Questa è una storia che mi è realmente accaduta, era un giorno estivo e il caldo era soffocante, dovevo andare a casa di un mio amico, Fabio, ad un certo punto mi squilla il cellulare e Fabio mi dice se potevo andare sua sorella, che era senza macchina, allora avevo 20 anni, prendo la mia macchina e vado a prendere la sorella di Fabio, che si trovava di fronte alla stazione ed era appena tornata dall’università.
Lei si chiama Melania, capelli color castano chiaro, alta 1.70, seno molto grande per una diciannovenne, un culo che sembrava dicesse “toccami, toccami!”. La faccio salire in macchina, la conoscevo abbastanza bene, ci dirigemmo verso casa sua. Indossava un top rosa e una minigonna di jeans.
Casa sua era al sesto piano, quindi decidiamo di prendere l’ascensore, ci osserviamo senza parlare, ma all’improvviso l’ascensore si ferma più o meno al terzo piano, si era bloccata e non intendeva ripartire.
Allora io e Melania iniziamo a chiacchierare, le chiesi come andava l’università eccetera eccetera, lei si era da poco lasciata con il fidanzato e io avevo mollato la mia ex il giorno prima.
Poi lei mi dice che alla stazione è caduta e aveva preso una botta alla coscia e mi chiede di massaggiare, mi da le spalle e si piega a 90 e mi indica il punto, io un pò imbarazzato inizio a massaggiare.
Ma poi lei mi dice che il punto era più all’interno, io sempre più imbarazzato continuo a massaggiare e arrivo a sfiorare le mutandine, che si bagnano all’istante. Io levo la mano e mi scuso, ma lei mi chiede di continuare, ovviamente io non me lo faccio ripetere e le massaggio la figa, riuscivo a sentire i suoi umori con la mano, lei fa un gemito e mi incita a continuare, io allora mi chino, le scosto le mutandine e vi appoggio la mia bocca e la mia lingua inizia a penetrarla, poi inizio a “lavorare” con la lingua nella zona vicino al clitoride, per farla eccitare maggiormente, mentre mi gustavo anche quegli umori dall’ottimo sapore. Sentivo un odore che mi faceva impazzire e il mio cazzo si induriva sempre più, quasi voleva strappare i jeans per uscire.
Melania ansimava di goduria e mi chiedeva di sfondarla e io non posso che accontentarla, mi abbasso i pantaloni e inizio a strusciare il mio pene sulla sua figa che voleva solo prendere un bel cazzo, io inizio a penetrarla con vigore, mentre le massaggio il seno destro con una mano e con due dita dell’altra mano la penetro nel buco del culo, mentre lei geme e gode come una matta e, ovviamente, anche io sono eccitatissimo e poi veniamo insieme, quell’orgasmo fa schizzare sperma e umori dappertutto, specialmente sullo specchio dell’ascensore.
Sfiniti ci avviciniamo e ci slinguazziamo un pò, intrecciando le nostre lingue in una danza di passione, poi l’ascensore riparte e noi ci rivestiamo, arrivati al piano la accompagno alla porta, ci slinguazziamo sulla soglia e ci scambiamo i numeri di cellulare, detto questo io me ne vado.