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La zucchina

La zucchina si può anche mangiare, ma non solo…
Io me mia moglie abbiamo un rapporto fantastico e spesso molto intrigante. Amiamo fare sesso sempre e con molte varianti sul tema.
In questo periodo lei mi fa un giochino molto particolare che non credevo di gradire così tanto. Si tratta di leccarmi l’ano con la lingua. Lei mi comincia a leccare il cazzo fino a farlo diventare duro, poi passa alle palle sempre con maestria che solo lei sa fare. Ma nell’ultimo periodo scende fino al mio buchino e con la lingua lo lecca velocemente. Questo solletichio a me piace da impazzire e godo come un matto.
Adesso si è portata avanti e dopo aver percorso il tragitto di sopra lecca il mio culetto e poi mi infila un dito. Io le chiedo che intenzioni ha, e lei mi risponde quasi sempre di stare tranquillo, l’importante è che ti piace. Io ovviamente non mi tiro indietro perché dopo scopiamo alla grande.
Ma il passo successivo lo ha fatto l’altra sera. Eravamo intenti in un 69 e io le leccavo la fica da più di dieci minuti. Sentivo la sua lingua veloce sulla mia cappella e poi le sua labbra che la avvolgevano fino in fondo al palato e poi su di nuovo, scende con la lingua lungo l’asta fino ad arrivare alle palle leccandomele e succhiandomele, mi fa letteralmente impazzire. Poi con abile maestria scende giù fino al mio culetto cominciando a leccare e infilare la lingua. Vado in estasi. Poi penetra con un dito e non contenta ne infila un altro, io lascio fare e mi diverto a leccarle la fica che nel fra tempo e fradicia di umori.
Ad un tratto si alza, si mette le pantofole, io le chiedo dove va, lei mi risponde con voce ferma e decisa:
“stai buono lì e non ti muovere adesso arrivo!” Io obbedisco.
Sento che arriva fino in cucina, apre il frigo, apre il rubinetto del lavandino, sento l’acqua che scorre, forse ha sete o chissà. La sento ritornare in camera e la vedo spuntare con una zucchina in mano. Le chiedo cosa volesse fargli e lei mi dice, sempre con voce ferma e decisa: “fai quello che ti dico e stai buono”. Apre il cassetto del comodino e prende un preservativo, lo srotola sopra la zucchina, poi mi ordina: “mettiti a pecorina con il culo all’insù!”, io protesto “ma Patty!”, “stai zitto e fermo”, sempre con voce arrogante.
Riprende a leccarmi il culo e lo allarga prima con un dito, poi con due, le ruota dentro il mio ano. Io penso tra me e me “… è già bello cosi perché vuole andare avanti?” ma sto fermo. Poi lei estrae le due dita, sputa sopra il mio ano e poggia la zucchina sul mio buchetto. Sento una pressione e il dilatarsi della carne, un leggero bruciore nella parte iniziale mi attraversa il corpo, poi sento che si fa strada aprendomi.
Lei lo ferma dentro, mi schiaffeggia i glutei e mi dice di rilassarmi. Poi mi chiede con tono dolce se ho provato dolore, io le rispondo di si soprattutto all’inizio ma poi non più.
Ritorna l’imperativo nella sua voce. “Stai attento!” e sfila fuori la zucchina. Sento il mio culo aperto, lei lo lecca ancora, è bello e mi porta sollievo. Poi gli risputa abbondante saliva e in men che non si dica rinfila la zucchina in un solo colpo, io emetto un forte gemito ma stranamente non provo più dolore e il piacere si fa strada con la zucchina.
Lei pompa per un po’ la zucchina nel mio culo, io godo, ansimo, sento uno spasmo sotto la vescica che mi provoca piacere. Poi le chiedo che cosa volesse fare ancora, lei mi risponde con assoluta fermezza: “Ti ho appena rotto il culo mio bel maschione vorresti qualche altro servizio?”. Continua a pompare la zucca dentro di me, il piacere e immenso, sono paralizzato.
Il mio cazzo e piccolo e moscio ma continua a sputare enorme quantità di liquido prespermatico. Lei si mette giù, sotto di me. Con una mano tiene e muove la zucchina e con la bocca succhia e beve il mio liquido. Il mio cazzo non ne vuole sentire di risalire, ma in fin dei conti sto godendo lo stesso.
Passano buoni dieci minuto di stimolazione anale, poi Patty si risolleva, mi estrae la zucca dal mio buco, io accenno ad un ma… stentato, lei mi dice “non ti è bastato per oggi? Non prenderci gusto però!”.
Adesso lei vorrà la sua parte, penso io. Così mi do da fare riprendo a leccargli la figa e l’ano. E’ letteralmente fradicia che le entrano tre dita in un solo colpo. Le solletico dentro sotto l’uretra con le dita e con la lingua le lecco il clitoride. Lei trema e vibra, sento che sta per avere un orgasmo. Arriva all’improvviso un’ondata di liquido caldo e giallognolo dalla sua fica. Sento il mio cazzo riprendere forma e dimensione, mi avvicino a lei, glielo sbatto un viso, lei apre la bocca e lo succhia con avidità. Poi la giro alla pecorina e la penetro in un solo colpo nella fica. Vado avanti e indietro dentro di lei che gemita e mi incita ad andare sempre più veloce. Ad un tratto l’idea, vedo il suo culo bellissimo davanti ai miei occhi e bagnato da tutti gli umori che le sono colati prima dalla vagina. Ripenso alla zucchina, prendo un altro preservativo e lo sostituisco sulla zucca, glielo poggio sul suo buchetto massaggiandole l’asola con l’oggetto. Lei mi lascia fare mentre continuino a spingere e scopare la sua fica. Poi aumento la pressione sull’ano fino a farlo entrare. Lei emette un rantolo, io continuo e la penetro nel culo con la zucchina.
La scopo contemporaneamente nella fica e nel culo, lei gode e si contorce tutta, grida come un’ossessa. Sento il mio cazzo strusciare contro la sottile parete dello sfintere che ci separa dalla zucca. Sto per arrivare, mi trattengo per un minuto, non vorrei finire mai ma da lì ad un paio di colpi vengo tutto dentro la sua fica. Il piacere è immenso e reciproco, continuo per inerzia ad andare avanti e indietro dentro di lei fino a quando cadiamo sfiniti nel letto. Io le bacio il collo e la schiena, poi lei si gira e mi da un bacio appassionato con le lingue che si intreecciano. “Ti amo e ti amerò finché vivrò!” Esclamo io.

Poi ci andiamo a lavare insieme e sotto la doccia le chiedo come mai gli è venuta un idea del genere.
Lei mi dice: “Dimmi la verità, ti è piaciuto?”, “si molto” rispondo io. Poi aggiungo: “… e a te ti e piaciuta la doppia”, “da morire sei stato veramente fantastico, lo sempre sognata sin da quand’ero ragazza”.
“Solo una cosa non capisco, come mai non mi e venuto duro durante il mio rapporto anale?” le dico, “penso perché tu non sei gay e quindi provi si piacere fisico ma non mentale ed e sempre il cervello che comanda l’erezione”, “mi sembra una spiegazione molto scientifica e puntuale” aggiungo io.

Uscendo dalla doccia le chiedo se vorrebbe provare con un cazzo vero, anche se temo il peggio, lei mi chiede che paure avessi, io le rispondo che si innamora dell’altro e mi molla. Lei sorride e mi dice “stupido io ti amo e non posso stare senza di te non solo per il sesso”. Poi un attimo di silenzio profondo, ci guardiamo negli occhi e lei ad un tratto mi dice: “Potremmo invitare un trans, cosi io non potrò mai innamorarmi di lui e tu, visto l’esperimento di oggi non ai eccessive tendenze gay”. Io sorridendo le di “Stronza!”, lei “perché?”, sulle “eccessive …!”. “Ok, senti un po’, lo cercheremo non mercenario, molto femminile e raffinato ma con un gran cazzo tra le gambe”, “mi sembra una buona idea” aggiunge lei.

Se mai lo troveremo vi racconterò.

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