Anche se può sembrare una semplice fantasia, ma vi posso assicurare che la storia che vi racconto e assolutamente vera.
Già da tempo mi fantasticava l’idea di esibire mia moglie in qualche situazione intrigante, ma salvo qualche fugace toccata e fuga, non si era mai andati piu’ avanti di tanto, quella sera invece io e carla (nome di fantasia)in autostrada, di ritorno dalle ferie estive, eravamo particolarmente eccitati, sarà per il caldo, sarà perche la porcella proprio non riusciva a rimanere vestita, avvistammo un tir con targa straniera, e come ogni tanto avevamo gia fatto, mia moglie mi fece cenno di accostarmi alla cabina di guida, e senza neanche avvisarmi, si sbottono la camicetta, sotto cui non aveva il reggiseno e con fare da porca libero’ i seni che per l’eccitazione avevano gia i capezzoli inturgiditi, il camionista dovette evidentemente gradire perche’ lo sentii incitarla a continuare (era tarda notte e in corsia non c’erano altre auto). a questo punto carla prese il coraggio a due mani, come io le avevo sempre chiesto e mai mi aveva accontentato, e si tolse la gonna e le mutandine
rimanendo completamente nuda esibita davanti a quello sconosciuto.
A quel punto si giro’ verso di me, e vedendo che io mentre guidavo mi ero tirato fuori l’uccelo e lentamente me lo accarezzavo, lei perse ogni pudore e come una esperta porcona, comincio’ a masturbarsi e a girarsi anche di schiena per mostrare anche le natiche e allargandole, anche il buchino.
Sentivo il camionista invitarci con la voce rotta dall’eccitazione a fermarci, a questo punto carla mi guardo’ con uno sguardo interrogativo ed io capendo il suo stato d’animo, e seguendo la mia eccitazione, sorpassai il camion e ad una piazzola piu’ larga mi accostai lasciando il motore acceso.
Il tir si accosto dietro di noi a qualche metro, e ci volle qualche minuto prima che l’autista si facesse coraggio e con circospezione si avvicinasse al finestrino di mia moglie, a quel punto lui intimorito dalla mia presenza stentava a prendere l’iniziativa non sapendo bene cosa fare, ci penso’ carla a rompere il ghiaccio chiedendogli se le piaceva e lui timoroso mi chiese se poteva avvicinarsi, io sempre piu’ eccitato gli feci segno di si ed Eric (cosi’ disse di chiamarsi) introdusse la testa dal finestrino e comincio’ a baciarle i seni allora lei gli prese la mano e se la porto’ in mezzo alle gambe, cominciando a godere come una matta, io oramai non capivo piu’ nulla mi masturbavo guardandoli e a quel punto dissi a carla di prenderglielo in mano, lei non se lo fece ripetere una seconda volta, e sempre dal finestrino allungo’ una mano verso di lui e glie la infilo nel pantalone (aveva una tuta da ginnastica) con mio rammarico essendo lei girata di spalle rispetto a me, potevo solo intuire cosa stessa facendo, e a quel punto non ne potei piu’ e me ne venni in un modo così intenso e forte che mi sembro’ di svenire, poco dopo vidi Eric ricomporsi e andare via con mio rammarico (mi sarebbe piaciuto vederli scopare) chiesi allora a carla cosa avesse fatto quando era di spalle, e lei mi disse che lo aveva solo masturbato, ma che lui non era neanche venuto perche’ si era impressionato di qualcosa, ma quando accese la luce di cortesia per risistemarsi, vidi che un rivolo biancastro le colava dal labbro inferiore, la abbracciai baciandola in bocca con tutta l’eccitazione che avevo accumulato, e sentendo un sapore strano nella sua bocca, ebbi la conferma (come lei stessa mi confesso’) che lui le aveva sborrato in bocca e lei per paura che mi fossi arrabbiato, me lo aveva nascosto.
Scopammo in quello stesso momento come non facevamo da anni, con una eccitazione che non ricordavo dalle prime sveltine che ci eravamo fatti da ragazzi, ci ripromettemo di ripetere l’esperienza in futuro, ma a tutt’oggi non siamo piu’ riusciti a ripetere quell’esperienza sconvolgente.