Erano giorni che papà cercava di dilatarmi l’orefizio anale con le sue dita, o con un dildo fatto in casa. Cominciavo a percepire anche il piacere da quei suoi giochini. Solo una cosa mi chiedeva, di non strofinarmi da sola il clito sul cuscino.
Era una cosa che lo infastidiva tantissimo! Mi diceva che asciugavo in quel modo i miei umori, e lui voleva invece trovare sempre la topina fradicia della mia eccitazione.
Quando sentivo che proprio non riuscivo a non fare quel movimento di bacino, gli chiedevo scusa ma lui mi rifilava un sonoro schiaffo sui glutei.
Quella volta che ci ritrovammo soli, mi fece fare cose che ancora non avevamo provato. Ormai mi aveva iniziata ai piaceri della depravazione. Mise un preservativo ad una grossa e larga zucchina, e dopo avermi eccitata e fatta bagnare bene la figa con manovre di lingua, mi scopò la topina con quell’enorme cazzo verde! Lo infilò fino in fondo… me lo sentivo tutto dentro… era… era… troppo per me!
Ma lo lasciai fare… non potevo rifiutarmi, lui era sempre il mio papà!
Si mise a cavalcioni sulla mia faccia e sollevata la mia nuca con le sue forti mani, infilò la sua cappella nella mia bocca. Non voleva che succhiassi subito, lo dovevo prima bagnare bene con la mia saliva che lasciavo mentre lo leccavo con movimenti circolari sul suo filetto. Non mi lasciava in pace le mie tettine.. continuava a strizzarle in maniera fastidiosa. Mi tirava i capezzoli e continuava a dirmi di leccargli il cazzo altrimenti stringeva più forte i capezzoli. Leccavo il suo membro continuando a tenermi quella zucchina nella figa! Sei una troia diceva…
sei una vera troia! E’ ora che ti rompo anche il culo… oggi ti lacero questo culetto bambina mia.
A quelle parole, impazzii dall’eccitazione, finalmente stavo per conoscere il significato di una vera inculata. Mi tolse la zucchina dalla figa, in seguito a quel gesto, uscì dalla mia pancia tanto liquido, era tutta fradicia dai miei umori. Mi passò la mano tra le gambe e mi disse che non aveva mai conosciuto una donna che riusciva a produrre tanto liquido vaginale!
MI GIRO’ AMICI… E MI MISE COME UNA CAGNA IN CALORE IN ATTESA DI ESSERE MONTATA.
Mi spinse la schiena verso il basso facendomi inclinare il busto in maniera tale da avere la giusta angolazione per la penetrazione.
Mi divaricò le gambe e si mise dietro di me. Sentivo il suo cazzo, era duro come il marmo. Mio dio si avvicina…
sento le sue dita cercare di aprire il mio culetto, lo dilata mi fa male solo quel movimento, non posso più tornare indietro, devo rilasciarmi e lasciarlo passare!!
Appoggiò la cappella e spinse, non entrava… non entrava era troppo grossa per meeeee!!
Lui non si fermò, spinse forte.. lanciai un urlo di dolore, ma non si feramava… continuava a spingerlo…
ENTRO’ NEL MIO BUCO FINALMENTE TUTTA LA CAPPELLA!!
Mi lacerò la pelle con quella manovra, ma ora era dentro! Cominciò a dirmi che sentiva le mie viscere bollenti… stava inculando la sua piccola!!
Si muoveva stantuffandomi il culo e strizzava le tette che ballavano a quel movimento, mi venne in culo lanciando grida di piacere!!
TI VENGO TROIA, TI VENGO IN CULO LURIDA TROIA….
quando finì di sborrare, uscì dal mio intestino e mi chiese se mi fosse piaciuto….
io gli risposi con le lacrime agli occhi che avevo provato solo dolore e che il culo mi faceva MALISSIMO!!