Avevo notato, col passare degli anni che questa simpatia stava mutando, ormai avevo quasi 19 anni, alto, moro…, insomma proprio un bel pezzo di figo; io ho sempre reputato le mie zie dei gran pezzi di figa, ma quelle che mi colpivano in particolar modo erano mia zia Anna e mia zia Claudia, che però era la moglie di mio zio.
Queste due donne sono le uniche che riuscivano a farmi eccitare al solo sguardo di qualsiasi parte del loro corpo super sexy: zia Anna era una donna sui 40, bassina, molto graziata in viso, con due cosce mozzafiato, un culo da favola e due tette grosse e durissime, come avevo avuto di constatare quando la abbracciavo o quando mi chiedeva di ballare qualche tango appassionato con lei; zia Anna non perdeva occasione di mettere in mostra le sue grazie a chiunque le passasse davanti, bello o brutto che fosse, lo faceva arrapare fino a quasi saltarle addosso! Era proprio una grandissima troia!
Non da meno era la moglie di mio zio, zia Claudia, un altro gran pezzo di figa che, a causa del lavoro di mio zio che lo teneva impegnato per quasi tutta la giornata, era “costretta” a rimanere rinchiusa in casa.
Furono queste le due donne protagoniste di due avventure erotico-sessuali che vedevano me in comune con tutte e due!
La prima avventura, in ordine cronologico, riguarda mia zia Claudia.
Era un pomeriggio di inverno quando zia Claudia telefonò a casa mia perché le serviva urgentemente un documento e, visto che era impossibilitata a venire a casa mia poiché non aveva la macchina e poiché il marito sarebbe rientrato due giorni dopo per un viaggio di lavoro, mi chiese gentilmente di portarglielo: altro non aspettavo, questa era l’occasione giusta per approfittare di una zia così sempre sola e sicuramente trascurata dal punto di vista sessuale da quel coglione di mio zio; mi precipitai subito a casa sua con il documento.
Mi ricevette in accappatoio, aveva appena finito di fare una doccia; dal quel benedetto accappatoio (allacciato debolmente!) si potevano intravedere liberamente le sue due magnifiche poppe da IV misura e un pezzo della sua figa nerissima; io però feci finta di niente e consegnai il documento alla zia che subito volle ringraziarmi con un “generosissimo” bacio sulla bocca! Io rimasi quasi agghiacciato, non sapevo cosa fare: avevo di fronte la moglie di mio zio che mi aveva baciata seminuda sulla bocca, non sapevo come comportarmi, allora lasciai fare la prima mossa a lei. Mossa che non tardò a venire: zia Claudia mi disse, come se non fosse successo niente, di sedermi sul divano, e lei si sedette sulla mia gamba, abbracciandomi maternamente dicendo:
“Però, quanto ti sei fatto grande, eh?. Pensa quante ragazze ti verranno dietro, pensa quante te ne sei fottute!”
A queste parole rimasi ancor più sbalordito, non avevo mai sentito zia Claudia parlare in questo modo, tutto questo contribuiva a farmi eccitare sempre di più, e la zia ne se era accorta, ora stava sul mio cazzo durissimo e, di tanto in tanto emetteva dei piccoli gemiti, perché il suo culo era in contatto diretto con i miei jeans, visto che la zia aveva spostato l’accappatoio.
A quel punto e a quelle parole non potetti più resistere, abbracciai anch’io la zia e infilai subito la mano sotto l’accappatoio, in direzione di quel figone già bagnatissimo di umori, nel quale potevo ben distinguere il clitoride tesissimo dalle grandi labbra umide.
Lei ebbe un sussulto, così mi fissò per un istante e subito si tolse l’accappatoio mettendomi completamente in mostra le sue grazie divine: mi alzai, mi spogliai come un razzo, e nudo mi gettai a terra per leccarle quell’antro che colava da tutte le parti.
Allora zia Claudia, anche lei in preda ad un’eccitazione isterica, si piegò a leccare la mia asta durissima e molto lunga e grossa: mentre lo leccava divinamente sembrava essere nell’estasi più totale, come se non stesse aspettando altro che il mio cazzone ; neanche due minuti e le inondai la gola e le riempii lo stomaco con tutta la sborra accumulata da mesi che mi facevo una sega.
Poi decise che ne voleva ancora, così me lo fece rizzare di nuovo per partire con una mega chiavata in tutte le sue aperture principali!
La finì di chiavare dopo circa mezz’ora e 4 orgasmi reciproci: fu un pomeriggio di fuoco!
La zia fu divinamente contenta di quell’episodio e ci promettemmo di riprovare nuovamente al più presto quelle emozioni…
L’altra avventura riguarda mia zia Anna…
Questa volta siamo in piena estate e, come ogni anno io e la mia famiglia e la famiglia di mia zia Anna andiamo in vacanza in montagna, sul monte Pollino, durata della vacanza: 10 giorni.
Partiamo il 9 agosto dal nostro paese, io decido di andare in macchina con mia zia perché loro sono soli, non hanno ancora figli, allora gli faccio un po’ di compagnia.
Come ho detto prima, mia zia ha sempre avuto un debole per me, e questo unito al fatto che era una vera troia porca, mi faceva presagire un’estate da favola!
Mentre siamo in viaggio, mia zia si trucca spesso allo specchietto dell’auto e, nel farlo ogni volta mi guarda e mi fa l’occhiolino: io inizialmente non ci faccio molto caso, ma poi, quando inizio a capire la situazione, sto al gioco anch’io e rispondo all’invito.
Detto-fatto: mia zia chiede al marito se è possibile fermarsi all’autogrill perché ha urgente necessità di fare la cacca: io capisco e gentilmente propongo alla zia di accompagnarla al bagno: lo zio è d’accordo, figuriamoci lei!
La prendo sottobraccio e la accompagno al bagno e mentre cammino non perdo occasione di palparle le due tettone durissime (già comincio ad eccitarmi), allora lei mi fa:
“Ma dai, aspetta almeno di essere arrivati in bagno, porcellino della zia, sei proprio impaziente!”. A queste parole il mio cazzo non stava già più nelle mutande!
Arriviamo in bagno e lei mi prende e mi da un bacio mozzafiato e si appoggia con tutto il suo corpo sul mio cazzone durissimo sentendo la mia potenza; mi prende per mano e mi porta nel bagno, chiude a chiave la porta e, senza dire una parola, mi abbassa i pantaloni e inizia a spompinarmi: è una pompinara magnifica, si ingoia tutto il mio cazzo e lo lecca come se fosse un qualunque lecca-lecca, mi fa venire in un minuto e ingoia tutto quello che esce: è davvero assetata di sesso questa troia, penso io.
Non ne ha ancora abbastanza, mi masturba un po’ fino a farlo indurire di nuovo, poi lo prende e se lo avvicina al buco del culo: vuole che io le goda lì dentro: e così sarà: inizio a leccarle il fiorellino anale finché non entrano bene due/tre dita, poi senza dirle niente la infilzo con il mio super cazzo fino all’intestino: la troia emette un gemito di dolore e do piacere che produce un effetto eccitante su tutti e due, finché non godiamo insieme, una mano la bagno dei suoi umori e glieli faccio assaggiare, l’altra la riempio con il mio succo che cola dal suo buco e continuo a farla bere, finito il nostro segreto rito d’amore ci ricomponiamo e rientriamo in macchina dove lo zio nel frattempo stava schiacciando un pisolino…eh, caro zio, chi dorme…!