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Cose a tre

Giulio aveva conosciuto Laura durante un concerto del suo gruppo preferito, che finalmente era venuto nella sua città.
Lui era uno studente carino di 27 anni, a cui piaceva più uscire che studiare e lei era una ragazza della stessa età, formosa ma nei punti giusti e lunghi capelli castani che le scendevano lungo la schiena.
La sua particolarità erano gli occhi azzurro ghiaccio, che fecero incantare subito Giulio.
Gli si avvicinò sicuro, deciso la trattò come se non avesse davanti una bella ragazza, ma una qualunque, una delle tante, e vinse, la sera stessa erano avvinghiati nella macchina di lui, la sua bocca sprofondata in quelle tette magnifiche e sode.
Fu il sesso più bello della sua vita, Laura era una cavalla insaziabile, lo spompò letteralmente…
Iniziarono a frequentarsi senza impegno, si vedevano un paio di volte a settimana: andavano a infrattarsi nei boschetti e parlavano pochissimo, giusto i soliti convenevoli.
Qualche volta Giulio la portò anche in mezzo ai suoi amici, ma giusto perché voleva far sapere a tutti con chi scopava.
Erano giorni che i nove maschi della sua comitiva lo tartassavano, chiedendogli come mai passava sempre meno tempo con loro.
Francesco, il suo migliore amico, subito si prese una cotta per lei.
“Ti dispiace se ci provo Giù? Mi ha detto che siete solo amici”
Giulio lo fulminò con lo sguardo, senza parlare: l’idea che un altro cazzo oltre al suo entrasse in quella fica stretta lo faceva incazzare.
Un giorno la comitiva organizzò un weekend a Ischia, visto che nessuno aveva mai visto la città e uno dei ragazzi aveva avuto un’offerta interessante da un suo amico che aveva un piccolo albergo.
“Dai ma che vi prendete una stanza solo per voi due? Non siete solo amici?” disse Francesco quando vide che il suo amico aveva prenotato una stanza solo per lui e Laura.
“A te che importa? Tanto pago io!”
Il viaggio fu lungo e tortuoso, aspettarono diverse ore prima di prendere il traghetto e ci misero almeno un’altra mezz’ora prima di trovare un parcheggio per le macchine.
Giulio e Laura sembrarono scordarsi della stanchezza non appena furono soli in camera, si stesero sul letto e iniziarono a baciarsi, eccitati dalla situazione: era la prima volta che erano su un letto insieme e non dietro ad un cespuglio o in macchina, assediati dai guardoni, e perdipiù in una città diversa, calda e soleggiata.
Si svestirono e restarono sopra le coperte, visto che faceva caldo.
Laura cominciò a segarlo, cosa che a lui piaceva tanto e spesso glielo chiedeva…”Toccamelo su..” le faceva con voce ansimante, sussurrando nell’orecchio.
Lei era distesa alla sua destra e gli menava il cazzo mentre lui giocava con le sue tette, pizzicandole i capezzoli e succhiadoli.
Laura andrò sopra di lui, si puntò il cazzo sul buchetto la fica e si fece penetrare…
“Oooh.. si.. che porca che sei ora ti chiavoo!”
Lei lo cavalcò, guardandolo dritto in faccia, con le cosce ben allargate.
Ma a Giulio stava stancando un pò la solita routine, lui voleva tanto incularla, possedere quel suo bel culetto sodo.
A lei non piaceva però, forse aveva paura che le avrebbe fatto male.
O forse non era una cosa che voleva fare con un ragazzo con cui chiavava soltanto, senza sentimenti.
Ma quel pomeriggio ebbe una bella sopresa…
Lei lo fece eccitare tanto, dimenandosi tutta, cavalcandolo come una vera amazzone, poi sul più bello si alzò… “Inculami, voglio essere inculata dal tuo cazzo” disse, tenendoglielo ben stretto in mano e strusciandoselo addosso, sulle chiappette e sull’ano.
Giulio sospirò e si dovette trattenere non poco per non sfondarle il culo subito.
“Ma, scusa, non hai detto che non ti piaceva essere inculata?”
“E’ vero. Ma se i cazzi sono due, non posso fare tanto la preziosa..”
“Ma che dici??” disse lui un pò perplesso.
“Senti inutile che fai il finto tonto, a me piace Francesco e io piaccio a lui, ci siamo anche visti qualche volta. Ora, visto che la mia fantasia è essere scopata da due bei maschioni e visto che non sono fidanzata né con te, né con lui, pensavo che sarebbe stata una bella idea provare, no?”
“Tu sei pazza!” Giulio si incazzò molto “Per chi mi prendi? Io sono un ragazzo serio!”
“Ahahahah! Serio?? Ma che siamo nel medioevo scusa? Esistono ancora le persone serie e le persone poco serie? Io e te abbiamo una storia di sesso e anche se non è nulla di che, come ogni rapporto umano, ha bisogno di compromessi… Tu vuoi incularmi giusto? Bene, se lo vuoi, sai cosa devi fare…”
A sentire di nuovo quel verbo.. “inculare”… Giulio non si sentì più così arrabbiato e il cazzo diventò un pò più duro.
“Bene… vedo che ti piace l’idea” disse la porcellina dopo qualche minuto di silenzio “Aspettami qui che lo chiamo…”
Giulio pensò che lei era una bella troietta e forse si era già messa d’accordo con Francesco prima di partire.
Dopo nemmeno due minuti i due entrarono nella stanza, in silenzio, per non svegliare gli altri… l’ospite aveva un sorriso molto compiaciuto sulle labbra.
Giulio gli si avvicinò, ancora nudo e con il cazzo in tiro: “Non cantare vittoria stronzo! Se lo dici a qualcuno ti rompo il culo!”
“Ragazzi tranquilli, sarà il nostro segreto…” disse Laura e li baciò sulle labbra, prima uno e poi l’altro.
Francesco si sedette sul letto e si abbassò i pantaloni, scoprendo il suo bel cazzo, lungo, grosso e con una cappella enorme a dir poco e violacea.
Questa visione lo fece ingelosire non poco, ma anche eccitare, visto che lei subito gli si avventò sopra e cominciò a succhiarglielo come un’aspirapolvere, mentre con la mano masturbava invece il suo cazzo. Dopo diversi minuti salì sopra Francesco, che intanto si era infilato un profilattico, e lo prese tutto in fica in tutta la sua lunghezza.
“Brava porcellina, mmmh… ” disse Giulio palpandole le tette da dietro “Prendi anche questo in bocca, succhialo dai, succhialo come hai fatto con il suo…”
Glielo strofinò tutto sulle labbra e la porca, dopo due slinguazzate sulla cappella, lo imboccò con avidità.
Quand’era diventato rigidissimo, che sembrava stesse scoppiando, con tutte le vene in rilievo, lei lo fece uscire dalla bocca con un plop e lo guardò dritto negli occhi.
“Inculami dai… sono pronta! Inculami fino alle palle!”
Giulio le aprì le natiche e le lubrificò il culetto con la saliva e con i suoi umori vaginali, visto che era bagnatissima…
Poi puntò il buco del culo con il suo cazzo.
“Piano eh?” si raccomandò lei.
Giulio delicatamente fece entrare il cazzo nel buchetto del culo.. non era un superdotato ma il suo uccello sembrava enorme in quel culetto vergine.
“Com’è stretto, aaah, ti piace troietta??”
Giulio spinse piano e il suo cazzo entrò a metà nel suo culetto, poteva sentire Francesco che intanto continuava a scopare la fichetta.
“Sii.. aaah..mmh, mi piace, inculami tutta, ora!! Fallo subito!”
“Spingi il culo fuori così entra meglio…” Laura lo fece e il cazzo di Giulio entrò dentro.. dopo alcune spinte forti era tutto nel culo fino alle palle.
Francesco la sbatteva, Giulio anche e le loro palle cozzavano le une contro le altre.
“Dai, scopatemi più forte, sfondatemi…”
La sua fantasia era realizzata e lei provava un piacere immenso ad avere quei due cazzi, uno in culo e uno in fica.
La porcona venne dopo poco, fu l’orgasmo più forte e intenso della sua vita.
Poi venne Francesco, che schizzò tutta la sua sborra nel profilattico e Giulio, che le riempì il culo.
Si separarono e crollarono sul letto esausti.
I ragazzi riposarono un pò con le teste poggiate sui suoi seni.
“Magari le ragazze fossero tutte come te…” le sussurrò Giulio all’orecchio.
“Si ma, non ti affezionare troppo tesoro, che per me sei solo un cazzo…”

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