Dopo vent’anni di matrimonio, il nostro rapporto cominciava a non bastarci più. Io e mia moglie (quarantottenni), ancora in buone condizioni fisiche, cercavamo un pò di trasgressione. Lei è una donna molto sex, alta magra, con un bel culo e una terza di seno.
L’occasione si è presentata quando abbiamo deciso di farci una settimana in giro per le più belle città italiane. Partimmo con una voglia di trasgredire. Lei si mise in minigonna e naturalmente mostrava le sue coscie. ogni qualvolta cì fermavamo in autogrill si divertiva a scendere dall’auto allargando le cosce e facendo vedere le mutande a tutti coloro che si trovavano vicini. Come quando facevamo il pieno, si divertiva a farsi guardare i seni con i capezzoli che si disegnavano sulla camicetta già abbastanza aperta. Questo suo modo di fare mi eccitava e ogni qualvolta gli toccavo la figa era bagnata e si divertiva a toccarmi il cazzo che stava sempre in tiro.
Poi in albergo scopavamo con più eccitazione, il gioco cominciava a diventare eccitante. Infatti mentre visitavamo un monumento dove bisognava salire delle scale, con la sua minigonna faceva di tutto per farsi guardare le cosce, e mi diceva all’orecchio “oggi non ho messo il perizoma sono con la figa di fuori”
quando si sedeva al bar si faceva osservare con quella minigonna e vedeva come la guardavano gli altri.
Io ero preso da una febbre di sesso, il sapere che lei attuava questa trasgressione mi eccitava tantissimo al punto che cominciavo a scoparla in macchina, nel bagno, dove capitava. quel gioco era diventato una specie di febbre di sesso. La cosa sconvolgente avvenne quando una sera mentre attraversavamo un viale dove c’erano delle puttane si mise in testa che voleva caricarne una in auto. Non potevo opporre nessuna resistenza. Caricammo una ragazza di colore e ci appartammo in un posto solitario. Lei cominciò a toccarmi il cazzo e faceva spogliare la ragazza, voleva vedermi scopare con un’altra mentre lei si masturbava con una bottiglia. Mi fece salire sopra il cazzo la ragazza, e mentre si masturbava le piaceva vedermi godere con l’altra.
Quando rientrammo in albergo ero eccitatissimo la scopai per terra, e lei si divertiva a dirmi che le era piaciuto vedere quella troia come scopava.
Ma la sua trasgressione non era finita, gia avevo immaginato cosa voleva… voleva scopare con un altro, come aveva fatto fare a me.
L’occasione si presento in autogrill quando non so come riuscì ad agganciare un camionista.
Quello ci fece salire all’interno dell’abitacolo, dove c’era un piccolo lettino nel retro. E lì lei si scatenò.
fece sdraiare il camionistista sulla schiena, gli tirò fuori il cazzo e cominciò a menarglielo e a succhiarglielo. Un cazzo lungo e grosso, che si ergeva come una torre. Lei si divertiva a vedere quell’uomo eccitato: Allora esplose in lei tutta la sua trasgressività. Si sedette su quel cazzo, allargandosi le labbra della figa con le sue mani, e piegandosi leggermente mi disse di penetrarle il culo. Gli appoggiai il mio cazzo in quel buchino e nel vederla così piegata, con le sue tette nella bocca di quell’altro, e l’altro cazzo dentro la sua figa. La penetrai con tutta la forza che potevo e nel sentire quell’attrito nel suo buco mi facava impazzire. Ad un certo punto volle invertire le parti e fece mettere me su quel lettino. Si sedette sul mio cazzo e si fece inculare dall’altro, piegandosi verso di me mi metteva le sue tette in bocca e mi diceva sottovoce: quanto mi piace essere una puttana ed avere dua cazzi tutti miei. Quando arrivammo al massimo dell’eccitazione volle i duer cazzi in bocca per potersi bere tutto quel liquido avidamente.
Da allora la nostra vita sessuale e rinata, quando facciamo l’amore, ripercorriamo quei giorni e quelle esperienze. E ci eccitiamo fortemente, con la voglia di ripetere quelle esperienze.