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Evviva il Viagra

È da parecchio che penso alla situazione familiare di Roberto, un nostro amico nonché dipendente della nostra piccola azienda, sempre a lamentarsi delle scarse attenzioni che la moglie Carla gli riserva, anzi sembra, a suo dire, che a letto si rifiuti con fermezza, lasciandolo a secco per lunghi periodi, eppure Roberto è un bel uomo, forse un po’ petulante, troppo precisino così da rendersi talvolta un po’ pesante, ma comunque non disdegna assolutamente le attenzioni alle donne, anzi… La moglie Carla, un tipino interessante, di bel aspetto, formette al punto giusto, seni piccoli, glutei pronunciati e sempre evidenziati da pantaloni attillati e perizoma che lasciano al suo “ bel culo “ sicuramente bella mostra. Non molto alta ma di carattere imperioso, quasi mascolino, sempre affannata alla continua soluzione dei mille problemi che una casa ed una famiglia possono creare, ma che non devono assolutamente far perdere il senso della realtà e dell’altro che nella vita non bisogna dimenticare. Difficilmente disponibile alle escursioni extrafamiliari, anche se nelle poche volte che si concede tali pause, si intuisce che non disdegna la compagnia ed il sano divertimento. Tutto sommato, Carla è una bella e piacente donna, desiderabile ed abbastanza attraente e considerando la cura con la quale si prepara per andare al lavoro, sicuramente e ben conscia , queste doti, di possederle.
Spesso mi soffermavo a pensare a questa donna, confesso che non mi dispiaceva affatto, anzi pensarla mi provocava una strana inquietudine. Provavo ad immaginarla in situazioni decisamente diverse, più ammiccanti, provocatorie, anche se devo dire che il comportamento nei riguardi del marito mi ha fatto pensare a due cose:
1- Carla ha qualche storia con qualcuno.
2- Ha tendenze saffiche che cerca di reprimere, o quantomeno di nasconderle, non è raro che donne felicemente sposate e con prole non disdegnano le loro attenzioni ad altre donne, anzi, molte volte hanno caratteristiche caratteriali proprio come Carla.
Molte volte con l’immaginazione cercavo di vederla in situazioni particolari che mi suscitavano turbamento ed eccitazione.
Quando ci capitava di uscire insieme, non perdevo l’occasione di studiare con discrezione i suoi atteggiamenti per cercare di carpire aspetti nascosti del suo essere che potessero confermare ciò che sospettavo. In occasione di qualche festa, con l’aiuto di qualche bicchiere in più, si scatenava in esibizioni di ballo e guarda caso il partner era donna. Ballava quei tanghi in modo così appassionato ed imperioso, quasi a voler dominare e godere del contatto della sua compagna.
Ormai era sempre presente nei miei. Pensieri, e non pensavo altro a come fare, quale stratagemma escogitare per farla uscire allo scoperto. Spesso nelle discussioni, noi uomini, rimarcavamo quanta poca femminilità ci fosse nell’abbigliamento che abitualmente le donne avevano assunte, e quanto fossero molto più appropriate per esaltare tale femminilità una bella gonna e delle intriganti calze a rete, il massimo se poi autoreggenti. Loro ribadivano che tali abbigliamenti erano poco consoni a loro poiché troppo osè, ma qualche volta ci avrebbero fatto una gradevole sorpresa. Per un periodo era diventata un chiodo fisso: come creare situazioni particolari, come sarebbe potuta essere in intimità, il ” gelido ghiacciolo ” che diceva Roberto, o una bollente donna che per paura di mostrarsi per quella che è, o perchè non ne trova la giusta situazione si blocca. Intanto il tempo passava, ma finalmente un giorno si presentò l’occasione che aspettavo: Carla mi chiama, Aldo, fra una settimana è il compleanno di Roberto, e siccome negli ultimi tempi le cose non è che vadano un granché, voglio fargli una sorpresa organizzando una bella serata insieme, tu cosa ne pensi? Hai qualche idea ? Risposi subito che non mi sarebbero certamente mancate buone idee e con un po’ di tempo per meglio pensarci avrei sicuramente escogitato come ben organizzare una magnifica serata. Ne parlai con mia moglie, ed rimarcai che sarebbe stata la serata giusta, al top, con loro agghindate in abbigliamento seducente, da fatalone che avrebbe sicuramente felicemente sorpreso Roberto. All’inizio non sembrava molto entusiasta, ma poi ripensandoci un po’ si convinse che la cosa si sarebbe potuto fare, o quantomeno ci avrebbe provato ( si doveva convincere anche Carla) ma poiché ci teneva tanto a fare questa festa al marito, dopo un po’ riuscì a convincerla, era fatta! Io mi sarei interessato a preparare la cenetta ed altri particolari, per il resto ci avrebbero pensato loro. Era l’occasione che aspettavo, dovevo assolutamente trovare il modo affinché quella sera succedesse qualcosa,, e con calma ideai un ardito piano che se avesse funzionato avrebbe dato sicuramente i suoi frutti ,altrimenti …. pazienza! Mi procurai del Viagra rosa (specifico per le donne), pensai accuratamente al menù, con forti spunti afrodisiaci, e alle musiche per la serata che dovevano essere coinvolgenti e trascinanti da ballare ed ascoltare, nonché ad ambigui ed intriganti giochetti da proporre nella serata. Si prepara il tutto con cura, attenzione ed un pò di apprensione, finalmente è la serata. Ho preparato una cenetta coi fiocchi, curando attentamente le ” BEVANDE “. Loro, chiuse in camera a prepararsi, sarebbero uscite solo in seguito per sorprenderci sicuramente e felicemente con una uscita da urlo. Ho in tasca il Viagra polverizzato da usare ( eventualmente ), la tavola e ben imbandita e tutto il resto è pronto. Suona la porta, è arrivato Roberto, lo faccio accomodare e dopo un pò annuncio alle signore che noi siamo pronti, come tutto il resto. Sulla tavola erano già pronti 4 potenti e ben ghiacciati aperitivi che avrebbero sicuramente iniziato a scaldare l’atmosfera, abbassato le luci per creare una calda intimità, ci accomodammo sul divano in attesa che le donne uscissero. Dopo un po’ una piacevolissima sorpresa ci aspetta, quale dolce visione ci appare dalla porta che si apre, due splendide donne in abbigliamento shock! Voluttuose, affascinanti, sensuali, bellissime,( ma erano le nostre mogli? ) Gonne sopra il ginocchio con spacco laterale molto generoso, mia moglie in blù scuro con camicetta rossa abbondantemente aperta da mostrare quanto bastava di quel suo magnifico e prosperoso seno, un corpettino che stringeva in vita, calze a rete (autoreggenti naturalmente)rosse.
Carla invece con un intrigante completino rosso, calze autoreggenti a rete bianche una camicetta di pizzo quasi del tutto sbottonata con un reggiseno a balconcino che metteva ben in mostra il pur piccolo ma ben modellato seno a pera, erano ambedue bellissime, io e Roberto, per un attimo ci siamo guardati stupefatti, poi non abbiamo che potuto fare i più sentiti complimenti a tanta splendida bellezza e sensuale avvenenza.
Ci avviciniamo tutti al tavolo e felicemente sorpresi brindiamo alla salute di Roberto scolando quasi d’un fiato la potente bevanda che avevo preparato, alzo un po’ la musica e ci accomodiamo per iniziare la nostra cena. Nella serata il fresco prosecco che avevo scelto iniziava a dare i suoi effetti, scherzando e ridendo, fra una portata e l’altra avevamo già fatto fuori diverse bottiglie e l’atmosfera iniziava a scaldarsi. Un appassionato tango risuonò nella stanza, d’istinto balzammo in piedi per ballare, ma Claudia non conosceva i passi, subito Carla si offrì di impararle i primi passi,e prima ancora che proferisse parola l’aveva già afferrata e cinta stretta alla vita. Infilò di prepotenza la sua gamba fra quelle di mia moglie obbligandola ad divaricarle un po’ cosa che fece anche lei, con il risultato di far aprire vistosamente gli spacchi delle gonne mostrando due scosciate veramente notevoli, accentuate dal contrasto del colore della carne con quello delle autoreggenti. Spesso Carla spingeva in profondità il ginocchio fra le gambe di Claudia strusciando la coscia sul suo pube, e stringendola a se la obbligava a schiacciare i seni sui suoi, gli piaceva decisamente, e si vedeva! provava piacere a stringerla a se, era il momento di mettere in atto il piano, andai in cucina con la scusa di andare a prendere un’altra bot-tiglia, e versai il viagra nei bicchieri delle donne, chissà cosa sarebbe successo! Scolammo d’un fiato i bicchieri e continuando a bere, cantare e ballare passò un pò, Roberto non era assolutamente abituato a bere e già mostrava segni di cedimento, poi con la scusa di volersi un po’ riprendere, andò in cameretta, ma come si sdraiò crollò in un sonno profondo, le donne erano invece a dir poco indemoniate, rosse in viso ridevano e scherzavano sguaiatamente, ma quel che più importava era che sicuramente il potente eccitante stava facendo egregiamente il suo effetto; approfittai allora, anche per verificare che tutto andasse per il verso giusto, per proporre di passare a dei giochetti più stuzzicanti, iniziando con il più classico dei giochi, Lo STRIP-POKER! non feci in tempo a proporlo che l’entusiasmo della Carla aveva già contagiato Claudia, misero addosso altri indumenti per averne di più a disposizione prima di eventualmente spogliarsi, poi il via! all’inizio sono io a dover soccombere e spogliarmi, ed in men che non si dica sono in mutande fra le risate e le ” occhiate ” delle ragazze poi inizia ad essere il loro turno: la prima a doversi spogliare fù Claudia, iniziando dal corpetto, poi la camicetta, ed infine con qualche titubanza, volò anche la gonna lasciando Claudia in scioccante desabbillè: reggiseno di pizzo così trasparente che si vedevano chiaramente i turgidi capezzoli, autoreggenti con un delizioso perizoma rosso che a malapena copriva il nero cespuglio della sua fica. Poi fu la volta di Carla, che nel frattempo non aveva staccato gli occhi da Carla. Iniziò uno strip davvero notevole, con una cadenza da vera esperta; uno dopo l’altro volarono gli indumenti, il corpetto, la camicetta, con titubanza, facendola roteare sulla testa e lanciandola verso Claudia, rimanendo con il reggiseno a balconcino che teneva ben su le tette con i capezzoli turgidi e dritti in bella mostra, con la gonna esitò un po’ di più, era una vampata di rosso in viso, lentamente, con gesti lenti e misurati, la sfilò facendo volare anche quella! era uno splendore! le calze rendevano più eccitante quel po’ di gambe che rimaneva scoperte, il reggiseno con i piccoli seni a pera, ma il perizoma era un vero schianto, in velato pizzo stentava, anzi non copriva affatto la sua figa pelosissima, ciuffi di nero pelo uscivano da tutte le parti rendendo un fantastico ed eccitante contrasto con il bianco del resto dell’abbiglia- mento, un breve istante di imbarazzo e subito riprese ad essere più spigliata che mai. Il gioco continuava, ora bisognava esibirsi in un sensuale ballo, teso a “sensibilizzare” nel modo che ognuno riteneva opportuno, il partner che sceglieva. Ero eccitato da morire e le mutandine non potevano certamente coprire l’evidente erezione del mio cazzo che sembrava volesse sfondarle, anche le donne erano eccitatissime ed i nostri sguardi si incrociavano alternandosi sulle evidenti nudità. La sorte indicò per prima Carla, che accolse l’invito con un gridolino di gioia, feci partire la musica e lei utilizzando una sedia, incominciò la sua performance; iniziò dapprima a strusciarsi sulla spalliera della stessa, poi strusciandosi contro la lunga asta della stessa, divaricando un pò le gambe appoggiò il pube sull’asta iniziando a strusciarsi la figa allargando di più le gambe ed accovacciandosi rendendo più evidente e visibile la sua vogliosa figa con quella folta peluria che gli faceva da degno contorno, socchiudeva gli occhi per l’evidente piacere che provava, poi iniziò a guardarci scendendo sui particolari, prima me, soffermandosi sull’evidente gonfiore delle mutande, poi Claudia che intanto a tratti si passava una mano sui seni ed un’altra sulla figa tenendo le gambe ben larghe. Sempre a ritmo di musica Carla si portò dietro Claudia la quale rimase dapprima un po’ sorpresa, poi si rilassò iniziando a godere delle attenzioni che Carla gli rivolgeva. Carla si strusciava contro mia moglie, dapprima lentamente con gesti delicati e misurati, poi abbandonando ogni inibizione, con audacia e provo- cazione, ostentando apertamente grande piacere per ciò che faceva. Claudia cedendo lentamente al piacere che si impossessava di lei, si abbandonò languidamente socchiudendo gli occhi ed aprendo voluttuosamente le gambe per meglio offrirsi. Carla si impossessò del corpo di Claudia iniziando ad accarezzarla tutta, poi iniziò a baciarla delicata mente sul collo andando a lambire e stuzzicare i lobi delle orecchie con veloci colpi di lingua, poi scese verso i seni, i capezzoli erano cosi duri e turgidi che sembrava volessero sfondare il velato reggiseno, inizio a mordicchiarli continuando ad accarezzare la schiena, ed infine sganciando il fermo che lo teneva chiuso, sfilò dolcemente il reggiseno e lo fece volare via, affondò la faccia nei prosperosi seni di Claudia ed iniziò a baciare e succhiare i suoi capezzoli, nel frattempo avendo anche lei sbottonato il suo reggiseno, offrì i suoi piccoli ma eretti seni alla bocca di Claudia che iniziò anche lei a ricambiare lo stesso trattamento di piacere a Carla. Accarezzando la mia evidente erezione, intanto ripensavo a quanto avevo pensato di Carla: aveva veramente tendenze saffiche, ecco perchè era così restia con il sesso con Roberto, anche se non disdegnava completamente l’uomo. Intanto Carla pren-dendo per mano mia moglie la portò verso il divano facendocela sdraiare, poi iniziò a baciarla dappertutto, quando arrivò sulla figa Claudia ebbe un sussulto, come di una scossa elettrica, lentamente tirò giù il perizoma e con un gesto lento e garbato fece volare via anche il suo. Ora erano entrambe nude, ovvero vestite solo di autoreggenti che rendevano il contrasto con la carne e le pelose fighe una visione oltremodo eccitante. ero estasiato, annullato, completamente in pallone, non riuscivo a capacitarmi di ciò che stava succedendo, era un sogno? mi diedi un pizzico per verificare la dolce realtà. Mia moglie stava facendo l’amore con un’al-tra donna, e quel che più mi esaltava, era che stava godendo! si sovrap-posero in un 69 da favola ed iniziarono a slinguarsi e succhiarsi la figa contorcendosi di piacere. Sfila e buttai via le mutande rimanendo con il cazzo in imperiosa erezione. iniziai a menarmelo godendomi lo spettacolo che le ragazze mi offrivano. Dopo un po’ mi alzai e mi avvicinai alle ragazze che erano annullate dal piacere. Volsi le mie attenzioni ai Glutei di Carla in bella mostra, li accarezzai dolcemente, strusciai la punta della lingua lungo tutta la schiena che si inarcò per il piacere poi mi fermai a baciare le sue splendide chiappe, afferrai i suoi seni stringendoli e strizzandone i capezzoli, li succhiai avidamente strappandogli gridolini di piacere, intanto mia moglie da sotto si dedicava al suo clitoride inoltrando sovente la sua lingua nella fradicia fessura e solleticando con un dito il buco del culo che pulsava ritmicamente di piacere non disdegnando ogni tanto di infilarglielo dentro fino in fondo. Gli offrii il mio cazzo mettendoglielo sotto il naso, subito tirò fuori la lingua, passandola con gusto lungo tutta l’asta e sulla cappella e roteando la stessa su di essa, affondò la bocca facendo sparire lentamente il cazzo infilandoselo tutto fino in gola. era una maestra di pompino, sembrava in estasi, girava intorno al cazzo con la lingua e man mano scendeva e saliva con la bocca sul cazzo, arrivando ad accogliere nella sua avida voragine anche le palle attaccandosi all’inguine come una ventosa, nel frattempo spingeva con il bacino e la sua fica sulla bocca di Claudia che succhiava e leccava coma impazzita.
Le feci stendere affiancate e questa volta il 69 toccava a me! ma questa volta le fighe da leccare e succhiare erano due. Loro afferrarono il cazzo alternandosi ad ingoiarlo ed unendo le labbra scivolavano sul cazzo alternando slinguate sulla cappella ad appassionati baci. Io succhiavo a turno i loro turgidi clitoridi infilando nelle loro fradice fessure le mie bramose dita. Invitai Carla a mettersi di nuovo sopra Claudia e mentre si succhiavano e leccavano avidamente di gusto, gli appoggiai la cappella sulla figa grondante di umori e con un solo colpo affondai il cazzo fino alle palle! emise un gemito gutturale, poi afferrò i glutei di Claudia e tuffò la faccia nella sua fregna spalancata e abbondantemente bagnata. Intanto anche Claudia si dedicava al suo clitoride mentre io assestavo possenti colpi in profondità ed afferrando i seni li stringevo, talvolta con forza strizzando i capezzoli e facendola gemere in un misto di dolore e piacere, massaggiavo con il dito l’orifizio anale che pulsava ritmicamente ed ogni tanto vi infilavo dentro il dito facendola impazzire di piacere. Ormai gli orgasmi delle donne erano un ripetersi continuo, quasi ininterrotto. Poi si invertirono i ruoli, ora era Claudia sopra con Carla sotto la sua fica grondante di umori, a bocca aperta che succhiava e lappava con gusto e spalancando di più le gambe inarcava il bacino per meglio offrire la sua fica a Claudia. Io intanto da dietro iniziai a dedicarmi al culo di Claudia, puntai decisamente la cappella sull’orifizio anale, molle e bollente di piacere ed iniziai a spingere il cazzo nel suo voglioso culo, Carla slinguava come un’ossessa insinuando la sua lingua che si contorceva come un serpente in profondità nella sua fica sbrodolante. Claudia resa pazza di piacere slinguando e succhiando la fica in fiamme di Carla diede un colpo di culo all’indietro, facendo entrare di colpo il cazzo in profondità fino alle palle e tenendolo spinto all’ indietro si gustava la profonda penetrazione con la bocca di Carla che si dedicava alla sua fica che sembrava esplodere da un momento all’altro per il continuo susseguirsi degli orgasmi. Era l’apoteosi della libidine, dopo un pò di poderosi colpi che squassavano il culo di Claudia venni in un orgasmo incredibile, che non avevo mai provato di così tale intensità. Sborrai copiosamente e sfilando il cazzo lentamente dal culo iniziò a colare sborra sulla fica con Carla che con la sua vorace lingua leccava e beveva di gusto poi affondai nella sua bocca spalancata il cazzo ancora spruzzante scaricando nella sua gola quanto era rimasto nelle martoriate palle. Bevve avidamente e slinguando intorno al cazzo lo ripulì di ogni piccola parte di sborra, iniziando a dedicarsi alla fica slabbrata e sbrodolante di Claudia che ricambiava con altrettanta foga. Vennero insieme in un incredibile orgasmo che le fece urlare di piacere, e crollammo sfiniti di piacere sul divano in un’immane ammucchiata di bollente carne. Solo dopo un pò di tempo, dopo esserci ripresi prendemmo piena coscienza di quanto successo. In silenzio ci guardammo in faccia e di colpo scoppiammo in una fragorosa risata. Ma la sorpresa quella sera non dovevamo farla a Roberto invece che a noi stessi? Ma, forse il più grande regalo l’ha ricevuto Carla, avendo avuto, anche se con l’aiuto del viagra, ciò che veramente desiderava, e noi come coppia, un’ esaltante esperienza che avrebbe sicuramente rin-saldato ancora di più il nostro rapporto. Dopo una corroborante doccia d’insieme ci siamo rivestiti e prima di andare a svegliare Roberto che sembrava in coma , ci siamo stretti in un ultimo unico abbraccio baciandoci appassionatamente tutti insieme, poi siamo entrati in cameretta dove Roberto dormiva beatamente. Con dolcezza Carla lo scosse teneramente e lo incito’ a riprendersi poiché dovevano rincasare. Dopo un pò andò a rinfrescarsi in bagno e tornato fuori ci pregò di scusarlo per il modo in cui si era abbandonato (se solo avesse immaginato cosa era successo lì prima….) Noi guardandoci negli occhi gli dicemmo che non era il caso, ma sono sicuro che un pensiero è balenato a tutti e tre simultaneamente, “grazie Roberto per il regalo che ci hai fatto per il tuo compleanno “, ma sopratutto VIVA IL VIAGRA”.

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