Sono una donna di 34 anni, single e desiderosa di rimanere tale ancora per molto.
La mia ultima storia mi ha svuotata emotivamente, lasciandomi solo ferite e rimorsi.
Essere sola é difficile: manca il calore di un uomo che ti abbraccia la sera e ti chiede come va, mancano le coccole, le piccole attenzioni di tutti i giorni.
però si é anche molto molto liberi e non si deve rendere conto a nessuno.
Devo ammettere che di recente non mi sto comportando molto bene: sto frequentando un uomo molto più grande di me (57 anni), sposato e con figli.
Io e lui ci siamo conosciuti quattro mesi fa a una festa di una mia amica, c’era anche la moglie.
Abbiamo chiaccherato per un po’ ed é nata subito una grande sintonia tra di noi.
La sera stessa mi lascia un bigliettino con il suo numero di cellulare, pregandomi di richiamarlo perché voleva andare a bere un caffé.
Il caffé é diventata una cena e dopo siamo andati a fare una passeggiata al parco.
Qui, sotto un’ombra discreta, al riparo dai lampioni, ci siamo baciati.
Dai bacetti al parco alla camera da letto il passo é stato piuttosto breve e io mi sono sentita così troia mentre lui mi penetrava in quella piccola stanza d’albergo a ore e io gli mordevo la spalla per non gridare.
“Tu mi fai scordare la noia, sei un fiume in piena” mi dice sempre lui dopo ogni nostro incontro erotico.
Non ci telefoniamo: un breve SMS (- Ho voglia. Sei libero?) e se si più ci si vede.
Il mio amante é pieno di fantasia e mi da’ tanta passione senza riserve.
L’ultimo nostro incontro erotico é stata una cosa veramente fantastica!
Ci siamo incontrati davanti a un bar fuori città e sono salita sulla sua macchina.
“Oggi non ho voglia di andare al solito albergo. Voglio fare qualcosa di trasgressivo, che ci lasci qualcosa di indimenticabile dentro.”
Io ho sorriso, senza capire.
Mi ha portato in un parco dove notoriamente vanno le coppiette e dove io ero stata l’ultima volta tanti anni fa, da adolescente.
“Cos’é, il letto ti ha stufato?”
“Ssssh… Adesso arrivano. Scendi e vatti a nascondere dietro quel cespuglio, ora ti raggiungo.”
Andai lÏ e dopo pochi minuti lui non era ancora arrivato.
In compenso erano arrivati tre uomini e una donna.
Loro erano uomini comuni e avevano tutti e tre una maschera, mentre lei era a volto scoperto.
Sbucò anche il mio amante, con una videocamera in mano.
“Siete pronti ragazzi? Oggi vi voglio caldi e duri…”
“Ma oggi ci avevi promesso una sorpresa!” disse uno dei tre uomini.
“Forse, forse, non dipende da me!” disse il mio amante guardando nella mia direzione.
“Cominciate, sto registrando.”
“Allora, quanto ci mettete a tirarvi fuori i cazzi? Io ho voglia…” disse la donna mentre si spogliava tutta.
“Sei proprio una porca!” disse uno dei tre.
“Si sono una porca e ho tanta voglia di cazzo, lo sai che mi piace il cazzo in bocca, mmmh… eccolo….mmmh com’é grosso…”
“Zitta e succhia, troia.”
Senza perdere tempo, imboccò subito il cazzo di uno dei tre uomini, mentre gli altri due si masturbavano davanti a lei.
Vedevo i loro cazzi tutti scappellati e paonazzi e il cazzo spompinato che entrava quasi tutto nelle fauci di quella donna arrapata.
Lo prendeva tutto in bocca e lo ciucciava con gusto.
L’uomo spingeva il bacino per farlo entrare ancora di più in bocca.
In men che non si dica cominciai a bagnarmi come una cagna in calore.
Forse avrei dovuto andarmene, cominciai a capire cosa il mio amante avesse in mente, ma non riuscivo a staccarmi da quella scena lussuriosa.
Il parco era completamente deserto e non c’era rischio di essere visti.
Avevo una voglia matta di sditalinarmi la fica, e ancor di più di prender parte a quell’orgia.
Ma non ne avevo il coraggio.
Fu il mio amante, che nel frattempo era eccitato, come potevo vedere dal rigonfiamento nei pantaloni, a togliermi dall’imbarazzo.
“Se vuoi puoi venire qui tesoro, lo so che stai guardando. Ce n’é abbastanza anche per te di cazzo.”
Un po’ titubante uscii dal cespuglio.
La donna intanto stava spompinando un altro, mentre quello che aveva goduto della sua bocca fino a poco fa l’aveva fatta mettere a pecorina e glielo stava sbattendo in fica.
Uno dei tre era rimasto libero e quando mi vide, subito venne verso di me, con il cazzo scappellato e durissimo che mi puntava.
Guardai il mio amante, con un sorriso, e mi tolsi tutti i vestiti, facendomi riprendere tutta.
“Sei uno schianto!”
“È vero” disse l’uomo che adesso era a pochi centimetri da me “Ti va di scopare?”
“Si…”
Lui iniziò a baciarmi sul collo, scese fino alle tette e mi ciucciò i capezzoli già duri, mi mise una mano tra le cosce…
“Ma tu sei completamente bagnata! Ho proprio voglia di assaggiarti, sai?”
Mi fece stendere sul prato e mi allargò completamente le cosce.
“Lasciati andare tesoro, lui é bravissimo a leccare la fica!”
E non sbagliava, quell’uomo mi aprÏ la fica con due dita, scoprendomi il clitoride gonfio e cominciò a titillarlo con la lingua, a succhiarlo, portandomi in pochi istanti a vette di piacere che forse solo con il mio amante avevo raggiunto.
Mentre mi slinguazzava la fica si menava il cazzo e io speravo che mi scopasse prima o poi…
Dopo pochi minuti mi tremavano le cosce ed ero vicinissima all’orgasmo…
Il bastardo mi lasciò così, avida di piacere e frustrata e andò a dedicarsi all’altra donna, che nel frattempo stava prendendo due cazzi, uno in fica e uno in culo.
Glielo mise in bocca.
“Dai troia succhiamelo che ho voglia di godere. Ti sborro in gola.”
Prima che potessi anche solo pensare qualcosa, il mio amante venne verso di me, con il cazzo di fuori.
La videocamera l’aveva posata su un sasso e ci stava riprendendo ancora.
“Adesso ci penso io a te, non ti preoccupare!”
Iniziò a strofinarmi il cazzo sulla fica e con la mano libera mi strizzava i capezzoli.
“Scopami! Dai, scopami, Voglio sentirlo dentro! Dai stronzo scopami…” dicevo io ansimando.
“Cosa?”
“SCOPAMI! Voglio il cazzo! Che aspetti a scoparmi???! Sbattimelo DENTRO!” urlai io, fregandomene di essere sentita.
Lui lo prese in mano e mi penetrò fino in fondo, strappandomi un gridolino di piacere.
“Contenta troia? Adesso ce l’hai dentro e ti scoperò come una cagna, anche se mi chiederai di smettere.”
Il maiale fu di parola e iniziò a sbattermi, a pomparmelo dentro e fuori, senza tregua.
“Ti piace eh? Guardati quanto sei troia, sei troia come lei e forse anche di più, lo sai che lei ha dovuto bere tre birre la prima volta, per lasciarsi andare?? Tu invece ti sei lasciata andare subito troia! Ti piace tanto il cazzo eh? Non ne puoi proprio fare a meno…”
A ogni colpo io gemevo, non ero mai stata scopata così.
“Venite qui ragazzi che alla porca non basta un cazzo solo. Date una ripassatina anche a lei.”
Oltre ai tre venne anche la donna e mi baciava le tette, mi ciucciava i capezzoli, mentre gli altri si menavano i cazzi ancora duri sopra di me.
Uno me lo mise in bocca e io lo ciucciavo con avidità mentre ero scopata dal mio amante.
“La vuoi una bella doccia di sborra tesoro??”
“Si si, siii, ti prego voglio tanta sborra, sporcatemi tutta…” dicevo io sempre arrapatissima, ormai non ci capivo più nulla, ero eccitata come mai mi era successo.
Il mio amante mi scopò sempre più veloce e finalmente arrivò l’orgasmo… una fitta di piacere intensa che annullò ogni mio pensiero.
“Ssssh… non urlare così piano…”
Non mi accorsi nemmeno che avevo gridato.
Il mio amante restò dentro la mia fica finché non finirono le contrazioni orgasmiche, poi lo tirò fuori e senza preavviso mi schizzò tutta la sborra addosso.
Anche il cazzo che avevo in bocca sborrò e la sborra traboccò fuori, era tanta non riuscivo a ingoiare tutto…
“Aaaah, che bello” dissi io felice e appagata.
Anche gli altri due mi sborrarono addosso mentre io ancora mi dovevo riprendere da quell’orgasmo straordinario.
“Bene ragazzi, siete stati tutti fantastici. Soprattutto tu. Non ti preoccupare comunque che nel film non uscirà il tuo viso, sarai coperta. Ecco i vostri assegni.”
Io però non volevo i soldi… non era per quello che avevo fatto quello che avevo fatto.
Tentai di rifiutare ma lui insistette.
“No tesoro io ci guadagnerò con il film ed é giusto che tu prenda la tua parte.”
Da allora, oltre che amanti, io e lui siamo diventati anche “colleghi”, se così si più dire.
Con lui mi diverto, godo e arrotondo.
Una relazione perfetta!