Avevo 22 anni, a quei tempo ogni week-end lo passavo a casa del mio fidanzato che frequentava l’università nella mia città.
Lui viveva con un altro ragazzo non molto simpatico, che lavorava come barman in vari locali.
Non feci mai caso a lui nonostante fosse molto cario, ci incontravamo in casa, ma i rapporti furono sempre limitati a qualche scambio di parole e saluti.
L’estate di quell’anno io ed il mio fidanzato andammo in una discoteca nella quale lavorava l’amico.
Ci fece bere gratis per tutta la serata, ero quasi ubriaca mentre stavo poggiata al bancone del bar con il mio fidanzato alle spalle in attesa che l’amico ci preparasse un cocktail.
Fu allora che lo sguardo mi si posò sul “pacco” del suo amico, ricordo che aveva dei pantaloni stretti di raso color perla, dai quali gli si intravedeva perfettamente la forma del pene.
L’effetto dell’alcool mi rese un pò sfacciata, tant’è che glielo fissavo in continuazione. Il mio fidanzato alle spalle mi disse di spostarci, ma a me rimase in mente quella scena.
Dopo qualche settimana, andammo con amici al mare, l’amico aveva il costume a slip bianco con delle strisce blu, ogni tanto davo qualche sguardo tra le sue gambe, appena ci fu l’occasione lui si avvicino e mi chiese “Ti piace il mio costume?”.
Imbarazzata, perchè capii che se ne era accorto, gli risposi che preferivo i costumi a pantaloncino.
Alla fine dell’estate ci ritrovammo di nuovo al mare, io, il mio fidanzato, il coinquilino ed un’altra coppietta.
Glielo riguardavo di nuovo, aveva un costume azzurro, di nuovo mi domandò se mi piaceva il costume ed io risposi di no.
Questa volta lui rispose:”Allora perchè guardi?”.
Io di nuovo imbarazzata risposi che non stavo guardando il suo costume.
Lui continuò:”E allora cosa guardavi”
Io risposi:”Niente, ma chi ti dice che guardavo te”.
Lui, indicandosi il “pacco”, sfacciatamente rispose:”A me sembrava che guardava qua”
Io, arrossì, mi misi a ridere nervosamente e risposi:”Ma figuarati, smettila”
Lui continuò dicendo:”Dai ti ho beccata stavi guardando di la verità”.
Io, con un sorrisino isterico, risposi:Si, ho guardato, ma perchè hai il costume un pò stretto, niente di che”.
Lui guardò dov’era il mio fidanzato e disse:”E si, mi va un pò stretto, guarda qua”.
Appena guardai, vidi lui che da sdraiato alzo il suo costume mostrandomi il suo pene poggiato sulla sua pancia. Notai subito la dimensione della sua “testa”. Poi stizzita mi girai dall’altra parte.
Pensai alcune volte a quella scena, ma non si verifico niente fino a novembre, quella mattina era a casa del mio fidanzato, mi alzai alle 7,00 per fare colazione, dopo qualche minuto entra il coinquilino, mi giro e vedo lui con il pene dritto che gli esce dai pantaloncini. Vidi tutta la parte superiore, era grosso e lungo, scuro (lui è scuro di carnaggione), mi salutò, io feci finta di niente e continuai a preparare la colazione.
Non sapevo se girarmi o dire qualcosa, mi accorsi solo che era venuto di fianco a me per prendere un bicchiere, poi senza dire niente mi prese la mano e se la mise sul pene.
Io tentai di toglierla, ma lui me la fece impugnare e comincio a farmi fare una sega. Ricordo la sensazione del suo pene in mano, era molto grosso, non riuscivo a stringerlo tutto. Mi palpeggio il sedere, ma io gli tolsi la mano, continuai in quello che stavo facendo per qualche minuto finquando vidi il suo sperma schizzare sul mobile della cucina, davo uno sguardo con la coda dell’occhio senza muovere la testa e vedevo questi schizzi ripetersi più volte. Appena finì, si sposto di fianco e potei vedere tutto il suo pene. Era depilato, aveva due grossi testicoli che penzolavano, pian piano si ammoscio e lui lo rimise dentro i pantaloncini e tornò a letto.