Mia moglie ha 42 anni, culo sodo e tonico, alta 175 e occhi verdi.
È stata sempre una gran fica, troppo fica per essere solo mia e ben presto mi sono adattato a questa verità. Mi ha spesso tradito in passato, ma poi ha capito che non poteva continuare così e da molto tempo si comportava correttamente.
Da alcuni mesi ha iniziato a tenere maggiormente al suo abbigliamento, sono ricomparse guepiere e autoreggenti e persino perizomi mai utilizzati. La sua sessualità è miracolosamente risorta, sesso anche alla sera e a volte al mattino, ma soprattutto con passione rinnovata. Una mattina si sveglia per accompagnare mia figlia a scuola, indossa una gonna lunga con uno spacco e autoreggenti, io faccio finta di dormire, la vedo indossare il perizoma, ma ,prima di passarlo nel suo poderoso culo, lo sfila e lo rimette nel cassetto. In quel momento penso che opterà per uno slip, invece esce senza intimo.
Lei esce di casa ed io la seguo vestendomi rapidamente.
La raggiungo a scuola, accompagna amorevolmente la bambina e rimonta in macchina. Raggiunge un parcheggio e monta su una macchina che gli si affianca. C’è un giovane belloccio, iniziano a parlare, dopo circa 15 minuti lei si china visibilmente verso di lui. Dalla mia auto lontana vedo male, quindi mi avvicino. C’è una baracca vicino e montandoci sopra posso osservare dall’alto senza correre grossi rischi di essere a mia volta visto. Loro sono tranquilli tanto che Katia sta prendendo in bocca il cazzo del giovane. Non lo prende a dire il vero, lo lecca intorno e succhia la punta perché il belloccio ha un cazzo enorme.
Katia ha sempre amato i grossi calibri, i suoi vecchi amanti, quelli che sono durati, erano tutti ben dotati, ma questo era fuori misura. Spesso le chiedevo in quale condizione mi avrebbe tradito e se avessi dovuto aspettarmi che si verificasse con le vecchie modalità. In particolare le chiedevo se le avesse concesso rapporti anali che a Katia piacciono particolarmente. Katia mi risponde che oggi il tradimento sarebbe solo amoroso e che forse sarebbe stato quasi esclusivamente cerebrale. Non è quello che un marito vuole sentirsi dire e quindi lo prendo per vero, ma allora non mi spiego perché ora stava facendo uno spegnimoccolo all’amante e poco dopo se lo passava nel buco del culo. Io non riesco a veder nulla di affettivo. Lei da le spalle all’amante che supino ha il cazzo nel suo culo.
Io vedo perfettamente la penetrazione e soprattutto il suo buco dilatato, quando lo tira fuori anche lui osserva l’ano aperto. Vorrei coglierli in fragrante, ma sono troppo eccitato e, quando le sborra nel culo, ho il cazzo in mano e sta per scoppiare. Lui inizia a introdurre le dita nel culo ormai inondato di sperma e poco dopo infila la sua mano, tutta. Ha una mano piccola, penso, io non ci sono mai riuscito, ma noto che il buco e orrendamente aperto, lasciando vedere la profondità. Devo scappare a lavoro, eccitato ma sconvolto, mi affretto a finire quello che devo fare e torno a casa senza una idea precisa sul da farsi.
Quando entro a casa lei è distesa nel letto che dorme, nuda, ma le gambe flesse lasciano vedere dischiuso il culo. Mi avvicino e mi accorgo che non si è nemmeno lavata perché dal buchino si intravede un liquido vischioso. Le accarezzo le natiche e le tocco piano piano il buchetto. Lei lo stringe con un’espressione di fastidio. Il suo culo è arrossato, ma io sono eccitato. Lei si sveglia, non vorrebbe, ma la metto a pecora e la inculo violentemente. Lei non gradisce, ma non si ribella, anzi fa finta di essere eccitata, quando sto per venire sono incazzatissimo, lo tiro fuori e lo trovo insolitamente sporco di liquido, ma anche di feci. Katia non ha mai residui, il suo retto è sempre libero da feci, ma quel giorno è come se avesse la diarrea. Katia non ama prenderlo in bocca, ma io le apro la bocca e le sborro in gola e le ordino “Zoccola inghiotti”. Lei ubbidisce, anzi ripulisce bene la mia cappella sporca e mi lascia intravedere il secondo fiotto che sosta sulla lingua, poi inghiotte la seconda sborrata leccandosi le labbra e facendomi intendere “Mi perdoni?”
E come non potrei…