Questo racconto così come ”chat” e ”chat 2” sono semplici copia ed incolla di archivi di conversazione delle chat tra imperium ed eva, la sua slave, dove descriviamo ciò che facciamo nei nostri incontri.
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Inizio a leccare… dai piedi.
Ti succhio gli alluci… e poi salgo… lungo le gambe.
Una scia sottile che ti solletica e ti eccita…
Mmmmm….arrivo sul tuo sesso eccitatissimo.
Qui mi armo di … miele… Sai quelle bustine del bar.
Lo lascio scivolare sul glande….e lungo l’asta.
Inizio a leccarti mooooolto lentamente….devi soffrire dal desiderio di godermi…
La lingua appicicosa….il tuo membro pulsa…eccitatissimo…è dritto al massimo…
Tu ansimi…le note ti escono stonate(ps-in una sessione precedente lei espose il desiderio di infliggermi una ‘punizione’ costringendomi a canticchiare durante l’incontro)…soffocate, interrotte dall’orgasmo che ti senti sul punto di liberare ma che la mia punizione ti proibisce di farlo…
Mentre la mia lingua passa lentamente lungo il membro… come le setole di un pennello le papille si impregnano di miele che poi spargono lungo la superficie tesa del pene in erezione…
e mentre lecco, i miei occhi si alzano e scorgono il tuo volto… su cui è dipinta l’espressione di una tortura mista ad un piacere che è tanto piu intenso quanto piu agoniato.
Abbasso gli occhi, soddisfatta delle emozioni così contrastanti che ti sto facendo provare, e continuo il lavoro…
I tocchi di lingua sembrano plasmare i lineamenti del tuo sesso…
Con una mano poi accarezzo lo scroto… passando e ripassando le dita tra le palle…
Poi passo all’azione vera e propria…la lingua dalla base dell’asta torna su…
le labbra si tendono…
Ce l’ho in bocca…miele che fuoriesce a rigagnoli misti a saliva, ed il glande enorme, turgido,rosso…caldo…
Inizio il lento movimento…lo sento entrarmi con forza…il suo volersi infilare piu in fondo…
L’interno del tuo inguine vibra e brucia…un calore che esplode dentro e si irradia fino alla punta del sesso e fin sotto i testicoli…
I muscoli delle gambe rigidi e tesi dall’eccitazione…
Sei in mio potere…dalle tue labbra fuoriescono solo suoni senza senso…le strofe di quelle canzoni sono ridotte come fogli di carta lasciate a macerare in acqua… irriconoscibili…
Eppure ti ordino di continuare…canta! Se vuoi che continui!
deglutisci…e ridai un barlume di dignità a quelle note.
Succhio…il miele ha ormai imbrattato il mio mento…e le lenzuola….
Il succhiare s’è fatto deciso…
i tuoi gemiti han sostituito la cantilena…
I nervi percettori dei piaceri hanno lasciato partire l’impulso… che scorre dritto ed inarrestabile come un fiume in piena…
Il pulsare dell’inguine da il segnale…all’esplosione imminente…
La vuoi in bocca…
Lo avvisi con una sorta di miagolìo serrato tra i denti…
Chiudo gli occhi…e rilasso la lingua…sento arrivare il getto…
è uno schizzo potente…caldo…
mi inonda la bocca…
poi altri…di intensità sempre minore…che non vuoi però vadano persi…
Solo una leggera rigatura cola dall’angolo della bocca…la fermo col dito…il polpastrello ne segue all’inverso il cammino…come a volerla inutilmente farla rientrare in bocca.
Alzo la testa…chiudo gli ochi…serro le labbra….la lingua sguazza rumoreggiando nel tuo sperma…
poi un movimento deciso…
ingoio.