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Effetti

Io e Cecilia avevamo appena finito di consumare una buona cena a base di pesce, i suoi erano via per le vacanze, suo fratello era andato con la ragazza in Grecia – per fare una vacanza dove non spendere tanto. Stavo bene, il pesce sfamava senza riempire e quel paio di birrette e due bicchieri di vino avevano aggiustato lo stomaco quanto bastava per godersi la serata. Cecilia era solo un’ amica per me, anche se non potevo fare a meno di notare le sue curve prorompenti e il suo seno sodo – il suo sorriso era provocante, ma quando arrivai alla conclusione che fare quei pensieri con una delle mie migliori amiche, dopo una serata del genere non poteva che essere attribuita alle canne che ci eravamo fumati, corsi in bagno scusandomi. Mi diedi una sciacquata al viso e mi diedi due schiaffi per svegliarmi, tutto funzionò alla perfezione e ripresi il mio stato normale con un’altra sciacquata gelata. Scusa Cecilia, eccomi di nuovo qui, ci vediamo un film? non ebbi il tempo di finire la richiesta che notai il suo bel corpo addormentato in veranda, su una soffice sdraio Cazzo! Aveva una vestaglia leggera di lino bianco, e una volta sdraiata vedevo completamente il suo culetto sodo e la fighetta che non era per niente pelosa. La presi in braccio e la portai sul letto, dove dormivamo sempre insieme – era un matrimoniale, la coprii con una leggera coperta e le diedi un bacietto sulle labbra (cosa per niente insolita per noi due) , i suoi capelli biondi sembravano raggi di sole spenti sotto la fredda luna – tornai a sparecchiare in veranda. Finito mi accorsi che era solo l’ una del mattino, allora presi il pacchetto di sigarette ed uscii intento a prendere una boccata d’ aria ed una boccata di tabacco. Percorrevo le straduncole deserte pensando che era proprio una brutta zona, tirai fuori una sigaretta e la fumai lentamente, gustandomi ogni tiro. Salii per una strada, era un ponte – era lunga e lineare, ed avevo un buon campo visivo di tutto ciò che avevo intorno – improvvisamente vidi una figura da lontano, che barcollava verso la mia direzione. Inizialmente mi spaventai ma andando avanti capii che era una donna Zona di merda pensai con un sospiro di sollievo -man mano che mi avvicinavo cominciavo a riconoscere quella figura, era una delle ragazze più belle della mia scuola la saluterò e li chiederò cosa fa qui a quest’ ora pensai ridendo tra me e me. Appena fummo vicini improvvisai un Hey ciao, era totalmente partita, per le feste s’ intende – aveva dei capelli lunghi mori, due labbra carnose e occhi da cerbiatta – una ragazza alla moda, aveva indosso delle ballerine e un paio di jeans grigi, di quelli prediletti da loro, e una strana combinazione di una maglietta nera ed un corsetto. Amoreeeee mi saltò addosso prima che potessi dire qualsiasi cosa, Alex quanto mi sei mancato – era partita davvero, aveva sbagliato persona. Pensai di usufruire della situazione e di non chiarirle le idee, Amore mi dispiace se abbiamo litigato per quello, per te avrei dovuto farlo – non sono più quella ragazzina schizzinosa, almeno per te, Fa niente dissi in tono concessivo e cominciando a toccarli il suo culetto. Ora sono pronta disse sbottonando i miei jeans, Nono aspetta, non qui dissi sperando di non pentirmene. Cominciai a slinguarmela toccandoli il seno e tirandoglielo fuori da quello stretto reggiseno di qualche stramba marca, mi salii a cavalcioni mettendomi una mano nei jeans – cominciò presto a sgusciarmelo con la sua mano piccola e morbida. Mentre le nostre lingue s’ intrecciavano e la sua mano lavorava delicatamente il mio cazzo – io approfittai per metterli la mano nelle mutande e per toccarli finalmente quel culo da tanto sognato – appena vidi il suo culetto dentro a quelle mutande rosa così sexy sentii un brivido lungo la schiena. Aveva le mutande completamente fradicie del suo umore, allora me ne fregai del posto e la feci inginocchiare davanti a me, tirai fuori l’ uccello, durissimo, non resisteva più a tanta bellezza. Lei prese in bocca solo la punta, allora prima le feci succhiare un po’ i miei coglioni strapieni e la parte inferiore del cazzo ed infine provai a forzarla un po’ con le braccia verso il mio pube – riuscii a prenderlo tutto ma per pochi secondi, poco dopo fece cenno di vomitare ma riuscii a fermarla – la sua calda bocca era accogliente e mi aveva fatto godere molto, purtroppo non era esperta e non potevo accontentarmi della sola punta. La alzai e la giraia 90° abbassandoli i pantaloni e spostandoli le mutandine, le volevo vedere sù, mi eccitavano troppo – glielo inserii con fare esperto nella figa completamente liscia, i suoi caldi umori dopo 10 minuti mi avevano completamente catturato e i suoi gemiti mi fecero presto venire nel suo utero – mentre venivo glielo spinsi con forza e la afferrai per i seni tirandola verso di me, il risultato era una goduria pazzesca e degli schizzi che non finivano più. Oddio Alex, non mi toccare la figa tiralo fuori, sta godendo così tanto che è quasi fastidioso – io rimasi dentro finchè con un colpo del suo culetto non mi fece uscire. Aveva la fighetta piena del mio latte e le mutande invece avevano una miscela di sperma e di umore, semplicemente fantastico. Non ero completamente soddisfatto e ogni volta che glielo sbattevo nella figa godeva talmente tanto che ero costretto a tirarlo subito fuori, dopo due massaggi e dopo che li avevo inserito addirittura le mani venì una seconda volta con uno spruzzo del suo umore. Non volevo rischiare vomitasse e la figa era totalmente sfondata e piena di umore e sperma, allora mi venne un idea – la sollevai e la misi su una panchina di marmo a pancia in giù – presi dei fazzolletti e li tappai la bocca, fece in tempo ad urlare Fai godere il mio culetto. Spostai le mutandine rosa a pua bianchi con il cazzo e con due mani li divaricai le natiche e diedi un colpo secco nel suo caldo e stretto ano, dopo ovviamente averglielo lubrificato bene con dita e saliva. Era il buco migliore, addirittura della figa, e le sue mutandine accompagnati da un didietro come il suo mi facevano godere il doppio, le urla, i gemiti mi provocarono un formicolio ai coglioni – glielo tirai fuori malvolentieri per strusciarglielo in mezzo alle natiche lentamente. La mia punta cominciò a perdere liquido pre-eiaculazione, allora lo alzai e lo usai come una molla – si picchiò automaticamente dentro il suo culo che aprii nuovamente con le mani con energia. Oddio Giulia lasciai le natiche e con una mano le presi il viso e lo tirai verso di me, l’ altro le teneva con forza una soda e morbida tetta OoooooooooooH!!!
Cominciai a svuotarle i miei coglioni in quel sodo e giovane culo, che sogno! caddemmo dalla panchina e io continuai finchè non ero completamente svuotato nel suo retto – si addormentò presto dopo aver intrecciato e succhiato le nostre lingue a vicenda. Che notte ragazzi! la ripulì velocemente, ma non prima di scattare qualche foto compromettente e per i miei lavori manuali con il mio cellulare con fotocamera da 9mgpx – una volta completo di video e tutto la finii di pulire e la posai sulla panchina affiancata da qualche bottiglia di vodka ritrovata nella pattumiera – in modo da farle credere che si fosse ubriacata fino allo svenimento. Prima di andarmene mi voltai ancora non ci posso credere
per non pentirmene più avanti passai un’ altra buona mezz’ oretta a slinguarmela, ciò mi provocava un piacevole pizzichio ai coglioni e a leccarli le tette in contemporanea a palpeggiamento completo. Spero in altre notti come queste dissi guardando il cielo e ringraziando del dono – corsi a casa e mi buttai nel lettone con cecilia – avevo solo le mutande e difatti ne approfittai anche per segarmi con la sua mano….

CITAZIONE
Per una goduria più completa sostituire la bruna con una ragazza di vostra conoscenza che ci somiglia – ed ovviamente deve essere figa/bella.

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