Finalmente un sito cui poter raccontare le mie esperienze senza censura.
Ero una ragazzina e non sapevo nulla del sesso. Scoprivo piano piano la realtà del piacere spiando gli adulti e, ancor meglio, sfogliando qualche rivista porno che trovavo in casa o abbandonata in certi boschetti del paese. Un giorno accadde una cosa che, per qualche momento, mi sconvolse, poi i timori lasciarono il posto alla curiosità morbosa.
Una delle riviste che avevo trovato, mostrava foto inequivocabili e fatti incredibili e sconosciuti: due ragazze erano all’aperto in compagnia di un cane. Si leccavano fra loro (e questo, per me fu già una scoperta sconvolgente), poi una delle due si adagiava sull’erba ed allargava le cosce. L’amica accompagnava il cane fra le gambe dell’amica ed egli leccava la ragazza. Intanto l’amica, a cavalcioni sulla bocca della compagna sdraiata, si faceva leccare a sua volta dalla lingua della fedele biondina. Continuai a sfogliare il giornaletto in preda ad una eccitazione strana, le mani tremavano, volevo vedere sempre di più, ma nel contempo volevo godermi le foto con calma, poiché esse mi eccitavano e volevo gustare questo stato di eccitazione a lungo. Vidi, con i miei occhi, una delle due ragazze mettersi carponi ed offrire la sua calda e bagnata micetta all’ obbiettivo del fotografo. L’altra ragazza aiutò il cane a montare sulle spalle della ragazza, dopo averlo masturbato ed eccitato con la bocca. Il rosso cazzo era ormai tutto fuori, turgido e pulsante. Nella foto successiva lo vidi infilarsi nella fica della ragazza, guidato dalle mani dell’amica. Io guardavo le immagini e sentivo lo stomaco contorcersi. Nel contempo la mia fica si bagnava e fui costretta ad intervenire con un velocissimo ditalino per dare un poco di pace alla mia folle eccitazione. Riposi il giornale e andai in camera.
Nei giorni successivi mi masturbai continuamente ripensando alla lussuria ed alla perversione di quelle immagini. Finché mi balenò in testa l’idea di provare lo stesso piacere che le ragazze di quelle foto sembravano apprezzare tanto. Non ci avevo neppure pensato, all’inizio, credendo che la cosa fosse troppo audace per me. Invece, dopo giorni di ripensamenti, decisi che dovevo verificare e provare anche io.
Un pomeriggio presi il mio cane al guinzaglio e lo condussi in un ripostiglio vicino alla casa. Chiusi a chiave il portoncino e, nella penombra, mi spogliai. Tolsi la gonna e le mutandine. Mi posi di fronte a lui ed attesi. Sinceramente non sapevo che altro fare…
Lui mi venne vicino, annusando la mia intimità. Il suo naso grosso mi diede i brividi. Il fatto di essere accarezzata dal naso bagnato del cane mi fece sentire donna, donna perversa e soprattutto donna in calore. Con due dita, delicatamente, aprii le labbra del mio sesso e lo spinsi verso il muso del cane. Lui riprese ad annusare ed improvvisamente diede dei piccoli colpi di lingua. Probabilmente io ero bagnata e lui cercava di leccare gli umori della mia precoce femminilità. La sensazione che mi procurò quella lingua calda, rugosa, grossa e bagnata fu indimenticabile. Mi sdraiai sul pavimento offrendogli tutta la mia bagnata intimità e mi lasciai andare all’orgasmo che subito giunse con i sapienti colpi di lingua del cane. Mi fermai solo perché era tardi e temevo di essere scoperta, avevo paura che qualcuno di famiglia cercasse me o il cane.
Naturalmente mi lasciai spesso andare a questo segreto piacere e lo feci tante e tante altre volte. Ancora oggi, a distanza di anni, lo faccio non appena ne sento la voglia. Mi sono perfezionata ed ho imparato a giocare in modo sempre più soddisfacente. Ad esempio ora stimolo il cane che attualmente vive con noi, spalmandomi con del burro. In questo modo la leccata diventa vogliosa, parossistica e rapida. L’odore del burro e la voglia di sentirne il sapore rende il cane goloso e voglioso. Talvolta infilo il burro dentro la mia intimità per costringere il cane ad infilare la sua lingua in profondità. Lui spera di trovare il burro. Io mi godo la penetrazione della lingua che mi fa letteralmente impazzire. Altre volte mi godo la sua lingua sul clito e mi infilo qualche grosso oggetto dentro la vagina, muovendolo in fretta. In questo modo il mio orgasmo raddoppia.
Questi giochi, come dicevo, si sono protratti per anni, dopo quella prima volta. Però non ho mai osato raccontare ne’ confidare a nessuno i miei segreti.
In seguito mi sposai, avevo una vita sessuale normale, ma qualche volta, se ero in casa da sola, mi facevo leccare segretamente dal cane, anzi a quei tempi avevamo una cagna. Bravissima, laboriosa ed instancabile. Con mio marito non avevo osato mai confessare questo vizio, temendo che si arrabbiasse.
Una sera però accadde qualcosa.
Eravamo a letto e stavamo scopando. La cagna, che di solito dormiva in un’altra stanza, fu attratta dai rumori e, chissà come e perché, si spinse fin nella nostra camera.
Io la vidi arrivare mentre avevo in bocca il cazzo di mio marito. Ero nuda. Un pensiero mi attraversò fulmineo la mente. Feci in modo che tutto accadesse in modo casuale. Continuai a succhiare il mio uomo rivolgendo, però, il mio culo verso il cane. La cagna riconobbe il mio odore eccitato e, ben sapendo come accontentarmi, prese a leccarmi da dietro.
Mi finsi spaventata e stupita (a beneficio di mio marito, e per sondare la sua reazione). Lui, invece di cacciare la cagna, mi sorrise e mi chiese se mi piaceva. Poiché il mio viso e i miei mugolii erano espliciti. Mio marito mi disse di lasciarla fare. Allora decisi che dovevo fargli vedere quanto fosse porca sua moglie e quanto fosse maiala la sua amata cagna. Abbandonai il suo membro eretto e mi sdraiai sul letto a gambe aperte, offrii la mia fica alla cagna. Lei, esperta e abituata, iniziò a dare lunghe slinguate dall’apertura della vagina sino al clitoride. La mia fica era luccicante, bagnata dalla mia eccitazione e dalla saliva della cagna.
Impazzivo.
Mi dava un piacere incredibile farmi guardare e fare la troia per mio marito. Lui ci guardava con gli occhi fuori dalle orbite. Era in piedi accanto al letto e si masturbava con due mani. Passava la lingua sulle labbra e incitava me e la cagna : “Brava, brava, leccala bene, leccala così, falla godere, falla venire…” E poi, rivolto a me: “Mmmmhhh che troia che sei, anche la lingua della cagna prendi? Sei una vera porca in calore”.
Il suo cazzo stava per esplodere. Non lo avevo mai visto così duro e teso. Tolse la cagna dalla mia fica, mi fece girare. Io mi trovai con i piedi sul pavimento e il ventre sul letto, a novanta gradi. Mi penetrò violentemente e cominciò a scoparmi da dietro. Afferrò, non so come, la cagna e la avvicinò ai nostri sessi bagnati. La cagna riprese a leccare. Slinguava a casaccio, come e quando i nostri movimenti glielo permettevano. Sentivo la sua lingua insieme al cazzo. Mio marito mugolava sentendo a sua volta la lingua che leccava il suo bastone bagnato quando lo estraeva dalla mia micia.
Fu una scopata incredibile ed indimenticabile. Alla fine lui mi venne dentro e, quando mi lasciò, sentii la cagna che leccava tutti gli umori che uscivano dal mio ventre. Leccava lo sperma, lo gustava, e con la lingua mi eccitava di nuovo…
Fu la prima volta, ma non fu certamente l’ultima…