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La padrona trans

La mia padrona attuale è una trans.

Una brasiliana che vive a Roma, incontrata una sera di qualche mese fa durante un’avventura notturna.
Inutile dire che è bellissima.
Due tette siliconate alla perfezione, un culo di rarissima perfezione, un viso molto femminile, lunghi capelli neri, una pelle liscia come la seta e un piccolo cazzo sempre in tiro.


Quella famosa sera, dopo averla assaggiata, ne ero rimasto talmente soggiogato da darle il mio numero di telefono.
La sua chiamata si è fatta attendere per tre lunghi mesi, ma alla fine è arrivata e ha segnato un nuovo capitolo della mia vita sessuale.
Vado da lei tutte le volte che posso e amo fermarmi a dormire a casa sua perché è proprio quando c’è più tempo che Claudia si scatena in una interminabile serie di fantasie che fanno di lei la mia padrona assoluta.

Appena entro a casa sua devo mettermi nudo e lei mi applica un collare che serve a ricordarmi continuamente il mio stato di schiavo.
Non vi attacca mai nessuna catena, perché dice che la catena che mi lega a lei è virtuale ed è molto più potente di una reale, sarebbe a dire che sa perfettamente quanto godo ad essere il suo schiavo.
Quando dormo da lei mi fa stare su un materasso per terra accanto al suo letto, perché se di notte le prende qualche desiderio mi vuole avere a portata di mano.
Più volte le ho chiesto di dormire accanto a lei, ma non me lo ha ancora permesso.

Al mattino le porto la colazione a letto: devo svegliarla dolcemente prendendo il suo cazzo nella bocca, avvolgendolo dolcemente con la lingua, fino a che non le diventa duro e devo continuare a leccarlo e succhiarlo fin quando lei si sveglia del tutto.
A quel punto comincia a fare colazione, ma io non posso abbandonare il suo cazzo fino a che lei non ha terminato.

Poco dopo mi dice di attenderla in bagno: mi distendo nella vasca da bagno vuota e aspetto che lei venga a fare pipì.
è un momento sempre molto eccitante per me e la breve attesa mi provoca immancabilmente un’erezione.
Claudia si mette in piedi davanti a me e dirige lo zampillo caldo ora sui genitali ora sul petto, ma finisce immancabilmente sul mio viso.
La mia bocca deve essere aperta, altrimenti mi fa sentire il frustino da cui non si separa mai e che lei considera un altro strumento di potere.
Trattandosi della prima pipì del mattino è molto abbondante e il piacere ricevuto è proporzionale alla sua quantità.
Le ultime gocce le fa nella mia bocca che a quel punto deve provvedere a pulire quel bellissimo piccolo cazzo e con la lingua spingersi a leccare le palle e il buchetto del culo.


Dopo la pulizia del mattino Claudia ama leggere il giornale.
Mi manda in edicola e torno su con il quotidiano che lei immancabilmente legge sulla mia schiena.
Prima di impegnarsi nella lettura però, si mette dietro di me e fa scivolare il suo cazzo nel mio sfintere oramai allenato e ben unto di crema.
Così sfoglia una pagina dopo l’altra muovendosi dentro di me, rallentando e accelerando il ritmo a suo piacimento.
La sua resistenza è incredibile, perché è in grado di controllare l’eiaculazione per un tempo enorme e non sempre decide di venire nel mio culo; talvolta preferisce che termini con la bocca mentre lei distrattamente continua a leggere.

Altre volte si tiene lo sperma ed eiacula magari un paio di ore dopo in un’altra occasione.
La mia colazione devo leccarla sempre dal suo cazzo e per questo si tratta sempre di qualcosa di cremoso, budino o yogurt e qualche volta gelato.
Quando fa ginnastica poi si fa leccare tutto il corpo e poiché me la cavo bene con i massaggi si fa fare lunghi massaggi con oli profumati per rendere il suo corpo ancora più bello.
Pretende che abbia particolare cura nel massaggiarle l’ano, poiché vuole che sia sempre molto elastico e capiente.


Talvolta mi racconta dei suoi rapporti sessuali e degli incontri che fa: alcuni uomini hanno dei cazzi davvero enormi e se non avesse l’ano ben elastico proverebbe molto dolore ad accoglierne diversi al giorno.
Tutte le pipì della giornata le fa addosso a me e se sbaglio a fare qualcosa che mi ha ordinato, si avventa su di me col suo frustino e smette solo quando è soddisfatta, ma questo per fortuna non accade molto spesso.


Ogni tanto vengono a trovarla due amiche transessuali.
Non mi è quasi mai permesso partecipare ai loro giochi amorosi, ma posso guardarle quanto mi pare, anzi devo assistere ai loro amplessi.
L’unico dovere che ho in questi casi è quello di pulire i loro corpi dallo sperma e devo farlo esclusivamente con la lingua.
Talvolta devo leccare lo sperma sul viso o sul torace; devo pulire i loro cazzi tutte le volte che hanno eiaculato e i loro culetti da cui cola il liquido caldo appena emesso.

Devo dire che quando si ritrovano in tre, raramente in quattro, si scatenano veramente e la quantità di volte che riescono ad eiaculare è davvero impressionante, non meno di quattro o cinque volte ciascuna.
Per questo motivo lo sperma che sono costretto a leccare è sempre molto abbondante.
Se poi decidono di usare anche me, il mio culetto e la mia bocca rimangono doloranti per giorni interi.

Giorni fa una delle amiche mi ha chiesto in prestito per un paio di giorni nel mese di Agosto e Claudia, con un ghigno, ha acconsentito.
Sto aspettando una telefonata…

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