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La moglie perfetta

Mi chiamo Fabio, sono sposato con Cinzia da dieci anni, lei è quella che secondo me si può definire la moglie perfetta. Intelligente, simpatica, è una donna che sa destreggiarsi bene in ogni situazione. Esteticamente è una bella donna, ma secondo me è a letto che emergono le sue qualità nascoste. Intanto è pluriorgasmica, viene sempre, sia se la scopi, o se le pianti il cazzo in culo, cosa che gradisce molto, lei viene, non squirta, ma quasi, poi se le infili il cazzo in bocca senti proprio che VA DENTRO la gola, e impazzisce quando ci sente colare la sborra, e poi è presente in lei pure una spiccata vena esibizionistica che col tempo ho fatto emergere. Quando l’ho conosciuta aveva poco più di ventanni, eravamo in fila alla posta, abbiamo parlato per più di un’ora, poi usciti siamo andati a pranzo insieme, i nostri sguardi si sono trovati e da quel momento siamo diventati inseparabili. Il sabato successivo la invito a mangiare una pizza, e mentre andiamo al ristorante parliamo, e viene fuori che ho la casa libera, mi guarda e dice “Andiamo a casa che non ho più fame”.
Venti minuti dopo siamo a letto, lei vede il bellissimo regalo che Madre Natura mi ha fatto, un cazzo non troppo lungo, quasi venti centimetri, ma con una circonferenza esagerata, lei si lecca le labbra e dice “Fica mia fatti capanna, e tu culetto non temere, all’asciutto non ti farò restare” ridiamo e lei si tuffa con la bocca sopra e comincia ad ingoiare il palo. Stupito per tanta capacità orale mi godo un po’ la pompa, poi la rigiro e scopro la sua figa già fradicia, la lecco e lei parte “muummmm, siiiiii…” poi, eccitatissima, ci si impala direttamente sopra, io rimango piacevolmente affascinato dalla disinvoltura con cui si prende dentro il mio cazzo, è per me la prima volta, in genere per ottenere questo da qualsiasi altra donna devo pregarla in ginocchio. Andiamo avanti tutta la notte, lei sborra in continuazione, le metto un dito sul buchetto dietro, e lei mi fa “Se ce ne metti due godo di più..”, quasi sborro nel sentire simili parole, e appena si da una calmata davanti le pianto il palo dietro, all’inizio con calma, ma lei appena sente la cappella dentro spinge con forza il culo indietro infilando il cazzo in un solo colpo.
Stremati, verso le quattro ci addormentiamo e mi sveglia lei verso mezzogiorno succhiandomi ancora il palo, io la guardo, è meravigliosa, le si mette sopra di me e mi dice “sai, mi piacerebbe ancora ricevere da te una simile “ spazzolata”, ma se sei fidanzato, o non ti sono piaciuta, posso anche rivestirmi e andarmene, io non voglio costringere nessuno”, sorrido, “Si mi piacerebbe molto anche a me, ma alle seguenti condizioni, se tu ti stanchi me lo dici, o se ti va di scopare con un altro me lo dici, se poi ti innamori allora sei libera”. Ora è lei a sorridere “Guarda che non ti posso assicurare che non mi capiterà di scopare con altri, ma quanto ad innamorarmi credo che sia molto difficile”, io la guardo in maniera interlocutoria “Sai continua lei, come ti sarai reso conto sono abbastanza “ aperta”, è che due anni fa circa, appena presa la patente ho incontrato un ragazzo tedesco che studiava qui, era bellissimo, alto biondo, occhi chiari, mi si è bagnata subito la figa, lo aggancio, e dopo tre giorni lo porto in un posticino tranquillo e me lo scopo a dovere. Lui è stupendo, mi pompa moltissimo e quando mi sborra dentro la figa, ben protetta dalla pillola, mi sento felice. Il giorno dopo lo vedo, e mi dice di scopare di nuovo, io figurati se mi tiro indietro, e giù, una sbattuta ancora più del giorno prima, mi viene in bocca con una quantità industriale di sborra, sono estasiata, non solo è bello, ma mi sbatte da morire. La sera dopo stessa storia, mi scopa di nuovo, e mi manda così in orbita leccandomi che quando mi pianta il cazzo in culo se non fosse stato per un pò di dolore nemmeno me ne sarei accorta, sono al settimo cielo. Lo riaccompagno a casa, e quando sto tornando alla mia vedo che ha dimenticato dentro la macchina le chiavi di casa sua. Ritorno lì, e non sapendo quale campanello suonare apro con le chiavi, e mi trovo davanti una vera sorpresa, non uno, ma tre gemelli tedeschi perfettamente uguali mi sorridono. Al momento ci resto un po’ male, ma loro si mettono intorno, con moine e complimenti mi fanno eccitare, così dato che se uno mi piaceva tre sono il massimo. Da quel giorno mi scopano di brutto, e spesso anche tutti e tre insieme, poi dovendo tornare mi invitano ad andare con loro, ma dovrei scegliere con chi stare, e allora la storie è finita, poi sei arrivato tu…”.
Nel primo anno che passiamo insieme, oltre a scoparla continuamente, incomincio a far emergere la sua vena esibizionista. Prima con abiti cortissimi, poi sempre più le creo situazioni eccitanti, ma è durante le vacanze estive che raggiunge un buon livello di apprendimento. Mettiamo in pratica un divertente gioco, io al mattino scrivo in un foglio come, quanto e dove lei si dovrà esibire, qui mi fai vedere la figa, li le tette, poi scosci, e così via. Lei esegue alla lettera, sia che le chiedo di farlo in un ristorante, bar, o altro luogo non si tira mai indietro. Restando tutto il giorno eccitata la sera mi uccide di scopate. Poi il giorno successivo è lei che scrive dove e quando io le devo far vedere il cazzo in tiro, nudo e così via, perché se mi piace a me esibirla a lei l’opposto la eccita da morire.
Nei mesi successivi affiniamo ancora la tecnica, tanto che l’estate dopo non ho bisogno di scrivere nulla, basta come tengo le mani, o le passo sui capelli, per lei quelli sono ordini precisi, come anche lei da come porta gli occhiali da sole o mette la borsa sulle ginocchia mi dice che e quando vuole vedere il cazzo. Poi dato che siamo in vacanza in Sardegna le faccio prendere il sole rigorosamente in topples, e spesso nuda, ovviamente durante il gioco rimangono piacevolmente coinvolte altre persone, ma lei non se ne preoccupa per niente. Alla fine della vacanza le ho anche scattato tre rullini da 36 di foto in cui lei posa in maniere erotica, sexy, oscena o decisamente porno. Per lo sviluppo, dato che sono rappresentante passo a trovare Pippo, un mago della fotografia che a Roma ha un negozio di materiale fotografico con annesso laboratorio di sviluppo e stampa, ma il meglio sta al piano superiore, un piccolo ma ben fornito teatro di posa, dove è quasi possibile realizzare ogni tipo di foto. L’ho conosciuto durante il servizio militare, io gli portavo a sviluppare i rullini che il mio comandante si divertiva a scattare a quella troia di sua moglie, ma era sconveniente per lui farli sviluppare a nome suo. Quando mi vede mi da un caloroso benvenuto, poi io gli dico che ho tre “speciali “ e lui mi chiede, ma speciali, speciali, io annuisco, era il nostro codice di allora. Chiama la commessa, non ci sono per nessuno, e non voglio essere disturbato, poi mi porta dietro nel laboratorio. Sviluppa con molta cura i negativi, poi stampa le foto, e le guarda con molta attenzione. Sai ti scopi una vera figa, mi dice, ma la cosa bella di lei sono, il seno, e la naturalezza delle pose, è spontanea, naturale, bella!!!, io gli chiedo quanto vuole, lui mi risponde ..nulla, no anzi mi piacerebbe avere tre foto, io lo faccio scegliere, lui ne seleziona una del seno, che è veramente bello, tondo, sembra che abbiano preso una coppia di sfere e le abbiano attaccate al petto di Cinzia, poi ne prende una decisamente forte, è il primo piano della figa che si vede colare il bianco della sua cremina, e per ultima una del culo. Prende direttamente i negativi, si mette ad una macchina da stampe e ne ricava tre ingrandimenti 30X40, di alla tua figa che con questi mi farò delle seghe bellissime pensando al suo corpo. Quando lo racconto a Cinzia, il pensiero che uno si segherà pensando a lei la fa eccitare tantissimo. Passano alcuni mesi, e una sera che la sto riaccompagnando a casa dopo una bella scopata lei mi dice … sai mi sono rotta, io vorrei dormire con te, perché non andiamo a convivere …… fermo la macchina, la guardo e di rimando le chiedo e se invece ci sposiamo?. Lei mi risponde che le piacerebbe tanto, ma così come stiamo ora è bellissimo, e se poi non ti dovesse piacere più, io non voglio perderti. Le prendo il viso fra le mani, la bacio, guarda che primo non mi perdi, secondo basterà che quello che abbiamo fatto fino a oggi lo continuiamo con qualche piccola correzione, ti sta bene? e cosa vorresti cambiare? nulla, ma ci vorrei aggiungere che dato qualche volta sono via per lavoro, vorrà dire che in quelle sere tu sei libera, di andare dove vuoi, con chi vuoi, e se ci scappa una scopata basta che prendo il telefono e me lo dici, io farò la stessa cosa, se sono ad una cena e ho la possibilità di scopare te lo dico, credi di essere capace di fare questo? lei mi butta le braccia al collo, sarò la più brava moglie che un uomo possa avere. Detto fatto, ci organizziamo alla svelta, io la casa già la possiedo, è un piccolo appartamentino in centro, disposto su tre livelli. Appena si entra fatti tre scalini c’è un ampio salone, si salgono altre quattro scale e a sinistra si entra nel bagno dove ho fatto installare una vasca Jacuzzi, che diventerà col tempo il nostro angolo di paradiso, il luogo dove la sera ci distendiamo parliamo e ovviamente dato che ci contiene tutti e due ci facciamo sesso, a destra c’è la camera da letto, con una finestra sul soffitto dove di notte quando c’è la luna piena la si vede stando distesi sul letto e un finestrone grande che si apre su un terrazzo posto più in alto di tutti e ci si può prendere il sole nudi senza rotture di nessun genere, cosa che Cinzia farà sempre. Per preparativi facciamo relativamente presto, e quando parliamo del servizio fotografico matrimoniale le propongo Pippo. Lei è subito entusiasta, muore dalla voglia di conoscerlo, così una sera ci presentiamo verso la 19.00 al suo negozio. Per l’occasione lei veste una gonna nera lunga con davanti una cerniera lampo che può essere aperta piacimento, una camicetta bianca senza nulla sotto, un micro tanga, e delle autoreggenti nere, con degli stivaletti con tacco alto, un giacchetto di pelle nero completa il tutto, lui la guarda, le fa fare un mezzo giro su se stessa e le dice, cara, le foto che ho visto di te non ti rendono giustizia, sei magnifica, poi mentre la commessa le mostra il meglio in fatto di album che dovrà contenere le nostre foto chiedo a lui se, sai mi chiedevo se fosse possibile fare alcune foto il giorno delle nozze un po’ speciali … lui ha come un lampo di genio, mi guarda e certo che si po’, ma mi servirebbe di farle ora qualche scatto di prova, ci avviciniamo a lei, è tremendamente indecisa fra due album bellissimi, non sa quale scegliere lui dice alla commessa che può andare, chiudo io, poi prende Cinzia, e lascia così, tanto quando avrò le foto guardo in quale stanno meglio e decido io, poi lo aiuto a chiudere il negozio, cara ti andrebbe di fare qualche scatto di prova?, gli chiede, e lei mi guarda e io annuisco. Ci trasferiamo al piano di sopra, lui posiziona il meglio della sua attrezzatura fotografica, poi incominci a scattare, prima semplici foto, poi spogliati di questo, di quello, così, girati, piegati, alla fine lei è nuda, io ho li cazzo in super tiro e pure lui ha un vistoso bozzo davanti. Le scatta molte foto, poi quando si rende conto che pure lei è su di giri, mi guarda, che aspetti spogliarti, e così si continua a scattare, prima foto sexy, poi sempre più erotiche fino a quando lei me lo prende prima in bocca poi in fica, ma il meglio è quando sborro, lui mi fa mettere davanti alla sua bocca, e con non so quale sistema riesce non solo ha beccare l’attimo che schizzo, ma tutto il filamento di sborra che sbatte direttamente sul suo viso, con un effetto stupendo. Poi lei si gira, vede il cazzo di Pippo che è durissimo e gli chiede, ma è vero che ti sei segato pensandomi?, lui fa cenno di si con il capo, allora perché non mi fai vedere come fai, lui mi guarda, io annuisco di si, e tira fuori un bel cazzo duro e comincia a segarsi di brutto, lei allunga una mano, lo porta vicino alle labbra, lo lecca un po’, dai, daiiiii, schizzami in faccia anche tuuuuu, lui mi indica una piccola macchina fotografica e appena avuta lui mette la punta del cazzo in bocca a Cinzia, se la scopa velocemente avanti e indietro, Siiiiii, bellla porcaaaa, siiii, succhiammmiiiiii.
Poi nell’attimo che sborra tira fuori il cazzo, schizza sulle tette la sborrata fotografando ogni attimo. Il giorno delle nozze, arriva prestissimo a casa mia, caccia fuori dalla mia camera tutti, e mi scatta alcune foto nudo, poi mi saluta, e và a casa di Cinzia, stessa storia, e dato che si è eccitato lei gli succhia velocemente il cazzo facendolo venire in gola per non lasciate tracce. Le foto del matrimonio saranno bellissime, ma quelle speciali restano il più bel regalo che abbiamo ricevuto. Da quel giorno sono passati velocemente nove anni, durante i quali li nostro modo di godere si è arricchito di bellissime esperienze, esibizionismo, scambi, gang, privè, esperienze lesbo, lei non si è mai tirata indietro, potevo già dirmi soddisfatto, ma c’era ancora una cosa che mi mancava da lei. Il fatto è che tutto quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto insieme, lei si era sempre trovata in mia compagnia, mentre a me era successo di avere l’occasione di scopare quando sono in giro per lavoro, e quando le raccontavo tutto lei si eccitava tantissimo, quindi volevo che anche lei avesse un momento suo da cogliere al volo. Poi l’anno scorso finalmente la svolta, io ero via, sarei rimasto fuori per due giorni, Cinzia sapeva che il secondo giorno avrei visto una troia di cliente che mi aveva contattato in sua presenza, e dal vivavoce del cellulare si era sentito che mi chiedeva di passare da lei portando il mio “giocattolo”, che aveva appena assaggiato qualche mese prima, ma non le era stato possibile provare, e mentre la sera dei primo giorno ero in albergo e stavo ricapitolando il lavoro della giornata che era stato molto buono mi suona il cellulare, vedo che si tratta di lei, amore, sai, io, la sento che esita, io dovrei andare a cena con un tizio, ma non saprei se, è un bel uomo chiedo?, si, mi piace, allora vai, mettiti in tiro, e vai, e se poi ci scappa la scopata domani sera mi racconti tutto, lei si rilassa, grazie amore ti amo.
Lascio perdere il lavoro, mi distendo sul letto, mi prendo li cazzo in mano e comincio a segarmi, mi immagino lei vestita sexy, lui che la mangia con lo sguardo le mani di lui sul suo corpo, il cazzo di lui dentro di lei, il suo piacere, mi sego velocemente siiiiiii, vengooooo.
Urlo e stremato, ma felice schizzo un fiume di sborra e mi addormento. Il giorno dopo trovo un sms sul mio cellulare, notte stupenda, sono distrutta, ti amo, torna presto che ti racconto.
Guardo l’orario, è stato spedito alle 5, 30 di questa mattina, sono al settimo cielo, lavoro tutta la mattinata con un’euforia contagiosa che mi fa concludere dei buonissimi affari, poi verso le 13, la chiamo, ma il suo cellulare è ancora spento, mangio e poi mi preparo per andare all’appuntamento con la troia che per firmare la commessa vuole il mio cazzo. Quando sto per entrare nel suo ufficio mi suono il telefonino, io da tempo uso una di quelle piccole auricolari senza fili che si mettono direttamente sull’orecchio lasciandoti le mani libere, amore, mi dice come va?. quanto lavoro hai ancora, io la sento stanca, tu come stai, io sono stanca ma felice, è stata una notte incredibile, ma poi questa sera ti racconto tutto, e tu? io sto per andare dalla troia, allora ti lascio, ma io ho un lampo di genio, no, non chiudere, resta in ascolto così potrai sentire tutto, metto il telefonino in tasca e entro. La troia mi saluta, si alza e viene verso di me, sui quaranta portati bene ha l’aria e la faccia di una che non si è mai fatto mancare il cazzo, poi chiusa la porta dell’ufficio a chiave mi abbraccia, allora lo hai portato il ”giocattolo”, e mette una mano sul mio cazzo che tra lei che si sta eccitando, tra mia moglie che mi sta ascoltando diventa durissimo, certo, e Cinzia mi dice nell’orecchio, mettiglielo in bocca, vediamo se è capace di ingoiarlo, io eseguo, la tipa si abbassa e mmmummm, che bel palo, e comincia a succhiare appena la cappella, ma che c’è dico io per far sentire pur a Cinzia, ne prendi solo un pezzetto, ma è troppo grande per la mia bocca, e Cinzia, non te lo far rigare con i denti, dai mettile tu la lingua nelle figa mi ordina, la sollevo, la metto a gambe alte sopra la scrivania e mi metto a lappare la figa appena ricoperta da un sottile tanga, lei decolla subito.
Siiiiiii, accidenti come lecchiiiiiiii, vengooooooo, e mi sbrodola in bocca la prima sborrata, Cinzia sente tutto, mi dice, scopala, falle sentire dentro il cazzo del mio uomo, spaccala, io non perdo nemmeno un secondo, mi alzo e le pianto il cazzo dentro in un solo colpo, hhhhahhhhhhh, siiiiiii, che palooooo, pianoooooo, mi sfondiiii, e Cinzia, Siii daiiii sfondalaaaa, sento che si sta eccitando pure lei, comincio a pomparla come un forsennato, con colpi devastanti, lei sborra ancora due o tre volte con grida fortissime, vengoooooo, siiiiiii, piantalo nel culo, amore, falle il culo, ricevo nell’auricolare questo preciso ordine, lei è sfinita, le sfilo il cazzo e dopo averla messa distesa sulla scrivania le pennello il cazzo fra la fica e il culo, dai, amore spaccale il culo, lei forse intuisce, ma, eii, no, ma che ti vienneee haiiiiiiiiiii, mi spacchi urla, ma io ormai sono già dentro tutto il cazzo le perfora il culo, lei si irrigidisce, rilassati, le ordino, ma non ubbidisce, allora le mollo due sonore sculacciate, rilassati, e comincio a stantuffarle il culo, aaaahhhhiiiii faiiiii pianooo, no, sbattila più forte mi ordina Cinzia, io sono al massimo dell’eccitazione, mi scopo una troia mentre ricevo ordini da mia moglie, siiiiiii, siiiiiiiiiiiiiiiii, mi piaceeeeeeeee, vengono, dai sborra anche tuuuu, comincia urlare la troia, no!, no! non sborrarle in culo, lo deve bere e pulire tutto, non voglio che resti traccia dei suoi umori anali, schizza tutto in bocca.
Io le prendo la testa con la sinistra, la giro e mi porto con il cazzo davanti alle sue labbra, apri, tirenii, schizzooooooo, e l’inondo di spruzzi lunghi e copiosi, pulisci tutto ! lei esegue, poi sfinita si siede sulla poltrona, io mi rimetto il cazzo dentro e le porgo i documenti da firmare, cosa che fa mentre mi dice, vedo che sei sposato, ma tua moglie quanto tempo sta fra una scopata del genere e l’altra? Io la guardo, veramente per mia moglie questo è solo un preliminare. Accidenti, falle i miei complimenti, già fatti in questo momento di persona, lei stupita mi guarda, ma??!? si, lei ci stava ascoltando dico prendendo i foglio e avviandomi verso l’uscita.

Amore torna presto, mi dice Cinzia, e io dopo solo tre ore e mezzo sono a casa.
Appena rientro mi fa spogliare, vieni, ho preparato il nostro angolo di paradiso, ed in effetti il bagno ha le luci soffuse, candele profumate. Ci immergiamo insieme, lei si distende con la spalla sinistra appoggiata al mio petto, mi prende il cazzo in mano e mi comincia segare lentamente, io attendo il suo racconto ….. ieri sera ero andata verso le 18 a vedere quel centro commerciale nuovo che hanno fatto allo svincolo della tangenziale, c’era un casino di gente, per cui ho parcheggiato la macchina sopra un piccolo marciapiede, tanto sarei rimasta solo il tempo per vedere se era aperto il nuovo negozio di intimo. Mi sono distratte fra le vetrine così sono uscita che erano le 19.30. quando sono tornata al macchina mi sono resa conto di aver chiuso l’uscita di una grossa macchina parcheggiata più in là. Il proprietario mi stava aspettando, e quando mi ha visto sul primo aveva l’aria incazzata, poi, mi scusi, non mi ero resa conto di averla bloccata, spero di non averle recato troppo disturbo.
Veramente dovevo andare a cena con degli amici, ma visto il ritardo chiamerò … mi dispiace, non so come farmi perdonare, lui mi guarda e veramente un modo ci sarebbe, lei ha impegni per la serata? Mi chiede, io ci penso un momento, e mi rendo conto che forse è quel famoso momento di cui parli tu, no, sono libera, allora perché non viene a cena con me, va bene, ma devo cambiarmi, le basta un’ora?, certo, allora ci vediamo fra un’ora qui. Sono tornata a casa, ti ho telefonato, tu mi hai detto vai e così ho fatto una veloce doccia, mi sono messa quelle calze autoreggenti nuove, quelle con dieci centimetri di pizzo elasticizzato che stanno su da sole, poi ho indossato il vestito lungo, quello di seta che mi hai regalato per il mio compleanno, ma dici quello che sotto è gonna e sopra ha il dietro tutto scoperto e davanti quelle piccole strisce di stoffa a V che dal ventre ti arrivano dietro la nuca coprendo appena i capezzoli?, si quello, con le scarpe nere col tacco alto ho aggiunto la stola per coprirmi le spalle e quando mi sono guardata allo specchio mi sono detta, sei una fica!!!! Arrivata al parcheggio lui è rimasto senza parole, mi ha fatto accomodare dentro la sua macchina e mi ha detto: mi chiamo Alberto, e tu ?, io Cinzia. Senti quando ho chiamato i miei amici per spiegare il ritardo hanno chiesto di portare a cena anche te, anche se fossimo arrivati in ritardo non c’erano problemi, ti va?, va bene, e dopo venti minuti ci siamo trovati davanti ad una villa molto grande, nel parcheggio c’erano due sole macchine. Appena entrata ho trovato quattro persone, Alfio il padrone di casa, era il più alto di tutti, poi Carlo e Luca i due più bassi e Giulio sicuramente il più giovane, ma pelato completamente. La cena era a base di pesce, buonissimo, servito da una giovane ed efficientissima cameriera. Abbiamo mangiato molto, e bevuto del Verdicchio, ma non mi sono ubriacata. Dopo cena Alfio a detto alla cameriera che poteva andare, cosa che ha fatto subito mentre noi ci siamo trasferiti dentro una saletta molto intima, con un grande focolare acceso, con due divani in pelle nera con ampi braccioli. Tutti si sono seduti tranne Alfio che da un mobile bar ha servito a tutti del cognac, poi a messo della musica molto soft, abbassato le luci, il caminetto regalava un gioco di ombre, Alberto mi ha invitato a ballare. Il suo movimento era dolce, lento, poi quando i nostri corpi si sono toccati ho sentiti il cazzo in erezione, un lungo membro che mi arrivava fino all’ombelico. La sua bocca si è posata dolcemente sulla mia spalla destra, le sue labbra hanno cominciato a baciarmi il collo dietro la nuca con un movimento molto lento e sensuale, e da dietro la sua bocca è arrivata davanti, i nostri occhi si sono guardati per un attimo e poi lui mi ha baciato. La sua lingue è entrata dentro la mia bocca che non aspettava altro, mi sono abbandonata al piacere del bacio. Le sue mani mi hanno cinto i fianchi, ho spinto il bacino contro il suo durissimo cazzo e sono andata in estasi, siiiiiii, ummmummmum, mi stavo eccitando molto, ma ad un tratto ho sentito dietro di me un altro cazzo appoggiarsi contro lo spacco delle mie natiche, una bocca baciarmi la nuca, e due mani insinuarsi da sotto le mie ascelle direttamente ad afferrare i seni da dietro, ho mandato la testa indietro assaporando il nuovo ed intenso piacere che aumentava, siiiiiiii, siiiiiii,a quel punto da dietro Alfio mi ha sciolto il piccolo nodo che teneva unito il vestito, e con un cenno ad Alberto si sono distaccati da me lasciando cadere a terra l’abito, ero nuda! Subito si sono di nuovo occupati di me, uno dietro è sceso a lappare il buchetto, mentre con una mano mi accarezzava davanti mandandomi in estasi, mentre davanti Alberto si dedicava ai seni succhiando i capezzoli, mi sono resa conto che pure le altre tre persone che ne frattempo si erano denudate hanno cominciato a toccarmi in ogni parete del mio corpo fino sollevarmi da terra per adagiarmi sopra un dei divani e cominciare così un lavoro di lingua sconvolgente. Siiiiiiiiiiiiii, SIIIIIIIIII, Mummmmmmm, mi sono ritrovata con il cazzo di Alberto in bocca, Alfio che mi succhiava la figa, e Carlo e Luca che mi avevano messo in ogni mano il proprio cazzo per segarli, mentre Giulio si preparava ad infilarmi la figa. Mi sono sentita dentro un palo che non era grosso come il tuo, amore, ma sicuramente più lungo tanto che mi sembrava non finisse mai di entrare, mmumummmm, Siiiiiiimmmmuuuu.
Ho cominciato a gemere, allora lui si è alzato, mi ha preso di peso e dopo essersi lui accomodato in poltrona sul bracciolo mi ha cominciato a sbattere con forza, e mentre stavo per arrivare al primo orgasmo Alberto si è piantato tutto dentro il mio culetto ….. siiii, bella porca, siiii ti infilo il culo!!!!! … accidenti, ma sei apertissima ….. siii ragazzi questa troia e sfondata di culo da paura …… e su a spingere dentro il cazzo mentre Luca continuava ad infilarlo dentro la mia bocca …. e si, è proprio aperta, guardate come lo ingoia, siii che bocchinaraaaaaaaa ha urlato spingendolo dentro, mentre mi segavo pure Carlo e Alfio. Ho cominciato a sborrare di brutto, stavo dando piacere a cinque uomini contemporaneamente e questo mi faceva impazzire, vengoououoomm, Vengooooooo, VENGOOOOOO!!!!!!!!!!! gli orgasmi si sono succeduti a ripetizione, mentre loro si davano il cambio dentro di me, poi ad un certo punto mi hanno rigirata, con le cosce alzate, e mentre Carlo mi infilava il culo Luca a detto, aspetta, è tanto aperta che, un secondo dopo aveva unito il suo cazzo con quello di Carlo e mi sono entrati in doppia nel culo, HHHHHHHHAAHHHAHH, SIIIIIIIII, siii, siiiii, spingeteeeeeeeee e giù a sbattermi fino a morire, mi hanno pompato tanto, hanno ripetuto la doppia anche davanti ….. SIIIIIIIIIIIII … SFONFDATEMIIIIIIII!!!!!! ……più forteeeeeeeeeee, siiiiiii e così per molte ore, fino a quando uno dopo l’altro alla terza o quarta schizzata di sborra dentro, o sopra me si sono arresi ….. sei tremenda, non abbiamo mai trovato una come te, capace di reggere tanto, io stanca, malferma sulle gambe mi sono rivestita, e Alberto mi ha riaccompagnato alla macchina. Quando sono rientrata ti ho mandato il messaggio, erano le cinque e trenta, ero morta ma felice.
Io ho chiuso gli occhi, lei si è infilata il mio cazzo in bocca e nel momento che sborravo mi sono detto, ora si che è perfetta… Esteticamente è una bella donna, ma secondo me è a letto che emergono le sue qualità nascoste. Intanto è pluriorgasmica, viene sempre, sia se la scopi, o se le pianti il cazzo in culo, cosa che gradisce molto, lei viene, non squirta, ma quasi, poi se le infili il cazzo in bocca senti proprio che VA DENTRO la gola, e impazzisce quando ci sente colare la sborra, e poi è presente in lei pure una spiccata vena esibizionistica che col tempo ho fatto emergere. Quando l’ho conosciuta aveva poco più di ventanni, eravamo in fila alla posta, abbiamo parlato per più di un’ora, poi usciti siamo andati a pranzo insieme, i nostri sguardi si sono trovati e da quel momento siamo diventati inseparabili. Il sabato successivo la invito a mangiare una pizza, e mentre andiamo al ristorante parliamo, e viene fuori che ho la casa libera, mi guarda e dice “Andiamo a casa che non ho più fame”.
Venti minuti dopo siamo a letto, lei vede il bellissimo regalo che Madre Natura mi ha fatto, un cazzo non troppo lungo, quasi venti centimetri, ma con una circonferenza esagerata, lei si lecca le labbra e dice “Fica mia fatti capanna, e tu culetto non temere, all’asciutto non ti farò restare” ridiamo e lei si tuffa con la bocca sopra e comincia ad ingoiare il palo. Stupito per tanta capacità orale mi godo un po’ la pompa, poi la rigiro e scopro la sua figa già fradicia, la lecco e lei parte “muummmm, siiiiii…” poi, eccitatissima, ci si impala direttamente sopra, io rimango piacevolmente affascinato dalla disinvoltura con cui si prende dentro il mio cazzo, è per me la prima volta, in genere per ottenere questo da qualsiasi altra donna devo pregarla in ginocchio. Andiamo avanti tutta la notte, lei sborra in continuazione, le metto un dito sul buchetto dietro, e lei mi fa “Se ce ne metti due godo di più..”, quasi sborro nel sentire simili parole, e appena si da una calmata davanti le pianto il palo dietro, all’inizio con calma, ma lei appena sente la cappella dentro spinge con forza il culo indietro infilando il cazzo in un solo colpo.
Stremati, verso le quattro ci addormentiamo e mi sveglia lei verso mezzogiorno succhiandomi ancora il palo, io la guardo, è meravigliosa, le si mette sopra di me e mi dice “sai, mi piacerebbe ancora ricevere da te una simile “ spazzolata”, ma se sei fidanzato, o non ti sono piaciuta, posso anche rivestirmi e andarmene, io non voglio costringere nessuno”, sorrido, “Si mi piacerebbe molto anche a me, ma alle seguenti condizioni, se tu ti stanchi me lo dici, o se ti va di scopare con un altro me lo dici, se poi ti innamori allora sei libera”. Ora è lei a sorridere “Guarda che non ti posso assicurare che non mi capiterà di scopare con altri, ma quanto ad innamorarmi credo che sia molto difficile”, io la guardo in maniera interlocutoria “Sai continua lei, come ti sarai reso conto sono abbastanza “ aperta”, è che due anni fa circa, appena presa la patente ho incontrato un ragazzo tedesco che studiava qui, era bellissimo, alto biondo, occhi chiari, mi si è bagnata subito la figa, lo aggancio, e dopo tre giorni lo porto in un posticino tranquillo e me lo scopo a dovere. Lui è stupendo, mi pompa moltissimo e quando mi sborra dentro la figa, ben protetta dalla pillola, mi sento felice. Il giorno dopo lo vedo, e mi dice di scopare di nuovo, io figurati se mi tiro indietro, e giù, una sbattuta ancora più del giorno prima, mi viene in bocca con una quantità industriale di sborra, sono estasiata, non solo è bello, ma mi sbatte da morire. La sera dopo stessa storia, mi scopa di nuovo, e mi manda così in orbita leccandomi che quando mi pianta il cazzo in culo se non fosse stato per un pò di dolore nemmeno me ne sarei accorta, sono al settimo cielo. Lo riaccompagno a casa, e quando sto tornando alla mia vedo che ha dimenticato dentro la macchina le chiavi di casa sua. Ritorno lì, e non sapendo quale campanello suonare apro con le chiavi, e mi trovo davanti una vera sorpresa, non uno, ma tre gemelli tedeschi perfettamente uguali mi sorridono. Al momento ci resto un po’ male, ma loro si mettono intorno, con moine e complimenti mi fanno eccitare, così dato che se uno mi piaceva tre sono il massimo. Da quel giorno mi scopano di brutto, e spesso anche tutti e tre insieme, poi dovendo tornare mi invitano ad andare con loro, ma dovrei scegliere con chi stare, e allora la storie è finita, poi sei arrivato tu…”.
Nel primo anno che passiamo insieme, oltre a scoparla continuamente, incomincio a far emergere la sua vena esibizionista. Prima con abiti cortissimi, poi sempre più le creo situazioni eccitanti, ma è durante le vacanze estive che raggiunge un buon livello di apprendimento. Mettiamo in pratica un divertente gioco, io al mattino scrivo in un foglio come, quanto e dove lei si dovrà esibire, qui mi fai vedere la figa, li le tette, poi scosci, e così via. Lei esegue alla lettera, sia che le chiedo di farlo in un ristorante, bar, o altro luogo non si tira mai indietro. Restando tutto il giorno eccitata la sera mi uccide di scopate. Poi il giorno successivo è lei che scrive dove e quando io le devo far vedere il cazzo in tiro, nudo e così via, perché se mi piace a me esibirla a lei l’opposto la eccita da morire.
Nei mesi successivi affiniamo ancora la tecnica, tanto che l’estate dopo non ho bisogno di scrivere nulla, basta come tengo le mani, o le passo sui capelli, per lei quelli sono ordini precisi, come anche lei da come porta gli occhiali da sole o mette la borsa sulle ginocchia mi dice che e quando vuole vedere il cazzo. Poi dato che siamo in vacanza in Sardegna le faccio prendere il sole rigorosamente in topples, e spesso nuda, ovviamente durante il gioco rimangono piacevolmente coinvolte altre persone, ma lei non se ne preoccupa per niente. Alla fine della vacanza le ho anche scattato tre rullini da 36 di foto in cui lei posa in maniere erotica, sexy, oscena o decisamente porno. Per lo sviluppo, dato che sono rappresentante passo a trovare Pippo, un mago della fotografia che a Roma ha un negozio di materiale fotografico con annesso laboratorio di sviluppo e stampa, ma il meglio sta al piano superiore, un piccolo ma ben fornito teatro di posa, dove è quasi possibile realizzare ogni tipo di foto. L’ho conosciuto durante il servizio militare, io gli portavo a sviluppare i rullini che il mio comandante si divertiva a scattare a quella troia di sua moglie, ma era sconveniente per lui farli sviluppare a nome suo. Quando mi vede mi da un caloroso benvenuto, poi io gli dico che ho tre “speciali “ e lui mi chiede, ma speciali, speciali, io annuisco, era il nostro codice di allora. Chiama la commessa, non ci sono per nessuno, e non voglio essere disturbato, poi mi porta dietro nel laboratorio. Sviluppa con molta cura i negativi, poi stampa le foto, e le guarda con molta attenzione. Sai ti scopi una vera figa, mi dice, ma la cosa bella di lei sono, il seno, e la naturalezza delle pose, è spontanea, naturale, bella!!!, io gli chiedo quanto vuole, lui mi risponde ..nulla, no anzi mi piacerebbe avere tre foto, io lo faccio scegliere, lui ne seleziona una del seno, che è veramente bello, tondo, sembra che abbiano preso una coppia di sfere e le abbiano attaccate al petto di Cinzia, poi ne prende una decisamente forte, è il primo piano della figa che si vede colare il bianco della sua cremina, e per ultima una del culo. Prende direttamente i negativi, si mette ad una macchina da stampe e ne ricava tre ingrandimenti 30X40, di alla tua figa che con questi mi farò delle seghe bellissime pensando al suo corpo. Quando lo racconto a Cinzia, il pensiero che uno si segherà pensando a lei la fa eccitare tantissimo. Passano alcuni mesi, e una sera che la sto riaccompagnando a casa dopo una bella scopata lei mi dice … sai mi sono rotta, io vorrei dormire con te, perché non andiamo a convivere …… fermo la macchina, la guardo e di rimando le chiedo e se invece ci sposiamo?. Lei mi risponde che le piacerebbe tanto, ma così come stiamo ora è bellissimo, e se poi non ti dovesse piacere più, io non voglio perderti. Le prendo il viso fra le mani, la bacio, guarda che primo non mi perdi, secondo basterà che quello che abbiamo fatto fino a oggi lo continuiamo con qualche piccola correzione, ti sta bene? e cosa vorresti cambiare? nulla, ma ci vorrei aggiungere che dato qualche volta sono via per lavoro, vorrà dire che in quelle sere tu sei libera, di andare dove vuoi, con chi vuoi, e se ci scappa una scopata basta che prendo il telefono e me lo dici, io farò la stessa cosa, se sono ad una cena e ho la possibilità di scopare te lo dico, credi di essere capace di fare questo? lei mi butta le braccia al collo, sarò la più brava moglie che un uomo possa avere. Detto fatto, ci organizziamo alla svelta, io la casa già la possiedo, è un piccolo appartamentino in centro, disposto su tre livelli. Appena si entra fatti tre scalini c’è un ampio salone, si salgono altre quattro scale e a sinistra si entra nel bagno dove ho fatto installare una vasca Jacuzzi, che diventerà col tempo il nostro angolo di paradiso, il luogo dove la sera ci distendiamo parliamo e ovviamente dato che ci contiene tutti e due ci facciamo sesso, a destra c’è la camera da letto, con una finestra sul soffitto dove di notte quando c’è la luna piena la si vede stando distesi sul letto e un finestrone grande che si apre su un terrazzo posto più in alto di tutti e ci si può prendere il sole nudi senza rotture di nessun genere, cosa che Cinzia farà sempre. Per preparativi facciamo relativamente presto, e quando parliamo del servizio fotografico matrimoniale le propongo Pippo. Lei è subito entusiasta, muore dalla voglia di conoscerlo, così una sera ci presentiamo verso la 19.00 al suo negozio. Per l’occasione lei veste una gonna nera lunga con davanti una cerniera lampo che può essere aperta piacimento, una camicetta bianca senza nulla sotto, un micro tanga, e delle autoreggenti nere, con degli stivaletti con tacco alto, un giacchetto di pelle nero completa il tutto, lui la guarda, le fa fare un mezzo giro su se stessa e le dice, cara, le foto che ho visto di te non ti rendono giustizia, sei magnifica, poi mentre la commessa le mostra il meglio in fatto di album che dovrà contenere le nostre foto chiedo a lui se, sai mi chiedevo se fosse possibile fare alcune foto il giorno delle nozze un po’ speciali … lui ha come un lampo di genio, mi guarda e certo che si po’, ma mi servirebbe di farle ora qualche scatto di prova, ci avviciniamo a lei, è tremendamente indecisa fra due album bellissimi, non sa quale scegliere lui dice alla commessa che può andare, chiudo io, poi prende Cinzia, e lascia così, tanto quando avrò le foto guardo in quale stanno meglio e decido io, poi lo aiuto a chiudere il negozio, cara ti andrebbe di fare qualche scatto di prova?, gli chiede, e lei mi guarda e io annuisco. Ci trasferiamo al piano di sopra, lui posiziona il meglio della sua attrezzatura fotografica, poi incominci a scattare, prima semplici foto, poi spogliati di questo, di quello, così, girati, piegati, alla fine lei è nuda, io ho li cazzo in super tiro e pure lui ha un vistoso bozzo davanti. Le scatta molte foto, poi quando si rende conto che pure lei è su di giri, mi guarda, che aspetti spogliarti, e così si continua a scattare, prima foto sexy, poi sempre più erotiche fino a quando lei me lo prende prima in bocca poi in fica, ma il meglio è quando sborro, lui mi fa mettere davanti alla sua bocca, e con non so quale sistema riesce non solo ha beccare l’attimo che schizzo, ma tutto il filamento di sborra che sbatte direttamente sul suo viso, con un effetto stupendo. Poi lei si gira, vede il cazzo di Pippo che è durissimo e gli chiede, ma è vero che ti sei segato pensandomi?, lui fa cenno di si con il capo, allora perché non mi fai vedere come fai, lui mi guarda, io annuisco di si, e tira fuori un bel cazzo duro e comincia a segarsi di brutto, lei allunga una mano, lo porta vicino alle labbra, lo lecca un po’, dai, daiiiii, schizzami in faccia anche tuuuuu, lui mi indica una piccola macchina fotografica e appena avuta lui mette la punta del cazzo in bocca a Cinzia, se la scopa velocemente avanti e indietro, Siiiiii, bellla porcaaaa, siiii, succhiammmiiiiii.
Poi nell’attimo che sborra tira fuori il cazzo, schizza sulle tette la sborrata fotografando ogni attimo. Il giorno delle nozze, arriva prestissimo a casa mia, caccia fuori dalla mia camera tutti, e mi scatta alcune foto nudo, poi mi saluta, e và a casa di Cinzia, stessa storia, e dato che si è eccitato lei gli succhia velocemente il cazzo facendolo venire in gola per non lasciate tracce. Le foto del matrimonio saranno bellissime, ma quelle speciali restano il più bel regalo che abbiamo ricevuto. Da quel giorno sono passati velocemente nove anni, durante i quali li nostro modo di godere si è arricchito di bellissime esperienze, esibizionismo, scambi, gang, privè, esperienze lesbo, lei non si è mai tirata indietro, potevo già dirmi soddisfatto, ma c’era ancora una cosa che mi mancava da lei. Il fatto è che tutto quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto insieme, lei si era sempre trovata in mia compagnia, mentre a me era successo di avere l’occasione di scopare quando sono in giro per lavoro, e quando le raccontavo tutto lei si eccitava tantissimo, quindi volevo che anche lei avesse un momento suo da cogliere al volo. Poi l’anno scorso finalmente la svolta, io ero via, sarei rimasto fuori per due giorni, Cinzia sapeva che il secondo giorno avrei visto una troia di cliente che mi aveva contattato in sua presenza, e dal vivavoce del cellulare si era sentito che mi chiedeva di passare da lei portando il mio “giocattolo”, che aveva appena assaggiato qualche mese prima, ma non le era stato possibile provare, e mentre la sera dei primo giorno ero in albergo e stavo ricapitolando il lavoro della giornata che era stato molto buono mi suona il cellulare, vedo che si tratta di lei, amore, sai, io, la sento che esita, io dovrei andare a cena con un tizio, ma non saprei se, è un bel uomo chiedo?, si, mi piace, allora vai, mettiti in tiro, e vai, e se poi ci scappa la scopata domani sera mi racconti tutto, lei si rilassa, grazie amore ti amo.
Lascio perdere il lavoro, mi distendo sul letto, mi prendo li cazzo in mano e comincio a segarmi, mi immagino lei vestita sexy, lui che la mangia con lo sguardo le mani di lui sul suo corpo, il cazzo di lui dentro di lei, il suo piacere, mi sego velocemente siiiiiii, vengooooo.
Urlo e stremato, ma felice schizzo un fiume di sborra e mi addormento. Il giorno dopo trovo un sms sul mio cellulare, notte stupenda, sono distrutta, ti amo, torna presto che ti racconto.
Guardo l’orario, è stato spedito alle 5, 30 di questa mattina, sono al settimo cielo, lavoro tutta la mattinata con un’euforia contagiosa che mi fa concludere dei buonissimi affari, poi verso le 13, la chiamo, ma il suo cellulare è ancora spento, mangio e poi mi preparo per andare all’appuntamento con la troia che per firmare la commessa vuole il mio cazzo. Quando sto per entrare nel suo ufficio mi suono il telefonino, io da tempo uso una di quelle piccole auricolari senza fili che si mettono direttamente sull’orecchio lasciandoti le mani libere, amore, mi dice come va?. quanto lavoro hai ancora, io la sento stanca, tu come stai, io sono stanca ma felice, è stata una notte incredibile, ma poi questa sera ti racconto tutto, e tu? io sto per andare dalla troia, allora ti lascio, ma io ho un lampo di genio, no, non chiudere, resta in ascolto così potrai sentire tutto, metto il telefonino in tasca e entro. La troia mi saluta, si alza e viene verso di me, sui quaranta portati bene ha l’aria e la faccia di una che non si è mai fatto mancare il cazzo, poi chiusa la porta dell’ufficio a chiave mi abbraccia, allora lo hai portato il ”giocattolo”, e mette una mano sul mio cazzo che tra lei che si sta eccitando, tra mia moglie che mi sta ascoltando diventa durissimo, certo, e Cinzia mi dice nell’orecchio, mettiglielo in bocca, vediamo se è capace di ingoiarlo, io eseguo, la tipa si abbassa e mmmummm, che bel palo, e comincia a succhiare appena la cappella, ma che c’è dico io per far sentire pur a Cinzia, ne prendi solo un pezzetto, ma è troppo grande per la mia bocca, e Cinzia, non te lo far rigare con i denti, dai mettile tu la lingua nelle figa mi ordina, la sollevo, la metto a gambe alte sopra la scrivania e mi metto a lappare la figa appena ricoperta da un sottile tanga, lei decolla subito.
Siiiiiii, accidenti come lecchiiiiiiii, vengooooooo, e mi sbrodola in bocca la prima sborrata, Cinzia sente tutto, mi dice, scopala, falle sentire dentro il cazzo del mio uomo, spaccala, io non perdo nemmeno un secondo, mi alzo e le pianto il cazzo dentro in un solo colpo, hhhhahhhhhhh, siiiiiii, che palooooo, pianoooooo, mi sfondiiii, e Cinzia, Siii daiiii sfondalaaaa, sento che si sta eccitando pure lei, comincio a pomparla come un forsennato, con colpi devastanti, lei sborra ancora due o tre volte con grida fortissime, vengoooooo, siiiiiii, piantalo nel culo, amore, falle il culo, ricevo nell’auricolare questo preciso ordine, lei è sfinita, le sfilo il cazzo e dopo averla messa distesa sulla scrivania le pennello il cazzo fra la fica e il culo, dai, amore spaccale il culo, lei forse intuisce, ma, eii, no, ma che ti vienneee haiiiiiiiiiii, mi spacchi urla, ma io ormai sono già dentro tutto il cazzo le perfora il culo, lei si irrigidisce, rilassati, le ordino, ma non ubbidisce, allora le mollo due sonore sculacciate, rilassati, e comincio a stantuffarle il culo, aaaahhhhiiiii faiiiii pianooo, no, sbattila più forte mi ordina Cinzia, io sono al massimo dell’eccitazione, mi scopo una troia mentre ricevo ordini da mia moglie, siiiiiii, siiiiiiiiiiiiiiiii, mi piaceeeeeeeee, vengono, dai sborra anche tuuuu, comincia urlare la troia, no!, no! non sborrarle in culo, lo deve bere e pulire tutto, non voglio che resti traccia dei suoi umori anali, schizza tutto in bocca.
Io le prendo la testa con la sinistra, la giro e mi porto con il cazzo davanti alle sue labbra, apri, tirenii, schizzooooooo, e l’inondo di spruzzi lunghi e copiosi, pulisci tutto ! lei esegue, poi sfinita si siede sulla poltrona, io mi rimetto il cazzo dentro e le porgo i documenti da firmare, cosa che fa mentre mi dice, vedo che sei sposato, ma tua moglie quanto tempo sta fra una scopata del genere e l’altra? Io la guardo, veramente per mia moglie questo è solo un preliminare. Accidenti, falle i miei complimenti, già fatti in questo momento di persona, lei stupita mi guarda, ma??!? si, lei ci stava ascoltando dico prendendo i foglio e avviandomi verso l’uscita.

Amore torna presto, mi dice Cinzia, e io dopo solo tre ore e mezzo sono a casa.
Appena rientro mi fa spogliare, vieni, ho preparato il nostro angolo di paradiso, ed in effetti il bagno ha le luci soffuse, candele profumate. Ci immergiamo insieme, lei si distende con la spalla sinistra appoggiata al mio petto, mi prende il cazzo in mano e mi comincia segare lentamente, io attendo il suo racconto ….. ieri sera ero andata verso le 18 a vedere quel centro commerciale nuovo che hanno fatto allo svincolo della tangenziale, c’era un casino di gente, per cui ho parcheggiato la macchina sopra un piccolo marciapiede, tanto sarei rimasta solo il tempo per vedere se era aperto il nuovo negozio di intimo. Mi sono distratte fra le vetrine così sono uscita che erano le 19.30. quando sono tornata al macchina mi sono resa conto di aver chiuso l’uscita di una grossa macchina parcheggiata più in là. Il proprietario mi stava aspettando, e quando mi ha visto sul primo aveva l’aria incazzata, poi, mi scusi, non mi ero resa conto di averla bloccata, spero di non averle recato troppo disturbo.
Veramente dovevo andare a cena con degli amici, ma visto il ritardo chiamerò … mi dispiace, non so come farmi perdonare, lui mi guarda e veramente un modo ci sarebbe, lei ha impegni per la serata? Mi chiede, io ci penso un momento, e mi rendo conto che forse è quel famoso momento di cui parli tu, no, sono libera, allora perché non viene a cena con me, va bene, ma devo cambiarmi, le basta un’ora?, certo, allora ci vediamo fra un’ora qui. Sono tornata a casa, ti ho telefonato, tu mi hai detto vai e così ho fatto una veloce doccia, mi sono messa quelle calze autoreggenti nuove, quelle con dieci centimetri di pizzo elasticizzato che stanno su da sole, poi ho indossato il vestito lungo, quello di seta che mi hai regalato per il mio compleanno, ma dici quello che sotto è gonna e sopra ha il dietro tutto scoperto e davanti quelle piccole strisce di stoffa a V che dal ventre ti arrivano dietro la nuca coprendo appena i capezzoli?, si quello, con le scarpe nere col tacco alto ho aggiunto la stola per coprirmi le spalle e quando mi sono guardata allo specchio mi sono detta, sei una fica!!!! Arrivata al parcheggio lui è rimasto senza parole, mi ha fatto accomodare dentro la sua macchina e mi ha detto: mi chiamo Alberto, e tu ?, io Cinzia. Senti quando ho chiamato i miei amici per spiegare il ritardo hanno chiesto di portare a cena anche te, anche se fossimo arrivati in ritardo non c’erano problemi, ti va?, va bene, e dopo venti minuti ci siamo trovati davanti ad una villa molto grande, nel parcheggio c’erano due sole macchine. Appena entrata ho trovato quattro persone, Alfio il padrone di casa, era il più alto di tutti, poi Carlo e Luca i due più bassi e Giulio sicuramente il più giovane, ma pelato completamente. La cena era a base di pesce, buonissimo, servito da una giovane ed efficientissima cameriera. Abbiamo mangiato molto, e bevuto del Verdicchio, ma non mi sono ubriacata. Dopo cena Alfio a detto alla cameriera che poteva andare, cosa che ha fatto subito mentre noi ci siamo trasferiti dentro una saletta molto intima, con un grande focolare acceso, con due divani in pelle nera con ampi braccioli. Tutti si sono seduti tranne Alfio che da un mobile bar ha servito a tutti del cognac, poi a messo della musica molto soft, abbassato le luci, il caminetto regalava un gioco di ombre, Alberto mi ha invitato a ballare. Il suo movimento era dolce, lento, poi quando i nostri corpi si sono toccati ho sentiti il cazzo in erezione, un lungo membro che mi arrivava fino all’ombelico. La sua bocca si è posata dolcemente sulla mia spalla destra, le sue labbra hanno cominciato a baciarmi il collo dietro la nuca con un movimento molto lento e sensuale, e da dietro la sua bocca è arrivata davanti, i nostri occhi si sono guardati per un attimo e poi lui mi ha baciato. La sua lingue è entrata dentro la mia bocca che non aspettava altro, mi sono abbandonata al piacere del bacio. Le sue mani mi hanno cinto i fianchi, ho spinto il bacino contro il suo durissimo cazzo e sono andata in estasi, siiiiiii, ummmummmum, mi stavo eccitando molto, ma ad un tratto ho sentito dietro di me un altro cazzo appoggiarsi contro lo spacco delle mie natiche, una bocca baciarmi la nuca, e due mani insinuarsi da sotto le mie ascelle direttamente ad afferrare i seni da dietro, ho mandato la testa indietro assaporando il nuovo ed intenso piacere che aumentava, siiiiiiii, siiiiiii,a quel punto da dietro Alfio mi ha sciolto il piccolo nodo che teneva unito il vestito, e con un cenno ad Alberto si sono distaccati da me lasciando cadere a terra l’abito, ero nuda! Subito si sono di nuovo occupati di me, uno dietro è sceso a lappare il buchetto, mentre con una mano mi accarezzava davanti mandandomi in estasi, mentre davanti Alberto si dedicava ai seni succhiando i capezzoli, mi sono resa conto che pure le altre tre persone che ne frattempo si erano denudate hanno cominciato a toccarmi in ogni parete del mio corpo fino sollevarmi da terra per adagiarmi sopra un dei divani e cominciare così un lavoro di lingua sconvolgente. Siiiiiiiiiiiiii, SIIIIIIIIII, Mummmmmmm, mi sono ritrovata con il cazzo di Alberto in bocca, Alfio che mi succhiava la figa, e Carlo e Luca che mi avevano messo in ogni mano il proprio cazzo per segarli, mentre Giulio si preparava ad infilarmi la figa. Mi sono sentita dentro un palo che non era grosso come il tuo, amore, ma sicuramente più lungo tanto che mi sembrava non finisse mai di entrare, mmumummmm, Siiiiiiimmmmuuuu.
Ho cominciato a gemere, allora lui si è alzato, mi ha preso di peso e dopo essersi lui accomodato in poltrona sul bracciolo mi ha cominciato a sbattere con forza, e mentre stavo per arrivare al primo orgasmo Alberto si è piantato tutto dentro il mio culetto ….. siiii, bella porca, siiii ti infilo il culo!!!!! … accidenti, ma sei apertissima ….. siii ragazzi questa troia e sfondata di culo da paura …… e su a spingere dentro il cazzo mentre Luca continuava ad infilarlo dentro la mia bocca …. e si, è proprio aperta, guardate come lo ingoia, siii che bocchinaraaaaaaaa ha urlato spingendolo dentro, mentre mi segavo pure Carlo e Alfio. Ho cominciato a sborrare di brutto, stavo dando piacere a cinque uomini contemporaneamente e questo mi faceva impazzire, vengoououoomm, Vengooooooo, VENGOOOOOO!!!!!!!!!!! gli orgasmi si sono succeduti a ripetizione, mentre loro si davano il cambio dentro di me, poi ad un certo punto mi hanno rigirata, con le cosce alzate, e mentre Carlo mi infilava il culo Luca a detto, aspetta, è tanto aperta che, un secondo dopo aveva unito il suo cazzo con quello di Carlo e mi sono entrati in doppia nel culo, HHHHHHHHAAHHHAHH, SIIIIIIIII, siii, siiiii, spingeteeeeeeeee e giù a sbattermi fino a morire, mi hanno pompato tanto, hanno ripetuto la doppia anche davanti ….. SIIIIIIIIIIIII … SFONFDATEMIIIIIIII!!!!!! ……più forteeeeeeeeeee, siiiiiii e così per molte ore, fino a quando uno dopo l’altro alla terza o quarta schizzata di sborra dentro, o sopra me si sono arresi ….. sei tremenda, non abbiamo mai trovato una come te, capace di reggere tanto, io stanca, malferma sulle gambe mi sono rivestita, e Alberto mi ha riaccompagnato alla macchina. Quando sono rientrata ti ho mandato il messaggio, erano le cinque e trenta, ero morta ma felice.
Io ho chiuso gli occhi, lei si è infilata il mio cazzo in bocca e nel momento che sborravo mi sono detto, ora si che è perfetta…

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