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Incredibile talento

Mia moglie è sempre stata una brava donna di casa, piuttosto timida nelle pubbliche relazioni ma forte di personalità, nel senso una di quelle che “non te le manda a dire”.
a me ha dato tutto e forse proprio per questo che ho desiderato avere sempre di più.
Sa soffrire in silenzio, in particolare, quando glielo metto nel culo, non dimostra mai che una debole, stringe i denti per non farsi accorgere che gli fa male, non si lamenta, non urla, perché deve sempre dimostrare che la più forte è lei, e di questo gliene devo dare atto, perché effettivamente è così, forse proprio per questo motivo sono andato sempre alla ricerca di un suo punto debole, chiamatelo libidine, invidia, non saprei ma il desideri di vederla sottomessa a un cazzo possente da infrangere quel “muro” di orgoglio e di ostentata sicurezza che ha sempre avuto e che ha usato per rendermi più debole di lei.
Il suo talento nel fare il pompino è unico, ha una forza nelle mascelle senza eguali.sapete, che in giro ci sono persone capaci di fare cose straordinarie ebbene mia moglie lo è.
Ricordo quella volta in cui era alle prese col mio uccello dopo avermi leccato i coglioni e la canna afferrò la cappella fra le labbra e incominciò dolcemente a succhiare, quando avvenne una cosa straordinaria e dolorosa allo stesso tempo, cui non saprei se augurare ad un altro.
Presa da un momento di follia, o altro, arrestò le labbra a circa metà del cazzo come in una morsa e iniziò a succhiare con tutta la sua forza salendo lentamente quando arrivò a livello della cappela avvertii come una scossa elettrica lungo la colonna vertebrale, la preghai di mollare, non sentivo più le palle e la cappella era diventata un rosso acceso, bastò una sola salita, ripeto una soltanto che sentii la sborra esplodere nella sua gola, arrivata in cima le labbra si staccarono emettendo uno “smak” ed io emisi un urlo di dolore e piacere insieme, allora lei impavida riafferro il cazzo tra le labbra e le bastò un’altra risalita per svuotare completamente i coglioni.credetemi!una cosa unica! Che non ho voluto più ripetere, avevo subito come un trauma.
Penso pure che questo suo modo di “esprimersi” giustifichi la sua forte personalità, mi spiego meglio:
Poter decidere l’attimo in cui farsi sborrare in bocca per lei rappresentava come una sorta di “potere decisionale”, perché come dicevo prima, lei è una piuttosto decisa a cui non puoi imporre nulla.
quello che ti dà è perché lo ha voluto lei.
Intanto era cresciuto in mè quel desiderio di vederla spompinare un cazzo che non fosse il mio.
Magari un nero mandingo, chissa!
Un giorno mentre passeggiavamo per la cittài trovai un pretesto per avvicinarmi a uno dei vù cumprà, sapete quei ragazzi di colore altissimi e che portano la nomea di possedere un fallo di grosse dimensioni, osservai degli oggettini, presi una collanina e gli la feci indossare, dopo chiesi quanto costasse e lui rispose 5 euro.
“Rapito” da un improvviso desiderio” dissi, e se invece dei 5 euro mia moglie ti facesse un pompino tu cosa diresti? Mia moglie mi diede una spinta e si allontano di qualche metro imbarazzatissima, mentre il nero rimase con gli occhi sbarrati senza dire nulla.poi ripresosi dallo stupore esclamò:bella, molto bella!
Col suo italiano stentato.
Presi per mano mia moglie e la feci riavvicinare dicendole hai sentito? ti ha fatto i complimenti.
Grazie, grazie lei rispose.
E il nero approfittò del sorriso dicendo, prendi! la collana è un regalo.
E lei ma no! Prendi i soldi! Prendili!
Solo allora il nero si fece coraggio e le disse perchè non mi dai qualcos’altro?
Cosa? Rispose!
A quel punto intervenni prendendola per mano per allontanarla, chiesi di aspettare al vù cumprà e la portai verso la macchina che avevamo parcheggiata un po più lontano, era abbastanza isolato.le dissi di aspettare in macchina ai sedili posteriori che l’avrei subito raggiunta.ritornai dal nero e gli feci cenno di seguirmi, lui subito richiuse il fagotto della mercanzia e mi segui a distanza di qualche metro.
Arrivati alla macchina lo feci accomodare dietro a fianco di mia moglie, che borbottò: ma che stai facendo?sei matto?
Ed io, ricordi? quella scossa elettrica, fallo ora! Ma sei pazzo? Rispose!così mi misi sul sedile di guida e mi abbassai in modo da poter guardare senza dar fastidio.
allora il nero cacciò la mazza dai pantaloni, era un grosso calibro di diametro almeno il doppio del mio, che nel frattempo si era indurito come una pietra e le disse sei bellissima!
Così lei presa da un improvvisa stato di ansia s’inginocchio gli abbassò i pantaloni e spalancò la bocca per accogliere entrambe le palle in modo che desse subito la sensazione di cosa sarebbe stata capace da lì a poco.
E così per qualche minuto succhiava e ingoiava dolcemente i coglioni.
Dopo iniziò a spompinarlo menando la testa su e giù alternando movimenti lenti a velocissimi e il nero non pago la mise la mano dietro alla nuca per assecondarla a un ritmo sempre più crescente.
Ero eccitatissimo, quasi sentivo il battito accellerato del mandingo e il respiro di mia moglie che si faceva sempre più affannoso e a tratti emetteva dei gemiti di piacere.
D’improvviso lei si arrestò alzò la testa, lo guardò negli occhi e con sorriso imbarazzato gli disse, preparati! Che ora viene il bello. Lui non capiva, la guardava con quegli occhi sgranati dal piacere.
E così lei mise in moto quella tecnica di cui raccontavo prima.
Scese con le labbra ben oltre la metà del cazzo, e questo già era straordinario, si arrestò e incominciò a stringere e a succhiare con forza, salendo con estrema lentezza(doveva riuscirci in una sola salita). Il nero a quel punto incominciò a urlare come un animale, sembrava un ululato di un lupo che sancisce la sua posizione dominante, tanto era forte il risucchio di lei che egli alzò il culo dal sedile per assecondarla, e arrivata con le labbra a livello della cappella un urlo liberatorio gli fece esplodere un sborrata nella gola, sembrava non finisse mai, probabilmente quel “poveretto” aveva i coglioni pieni.
Lei, così si stacco, aprì la bocca per fargli vedere la gran quantità di sborra che aveva in bocca, per un attimo pensai, ora lo sputa fuori dal finestrino, non pensavo che lo ingoiasse, invece, la richiuse ingurgidando tutto.
Dopo lei ridiscese lungo il cazzo gli mise il pollice sotto i coglioni e risucchio quanto ancora era rimasto.
Solo allora il nero esausto si rilassò e le disse, grazie sei eccezionale! ti sei succhiato anche l’anima.
Lei sorrise, gli baciò la cappella e disse, grazie a tè!
Poi aggiunse tieniti pronto per la prossima volta che ti darò ancora di più.lo disse col tono di una di quelle che decidono “il futuro degli altri”.
È fatta così ed è per questo che non smetterò mai di desiderarla.
Il seguito lo racconterò in un’altra volta e capirete come può una semplice donna di casa riuscire a fare quello che ha fatto.

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