fece cenno di staccarmi e con la mano destra si prese il cazzo, masturbandosi. Poi mi disse, ansimando: “dai, Lucia, spalanca la bocca, dai…”. Io ubbidì senza colpo ferire, rimasi in ginocchio e aprì per bene la mia bocca. Si masturbò ancora per qualche secondo, poi d’un tratto avvicinò la sua cappella alla mia bocca e con un urlo di piacere venne. Io, Marina, Sofia e Nicola rimanemmo esterrefatti per la quantità di sborra che uscì da quel cazzo enorme. Contai come minimo 10 schizzi di sperma che mi centrarono in bocca, in più mentre quel cazzone schizzava dalla cappella gocciolava della sborra che cadde sul parquet. Venni senza toccarmi mentre lui scaricò il suo seme nella mia bocca. Non riuscii a berla tutta, era troppa, mi colò dalla bocca sul mento e sulle tette, macchiando ulteriormente il pavimento sottostante. Matteo, mi spinse ancora quel cazzone in bocca e restai a succhiarglielo un altro po’… Sofia, Marina e Nicola lo guardarono con ammirazione, nessuno aveva mai visto una sborrata del genere. Il sapore della sborra di Matteo era dolce, zuccherino, ne avrei bevuta a litri… Matteo mi tirò un buffetto e guardandomi disse sorridendo: “allora, Lucia, ti è piaciuta la mia sborra?” Io sorridendo risposi: “sì Matteo sei fantastico, hai un cazzone enorme e quando vieni sembri una fontana, sei straordinario…” Il cazzone di Matteo era un po’ meno duro, ma ciò nonostante era sempre enorme e impressionante alla vista. Matteo quindi si mise a sedere sulla poltrona di camera mia, prese un fazzolettino e si pulì la punta del cazzo. Poi rimase seduto in poltrona toccandoselo ancora. Sofia e Marina vennero da me portandomi un pacchetto di fazzolettini. Io mi pulii da tutta la sborra di Matteo che avevo sulle tette e sul mento. Loro si occuparono della sborra gocciolata in terra.
Mentre mi pulivo però Sofia e Marina vennero da me e mi chiesero: “Lucia, ma com’è farsi venire in bocca, com’è berla? che sapore ha?” Io prontamente dissi subito quello che avevo provato a loro due, e quando finii vidi la gioia nei loro occhi… Allora Marina disse a Sofia una cosa in un orecchio, risero, si presero per mano e piano piano andarono verso Matteo seduto in poltrona. Marina con un filo di voce gli chiese: “Matteo, per favore, puoi venirci in bocca anche a noi? Vogliamo sapere che sapore ha la tua sborra…” Matteo ridendo rispose: “ma dai, sì! Ne ho un’altra razione per voi due!” Marina e Sofia entusiaste sorrisero. Matteo rimase seduto a gambe larghe in poltrona, continuando a toccarsi il cazzo che era tornato duro come prima, enorme in tutta la sua grandezza… Si rivolse a Sofia e Marina dicendo: “dai, ora succhiatemelo voi due, insieme!”. Non se lo fecero ripetere, in due secondi erano inginocchiate davanti al suo cazzone. Nicola si mise a sedere lì vicino e riprese a masturbarsi. Io, ancora nuda, mi sedetti sul bracciolo della poltrona accanto a Matteo. Sofia e Marina mi avevano osservato bene, e devo dire che se la cavavano egregiamente… Matteo dimostrava di gradire quel doppio pompino. Erano molto affiatate, quando Marina succhiava la cappella di Matteo, Sofia gli leccava per bene le palle, e viceversa. Matteo a un certo punto inarcò il bacino e disse loro: “dai leccatemi il buco del culo, troie”… Sofia e Marina, obbedendo, gli leccarono per bene il buchino mentre Matteo si masturbava. A me venne l’ispirazione e cominciai a menargli il cazzo. Dopo qualche minuto Matteo si rimise giù e infilò di nuovo il cazzo in bocca alle due, arrapate come non mai… Allora io mi chinai sul petto di Matteo e gli leccavo il capezzolo sinistro, nel mentre lo accarezzavo ovunque. Marina prese in mano la situazione e prese a ciucciare da sola il cazzone di Matteo, mentre con una mano si toccava e con l’altra lo segava. Sofia a sua volta si toccava e nel mentre leccava i coglioni di Matteo, che ansimava… Io continuavo a stimolare i suoi capezzoli. Sofia e Marina vennero una dopo l’altra toccandosi mentre spompavano Matteo… Nicola gemette e venne di nuovo, stavolta fece poche goccioline. In verità io aspettavo la seconda sborrata di Matteo… Dopo circa 10 minuti Matteo sussultò e si scostò dal cazzo Sofia e Marina, che imparata la lezione, si misero guancia a guancia in ginocchio con le bocche spalancate. Io mi avvicinai per vedere meglio, toccandomi ancora. Anche Nicola si avvicinò. Matteo si menò il cazzo per qualche secondo e venne una seconda volta. La sborrata non fu devastante come quella di prima, ovviamente, la sborra di Matteo era stavolta più liquida. Matteo schizzò 4 volte in bocca a Sofia e 3 volte in bocca a Marina, precisissimo. Vedere la sborra uscire dalla sua cappella mi fece venire di nuovo… Il pavimento fu ancora una volta sporcato dalle goccioline di sborra che fuoriuscivano dal suo cazzone mentre schizzava in bocca delle mie amiche. Sofia e Marina bevvero completamente la sborra di Matteo, senza sprecarne nemmeno una goccia, perché le schizzate erano entrate perfettamente nelle loro bocche. Matteo avvicinò il suo cazzone alle due, che lo succhiarono per un altro po’. Nicola allora chiese una cosa a Matteo, se poteva menarglielo e farlo venire un’altra volta… Matteo sorridendo disse che per lui non c’erano problemi. Allora io mi buttai nel mezzo a Sofia e Marina e con le nostre bocche riuscimmo ancora una volta a far tornare durissimo il cazzone di Matteo, che non dava segni di cedimento. Nicola tirò fuori ancora una volta il suo cazzetto, con una mano si faceva una sega e con l’altra segava Matteo… Sofia, che era alla mia destra, impietosita cominciò a succhiare il cazzetto di Nicola, che le entrava tutto in bocca. Vederli a confronto era comico… Matteo si concentrava sulle nostre facce avide di altra sborra, Nicola in compenso, da esperto segaiolo quale era, menava per bene il palo di Matteo. Sofia intanto continuava a succhiare il cazzino di Nicola. Dopo un po’ Nicola venne in bocca a Sofia, non tanto per il pompino ma per il contatto con il cazzone di Matteo: Sofia disgustata, sputò la sborra di Nicola in terra, e dopo essersi asciugata la bocca, si volto verso il cazzone di Matteo che stava per esplodere ancora una volta. Matteo ansimò, Lucia, Marina e Sofia unirono le guance e aprirono le bocche… Nicola pompava come un forsennato, a brache calate e con il cazzetto moscio umido di sperma. Matteo finalmente venne per la terza volta: 4 spruzzi di sperma liquidissimo colpirono le facce delle tre amiche in ginocchio, uno schizzo aggiuntivo centrò la bocca di Lucia che prontamente bevve… Dopodichè le tre amiche succhiarono il cazzone di Matteo, ormai provato… Quindi poi si baciarono l’un l’altra e si leccarono lo sperma di Matteo dalle loro facce. Matteo si pulì il cazzo e cadde sfinito sulla poltrona, con il cazzo in posizione di riposo per la prima volta in due ore, e con le palle svuotate di tutto il suo seme… Nicola si pulì e si rivestì soddisfatto, io, Marina e Sofia ci pulimmo per bene e ci rivestimmo. Matteo si alzò, prese dalla tasca dei pantaloni le sigarette e se ne accese una, fumando nudo in poltrona. Io e le mie due amiche rimanemmo a guardare quello stallone fumare, commosse da tanta virilità. Finita la sigaretta, Matteo si alzò e fece per andarsi a rivestire, io lo raggiunsi e gli baciai il cazzo, come per ringraziarlo. Matteo si rivestì, ci dette il suo numero di cellulare e ci disse: “allora, bambine, se volete bere di nuovo altra sborra dal mio cazzo chiamatemi quando volete…” Noi ci segnammo il suo numero e gli sorridemmo commosse. Matteo dette un bacio con la lingua a ognuna di noi e ci salutò. Salutò anche Nicola, ormai sfinito e completamente pazzo di Matteo, e se ne andò.
Nei mesi successivi abbiamo avuto altri incontri con Matteo, sempre lui e noi tre, ma sempre senza Nicola.