Era cominciata l’ultima mia settimana di vacanza, come al solito mi alzai abbastanza presto sapete l’abitudine dopo aver fatto colazione cercai di trovare un passatempo per non rompermi. Mi stalto l’idea di riprendere a disegnare come ero solito fare durante i periodi di noia, quando all’improviso sentii suonare il mio cellulare, rimasi un’pò sorpreso sapete è strano ricevere una telefonata alle 8.30 del mattino. Presi il telefono e guardai lo schermo, era Ilenia una ragazza che avevo conosciuto circa tre giorni prima.
Risposi al telefono dicendole “buongirno bellissima sono onorato di sentire la tua soave voce di primo mattino” lei mi rispose dicendomi “sei propio scemo” e dopo aver riso per queste battute gli chiesi perchè mi chiamasse così presto. Disse che voleva parlarmi faccia a faccia per chiedermi un consiglio, gli risposi che non c’era problema e gli chiesi dove voleva che ci incontrassimo, la risposta fu “possiamo incontrarci adesso a casa tua” rimasi per un attimo stupito e con un “si” quasi pietoso lei aggiunse che sarebbe subito arrivata da me e riattacco.
Non so il perchè ma per un attimo rimpensai a come era antrata a far parte della compagnia di amici che frequentavo.
Io e i miei amici la conobbimo attravarso una amica comune e appena presentatasi tutti le darono il loro numero di cellulare, come facevamo di solito con i nuovi arrivati. Subito rimasi colpito da lei un ragazza simpatica e molto intelligente quanto bella, parlando con lei scoprimmo di essere abbastanza simili sia nelle idee che nel comportamento e così nacque un filing tra di noi una specie di complicità come se fossimo amici da tanti anni. Come spesso accade tra amici ci si riaccompagna a casa così per fare le ultime quatro chiaccere e per vedere dove abita il propio amico. Così lei venne a sapere dove abitavo e più di una volta suonava al mio campanello per chiamarmi e uscire con gli altri.
Passarono appena cinque minuti da quando mi chiamo e dal balcone di casa la vidi arrivare, gli aprii il portone del condominio dove abitavo e mi misi ad aspettarla sul pianerottolo delle scale. Quando la vidi rimasi quasi senza fiato per cio che indossava,(in lontananza non avevo visto bene come era vestita) portava una camicietta bianca senza maniche semi trasparente dalla quale si intravedeva il reggiseno anchesso bianco e un paio di pantaloncini corti attillati dal quale si vedeva benissimo la forma degli slip.
Dopo esserci salutati con un triplo bacio sulla guancia entrammo in casa, la feci accomodare sul divano e io mi sedetti di fianco a lei a circa una cinquantina di centrimetri da lei.
Accomodatomi gli chiesi quale consiglio voleva da me e poi perchè mi aveva chiamato così presto, mi disse “non so come dirtelo mi imbarazza un’pò chiederti un consiglio su come attrarre un ragazzo che frequeta la nostra compagnia” spalancai gli occhi non credevo a quello che sentivo, una ragazza come Ilenia che chiedeva consiglio su come conquistare qualcuno, lei prosegui dicendo “e poi ti ho chiamato così presto perchè volevo parlarti da sola sai sapendo che ti alzi presto e che i tuoi non ci sono in casa mi è sembrato appropriato parlarti qui a casa tua…per caso ti ho disturbato?” le dissi che non si doveva preoccupare che non mi aveva affatto disturbato. Per pura curiosità le chiesi chi era il fortunato che voleva attirare, diventando leggermente rossa scosse il capo agiunggendo che non voleva dirmelo, non insistetti sapendo che se avessi continuato si sarebbe arrabiata, quindi le chiesi “allora dimmi che consiglio vuoi per fare in modo che lui ti noti” Ilenia ci penso qualche secondo e poi mi disse “a te cosa farebbe piacere se io volessi conquistare te?” pensai un’pò e poi gli suggerii “prova a sedurlo in fin dei conti sei una bella ragazza usa il tuo corpo per attirarlo a te, prova a sederti sulle sue gambe, mostrati disponibile, lusingalo insomma cerca di fargli capire che gli interessi se propio non vuoi dirglielo direttamente” Ilenia mi gurdò e mi sorrise, mi soffermai sul quel sorriso fissandolo e pensai che fosse stupendo.
Ad un tratto mi chiese se poteva utilizare il mio bagno le dissi di si e la accompagnai alla porta, rimasi ad aspettarla seduto sul divano cercando di capire chi mai avesse avuto intenzione di conquistare visto che non me l’ho voleva dire.
La sentie uscire e le dissi che ero in salotto entro e subito notai che era senza reggiseno, le vedevo benissimo i capezzoli ed il seno prosperoso, deglutii non credevo a ciò che vedevo si avvicino a me e si sedette sulle mie gambe, mi ritrovai la faccia all’altezza dei suoi seni da cui non riuscivo a togliere lo sguardo. Ilenia mi chiamò e solo allora la guardi in viso, la fissai negl’occhi di un colore verde intenso quasi fossero stati di giada capii solo in quel momento che stava mettendo in pratica cio che gli avevo consigliato, ma non avevo ben chiaro se voleva prendermi in giro o se stava facendo sul serio così gli dissi “vedo che impari in fretta, ma mi chiedo se sono io la tua preda, oppure questo è solo un esercizio?” lei rispose “credimi sto facendo sul serio, sei tu quello che voglio attrarre e da quello che ho intuito sta funzionando benissimo quello che mi hai suggerito”, sentendo cosi la baciai senza pensarci sentivo le nostre lingue cercarsi a vicenda per provare piacere, nel frattempo la mia erezzione era arrivata a tal ponto che il mio pene non stava più nei pantaloni così l’ho liberai, senza perdere tempo Ilenia l’ho prese in mano e continuando a baciarmi comincio un massaggio stupendo, sentivo la sua mano calda e delicata percorrere tutto il mio pene e anche i miei testicoli contemporaneamente infilai una mia mano sotto la sua camicetta e l’altra sotto i pantaloncini, cominciai a palparle un seno e a toccarle la vagina con l’altra era decisamenta bagnata evidentemente tutto ciò la eccitava quanto me, ma continuammo a baciarci e a toccarci a vicenda non so per quanto.
Staccammo le nostre labbra guardandoci in maniera quasi morbosa, senza dire una parola Ilenia si chino sul mio pene era stupendo sentire la sua lingua e le sue labbra che percorrevano il mio pene dalla base fino alla punta del glande concentrandosi su quest’ultimo per donarmi piacere, in quel momento non mi impotava di niente e gemendo facevo capire alla mia amante il piacere che stavo provando. Dopo pochi minuti sentii che stavo per venire quasi per istinto urlai “VENGO!” sentii la bocca di Ilenia concetrarsi ancora di più sul glande finchè non le riempii la bocca con il mio sperma. La sentii succhiare un paio di volta il glande facendimi inarcare la schiena per il piacere, si sfilo il mio pene dalla bocca tenendo la labbra chiuse e guardandomi mi indico la sua gola, guardai e la vidi deglutire aveva ingoiato il mio sperma senza ragionare la baciai in maniera intensa e passionale.
Ilenia si alzo in piedi e comincio a spogliarsi davanti ai miei occhi e sapendo che si stava concedendo a me, la mia erezione fu immediata nonostante fossi appena venuto. Con una voce quasi gelida e imperativa disse “ora tocca a te farmi godere.”
Senza esitazione mi inginocchiai sotto di lei e cominciai a leccarle la vagina ero estasiato da tutto cio, assaporavo ogni centimetro di quel frutto proebito percorrendolo con la lingua, lentamente cominciai ad accarezarle le cosce tornite e i glutei tondi e sodi, fino a sofermarmi con una mano sul suo ventre e scendendo con essa arrivai al clitoride che cominciai a stimolare con due dita, sentivo il suo respiro aumentare ogni istante di più. Così cominciai a penetrarla con la lingua i suoi respiri si trasformarono in gemiti sempre più forti e mentre spingeva con la sua mano la mia faccia sulla sua vulva quasi volesse essere penetrata più a fondo dalla mia lingua, percepii il suo ventre irrigidirsi dopo pochi secondi si rilasso di nuovo e sentii la mia bocca invasa dai suoi umori, mentre lei inarcando la schiena all’indietro fece un urlo liberatorio, che mi fece capire del suo avvenuto orgasmo. La sentii fremere ma quasi immediatamente si tolse da sopra me chinandosi per baciarmi.
Mentre proseguivamo il nostro bacio mi alzai in piedi stringendola a me, sentendo il mio pene schiacciato contro il suo ventre. Ci staccamo e mentre le guardavo il viso notai che la sua espressione era cambiata, se prima il suo sguardo sembrava gelido ora era come assente senza volonta, ma allo stesso tempo mi eccitava come mai prima d’ora.
Avvicinandosi con la sua bocca al mio orecchio mi susurrò “ora lo voglio”, ero come stregato se il suo sguardo era cambiato il tono della sua voce rimase uguale e senza fiatare mi sedetti sul divano ditro di me. La vidi allargare la gambe e lentamente guidere il mio pene eretto all’interno della sua vagina, la penetrazine fu lenta e delicata quasi fosse imbarazzata nel farlo. Fu lei a cominciare, lentamente si muoveva su e giù alternadosi a brevi momenti in cui faceva roteare il bacino, per provocarare il massimo piacere sia a lei che a me. Dopo qualche minuto il ritmo si fece più intenso lasciandosi andare sempre di più alla passione, che cominciò a prendere il sopravvento su di noi, i suoi movimenti diventarono sempre più veloci finchè non sentii di nuovo il suo ventre irrigidirsi, sentendo le pareti della sua vagina stringersi intorno al mio pene, capii tutto e di nuovo la vidi inarcare la schiene ma questa volta non emise nessun’urlo, (probabilmente l’intensita di quel piacere le aveva soffocato le urla in gola, ma non me ne preoccupai) si accascio su di me con il respiro affannoso la abbracciai e rimasimo fermi in quella posizione per circa una trentina di secondi, sentendo il suo respiro diventare regolare riprendemmo ma questa volta fui io ad iniziare visto che non ero uscito dalla sua vagina e che la mia erezione non si era affatto conclusa. Di nuovo comincio la nostra passionale danza ma questa volta i movimenti del bacino non erano circolari ma orizzontali con le quali sentivo le pareti della vagina accarezzare il mio pene. Mentre tutto questo procurava piacere ad entrambi Ilenia si chino su di me baciandomi in maniera agressiva come se volesse strapparmi l’anima dal corpo, ricominciando ad avvertire il ritmo dei suoi movimenti accelerare capii che avrebbe avuto un altro orgasmo, ma mentre aumentava la sua velocità non stacava le sue labbra dalle mie, la sentii irrigidirsi ma questa volta non inarco la schiena rimase con il suo viso davanti al mio urlando il suo piacere davanti a me. Si ripetè la scena di prima con lei accasciata su di me. e mentre i suoi umori uscivano al di fuori del suo intimo per colare su di me e con la voce rotta dai fremiti dell’orgasmo appena avvenuto si scuso dicendo “perdonami non ho potuto resistere” la rassicurai “non devi preoccuparti il tuo urlo mi ha eccitato ancora di più” infatti sentirla urlare mi fece uno strano effetto, tratteni il mio orgasmo come se non volessi che il mio piacere ostacolasse il suo.
Dopo esserci riposati nella stessa identica maniera Ilenia comincio a girarsi tenendo dentro di se il mio sesso incredibilmente ancora in erezione, mi ritrovai ad osservare così la sua schiena. Sentivo ancora il suo piaceri colarmi su tutto il pene che avvertivo ricoperto di una viscosità che non mi abbandonava e che mi invitava a continuare il nostro rapporto. Tutto ricomicio come prima tranne per il fatto che questa volta Ilenia non si soffermava a muovere il bacino come fece in precedenza, ma continuava imperterrita la sua cavalcata che sembrava molto più selvaggia come se volesse provare solo lei piacere, cosa che ovviamente non avveniva. mentre il nostro rapporto proseguiva mi soffermai ad osservare la sua schiena longilinea ed inarcata in avanti ed i capelli di un nero corvino e leggermente mossi lunghi fino alle spalle che ondeggiavano per ogni movimento che faceva. Mi accorsi del suo ritmo sempre più veloce così la afferrai per la vita sottile senza troppo stringerla, questa volta l’orgasmo fu più improvviso degl’altri quasi non mi accorsi del suo solito irrigidimento, ma quando vidi la sua schiena inarcarsi spostai repentinamente le mie mani sui suoi seni e la tirai verso di me così da sentire meglio e più forte quell’urlo che mi blocco prima.La cosa si ripete ancora non ebbi l’orgasmo, ma la cosa sembro non dispiacere ad Ilenia che mi disse “non credevo che ti avrei fetto quest’effetto”, ancora scossa dall’orgasmo si rialzo per riprendere il rapporto che ormai avevo considerato eterno per via della sua durata.
Prima di ricominciare si giro con il viso verso di me, di nuovo ritrovai quello sguardo assente che mi aveva fatto eccitare ancora di più all’ inizio del nostro amplesso, fissandomi disse con l’ho stesso tono imperativo “ancora una volta…però voglio averti dentro di me”, senza perdere tempo ricomincciammo l’amplesso che sta volta fu selvaggio entrambi volevamo sentire il piacere del dell’altro. Ad un certo punto cominciai a sentirmi preso come da una rabbia incontrollabile, aumentai anchio il ritmo facendolo più violento mi sentivo come un leone in preda alla rebbia più cieca volevo assolutamente sentire di nuovo la senzazione del corpo di Ilenia mentre aveva un orgasmo. Quando avvertii il suo irrigidimento cominciai ad aumentare il ritmo in modo vertiginoso, in modo da avere entrambi l’orgasmo, sentendo gli umori di Ilenia anchio ebbi l’eiaculazione che si prolungo per l’intero suo urlo che fu più intenso degl’altri.
Ci sdraiammo entrambi sul divano eravamo esusti ma sodisfatti,non ricordo nulla dopo di questo perchè mi addormentai. Quando mi sveglia mi ritrovai solo coperto fino alla cintola con una coperta che tengo sempre sul divano, guardai l’orologio erano le 11.00 non so per quanto dormii visto che non so per quanto durò il nostro rapporto, mi alzai ero ancora senza i pantaloni e i boxer che erano rimasti dove li avevo lasciati cadere cioè davanti al divano.
Fui atratto da un bigliettino sul tavolo con scritto il mio nome, l’ho aprii era da perte di Ilenia sul quale scrisse.
“Grazie per il meravigliosi momenti che hai condiviso con me, sei stato fantastico spero di evere di nuovo la possibilità di ripeterli insieme a te, il più presto possibile.
Scusa se ho approfittato del tuo bagno per farmi una doccia, spero non ti dispiaccia, grazie ancora di tutto.
Ilenia
P.S. Ho lasciato un piccolo pegno per te in bagno confido che ti piaccia e che tu voglia riportarmelo questa sera quando ci rivedremo.”
La sera stessa la rincotrai era bellissima e le riportai il pegno lasciatomi, le dissi “sono felice di cio che è successo tra di noi ma non c’era bisogno di lasciarmi i tuoi slip come pegno ti avrei voluto reincotrare di nuovo sta sera” lei rispose “lo so ma l’ho fatto solo per farti capire che questa sera mi aspetto di nuovo l’uomo che ha saputo farmi scoprire la vera passione”.
Be inutile dire che la mia ultima settimana di vacanza passo nai migliori dei modi si la mattina che alla sera.