Scritto da Gaia Proietti e Robert Pocket
Attrice protagonista: Mena Suvari
Ciao Stronzo.
Chi ti scrive è quella che in un’altra vita era tua moglie.
Oggi nemmeno il tuo piccolo cervello imborghesito e bigotto non mi riconoscerebbe:
mi sono fatta rasare i capelli, e ho una testa di leone tatuata sopra. Dicono che i tatuaggi su di me eccitano.
Un sacco di gente ora mi dice che sono eccitante sai?
E ho scopato più negli ultimi tre mesi da quando ti ho lasciata, che in tutta quella vita di merda con te.
Ho scopato in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutte le posizioni.
Tu mi avevi precluso una vita, ma fortunatamente mi sono salvata in tempo.
E pensare che potevo morire senza sapere cosa significa ballare ubriachi e nudi in spiaggia alle tre del mattino.
Sei scandalizzato vero?Il peggio deve ancora venire.
E’ incominciato tutto un giorno, avevamo litigato perché tu dopo aver riso delle mie idee su broadway mi avevi punito togliendomi quell’unico giorno di sesso a settimana.
Sono andata in un bar, volevo prendere un semplice caffè, ma un ragazzo mi ha offerto un Brandy. Poi un altro, e un altro ancora.
‘Tu sei una che ha la faccia di volersi divertire. . . ‘
Incominciavo ad essere lievemente portata verso il sonno dall’alcool, ma lo stessi a sentire e lo vidi avvicinarsi.
Allungò le mani per accarezzarmi, e provai un brivido mai sentito prima. Con un dito solo seguì il profilo delle mie labbra, poi quello del mio seno.
E mi offrì un altro Brandy.
Amo il brandy sai?Mi scioglie tutti i freni, ho dieci volte più voglia di scopare, dopo che mi sono scolata un buon brandy. E dire che io, ho sempre voglia di stare impalata su qualcuno oramai.
Per fortuna il mio amichetto non è geloso, mi presta volentieri ai suoi amici, al suo branco. E’ un branco con tanti leoni e una sola leonessa, Io, che faccio da schiava da letto un pò a tutti.
Una vera goduria, che tu piccolo frocio non proverai mai.
Ti scrivo ora perché ho bisogno di qualcosa da fare prima che Mike torni con le dosi.
Ah si, non te l’avevo detto?Mi faccio.
Dopo l’ennesimo Brandy quella sera mi misi a parlare con quel ragazzo, e sputai addosso in un fiume la frustazione di una vita.
Lui mi propose una svolta.
‘Passa una notte con me, bevi, fuma, scopa. . . E poi se vuoi, torna alla tua vecchia vita. Ma tanto so che rimarrai, siamo uguali io e te’
Mi prese per mano, e mi portò in un salottino, pieno di tavolini con gente piegata sopra.
Ne aveva uno appartato, tirò fuori un sacchetto e disegnò una striscia di polvere bianca sul tavolino.
Non sapevo che stavo per entrare in paradiso.
Ero già mezza ubriaca.
Lui mi fece tirare solo un pò, e poi mi fece aspettare l’effetto della Coca.
Euforia. Ero la padrona del mondo, e vedevo tutto sotto una nuova luce, soprattutto te, brutto sudicio impotente che avevi avuto l’ardire di chiamarmi stupida.
‘Ancora. . . ti prego Ancora. . . ‘
gli dissi, accarezzandogli il viso come un gattina chiama il padrone.
‘Non si fa niente gratis bellezza, togliti la camicia’
E io obbedii subito ovviamente. Il mio reggiseno fu accolto con un’ovazione. Come il mio sedere dopo la seconda tirata, o i miei seni nudi dopo la terza.
Ero in una stanza di un locale, mezza nuda ubriaca e strafatta, quando lui mi prese per mano e tirandomi malamente mi portò in una stanza con un tavolaccio malandato a mo di letto.
Qualcuno aveva appena finito di scopare alla grande, perché il pavimento era pieno di preservativi.
Un mare.
Mi fece togliere le scarpe e sporcare i piedi di sborra.
Non me ne fotteva niente, pensavo solo a quelle mani rapaci sui miei seni, a quelle labbra che me li succhiava come fossero un idrovorante.
Mi stava mettendo le mani ovunque, e io mi sentivo calda, viva, pulsante. Femmina.
Non donna capisci, Femmina. E’ diverso, carnale, lussurioso, essere Femmina.
‘Dopo che ti avrò sfondata bellezza quel cazzetto di tuo marito sarà superfluo per te’
‘Mio marito è un frocio. Un frocio cornuto!!’
‘Esatto. . . un frocio che ora facciamo cornuto!’
disse lui, scoppiando a ridere mentre affondava la faccia tra le mie gambe.
Mi leccò la passera come un gelato, facendomela colare indecentemente.
Colò talmente tanto che i miei umori bagnarono quel tavolaccio che avevamo a mo di letto.
Si alzò prima che potetti godere, facendomi inginocchiare e ficcandomi la sua randa in bocca.
‘Tieni zoccolona succhia. . . . ‘
All’inizio facevo un pò fatica, ma dopo fu tutta goduria.
‘Ma non ingoiare. . ‘
E non ingoiai, ero annebbiata dall’alcool, e dalla droga, mi sarei anche buttata dal balcone se me l’avesse chiesto, e invece mi feci dipingere il corpo dal suo seme.
‘Ora ti sfondo. ‘
disse, con una voce indemoniata, che mi fece colare ancora di più.
‘Ma basta colare brutta troia!!Dove lo devo infilare io il cazzo, in un lago?Abbi decenza, che sono io a comandare quì, tu sei la vacca e io quello che monta. Non hai nessun diritto se non quello di essere trattata da puttana’
Mugugnai, mi era rimasto un briciolo di lucidità, forse. O forse erano solo reazioni per quelle tre dita che stavano affondando nel mio culo.
‘Perché vuoi dire che non lo sei?Poco fa ti sei spogliata davanti a venti sconosciuti per un tiro di Coca!’
‘Si. . . sono una sporca puttana e ora ti prego, ti imploro, ti suppilico. . . scopami!’
Ero strafatta, e straubriaca.
E straeccitata.
E lui mi scopò.
Non ero mai stata scopata così in vita mia.
In ogni buco più di una volta. E a ogni sborrata che gli procuravo, ricevevo un goccio di Brandy in regalo.
Sono diventata alcolizzata e drogata in una notte sola.
Quando mi svegliai era l’alba, ed ero ancora stonata. Sui seni avevo i segni rossi delle sue dita, e sul fianco una piccola bruciatura data dalla canna che si era fumato dopo la seconda inculata.
Ahh. . . il suo randellone nel mio culo è il nirvana.
Mi pulsano tutte le vene, mi sento riempita come un tacchino il giorno del ringraziamento.
Il sangue mi va alla testa e tutto quello che voglio è qualcosa che mi riempia anche la caverna che ho in mezzo alle gambe.
Anche ora che tornerà, dopo aver sniffato, mi metterò con i seni sul tavolo, il culo all’aria e gli dirò
‘Su stallone, incula questa povera puttana’
E lui sai cosa farà?si slaccierà la cerniera, tirerà fuori il cazzo, e me lo sbatterà dentro muovendo velocemente, facendo sbattere le palle contro la mia carne calda, e finirà sborrandomi dentro, e facendomi colare tutto quel bel latte caldo sulle gambe, fino ai piedi.
Poi snifferemo ancora, lui mi innaffierà il corpo di Wisky e poi lo leccherà.
Ah, sono stata io a rubarti in casa l’altra notte, se per caso avevi dei dubbi.
Avevo ancora le chiavi con me, e con i ragazzi siamo venuti ad un Rave poco lontano da li.
Ci servivano i soldi per l’alcool, e assieme a quelli ho preso anche i gioielli, i vestiti, e cose varie.
Anche la chiave della cassetta della banca.
Ora tu sei un povero impotente frocio senza un soldo, e io una puttana alcolizzata ricca sfondata che tu non puoi denunciare perché sono tua moglie e sarò pure drogata, ma la faccia della santarellina la so ancora fare. Basta un vestito che copra il seno e una parrucca che nasconda la testa rasata.
Ah sai, quello sulla testa non è l’unico tatuaggio.
Ho un pene tatuato sul culo, e ‘Fuck me’ scritto sui due seni.
-C’è una pausa nella scrittura, e quando riprende, ci sono macchie biancastre sul foglio-
Scusa coglione, era arrivato uno dei miei amici e aveva urgentemente bisogno di una delle mie spagnole. Gli ho struffato il cazzone nodoso nel solco che tu hai sempre sdegnato, e lui mi ha innaffiato la faccia di sborra. Ovviamete non mi ha pulito lui, ma il suo cane.
Sai, faccio delle spagnole che farebbero resuscitare i morti. Con tre spagnole c’ho pagato una settimana di vacanza in un albergo a Las Vegas.
Sai, pagare in natura quando posso è divertente, e mi aiuta a risparmiare per le cose importanti, come la Droga.
La Cocaina è una delle cose più importanti per me al momento.
Sto perfino pensando di prostituirmi ogni tanto, per qualche signorone, in modo da racimolare qualche gioiello da rivendere, o cose simili.
Oramai il sesso non mi spaventa, è casa mia.
Ho fatto di tutto:seghe ad animali, lesbicato con donne, mi sono fatta inculare dai trans, e ho servito cene a bordo piscina con vibratori nel culo, e nella fica. Due, nella fica.
E sono felice.
Tu sei uno stronzo che rimarrà da solo a farsi le seghe davanti ai filmini porno di scarsa qualità, mentre io li vivrò i filmini porno, quelli di alta qualità.
Ora chiudo la lettera, ho detto tutto quello che volevo.
E poi è tornato Mike, e sento già l’odore di Coca.
Sniiiiiiiff!!!!!!!!!
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