Mia moglie cura tanto la sua immagine, è un’insegnante di professione, continua a non accettare il passare degli anni. Palestre, centri benessere, ecc. sembra una trentenne. La sua grande passione è il ballo, cosa che a me non piace. Non perde occasione per umiliarmi, lei è fatta così. Io sono la sua vittima, la causa di tutti i suoi fallimenti. Da ventitre anni sposati, non perde occasione per rinfacciarmi che se non mi avesse incontrato sarebbe stato meglio. Perché se non rimaneva incinta non si sarebbe sposata, poteva continuare gli studi e riusciva sicuramente a laurearsi aspirando ad un futuro migliore. Stanco è deluso quelle poche volte che mi fa scopare, mi ripete: potevo avere i migliori cazzi che volevo. Ogni sabato sera andiamo in una specie di sala da ballo dove lei si scatena e si diverte.
Nella mia mente un pensiero fisso non mi lascia mai…umiliarla!
Dopo l’ennesima discussione andammo a “ballare”, ma quella sera cominciai a farla bere, assecondavo tutto quello che diceva, e continuavo ad ubriacarla, infatti era brilla, ballava e si vedeva che l’alcool le portava allegria. Aveva attorno a lei tre uomini che vedendola così eccitata si erano avvicinati. Quando decidemmo di andare via uno di loro si propose di accompagnarci anche perché anch’io avevo fatto finta di essere mezzo ubriaco. Si mise al volante, per guidare e accompagnarci con la mia auto, dietro c’era l’auto con gli altri due per poi tornarsene insieme. Arrivammo a casa e scesero, io con grande cortesia li fece entrare per fargli un caffè. Mia moglie ancora eccitata dall’alcool ballava e rideva. I tre si avvicinarono a lei come se ballassero e cominciarono a palpeggiarla. Io mi ero defilato in cucina e con la porta aperta guardavo che succedeva. Mia moglie era molto imbarazzata e cercava di divincolarsi. Ma era inutile i tre energumeni l’avevano messa in mezzo, e gli avevano cominciato a sfilare la camicia, lei si opponeva, ma non eccessivamente. Due di loro la strinsero a sandwich e la stringevano. Lei si era opposta, ma loro continuavano e le tolsero la camicetta mettendole a nudo quei due grossi seni, cominciando a succhiaglieli. La sdraiarono a terra alzandole la gonna, strappandole il perizoma e uno di loro le affondo la faccia in mezzo alle cosce. Lei cominciò a gemere e a imprecare, “No! per favore lasciatemi”. Ma era inutile, la girarono e cominciarono a schiaffeggiarle il culo. Mia moglie era a faccia in giù sul tappeto, con la bocca sopra gli attributi di uno, l’altro le teneva le cosce allargate e l’altro ancora schiaffeggiava le natiche che si erano arrossate. Gli loro “Basta, non fatele del male per favore”. L’uomo si fermò, si tirò fuori il cazzo e appoggiandosi di dietro cominciò a penetrarla nella figa. L’altro che la teneva per la testa gli ficco il cazzo in bocca. Lei gemeva, in preda a quei tre: Ad un certo punto la fecero sedere sul cazzo di uno di loro che si era messo sdraiato in terra, ficcandole il cazzo nella figa, la fecero piegare un po’ e il secondo cominciò a lubrificarle il culo. Sentii un urlo di mia moglie, aveva ricevuto il cazzo dentro l’orifizio. La scena era stupenda mia moglie impalata sia nella figa che nel culo e con un cazzo in bocca che succhiava trattenuta per i capelli. Si dimenava come una troia il piacere aveva preso il sopravvento. La penetravano a turno e ogni volta che le riempivano il culo, lei gridava. Io mi masturbavo sul divano e aspettavo. Dopo quasi due ore di quel trattamento gli uomini andarono via, lasciando mia moglie per terra piena di sborra in tutte le parti. Mi avvicinai a lei e masturbandomi le sborrai in faccia, obbligandola a bere il mio seme. Obbedì senza dire nulla, sfinita, umiliata, dolorante. Allora mi alzai la mise con la schiena a terra le allargai le cosce e gli pisciai addosso, sulla figa, in faccia, sui seni. Provavo una sensazione liberatoria, e di vendetta. La portai sotto la doccia e dopo la mise a letto. Si addormentò. L’indomani si sveglio dolorante, dal suo culo era uscita qualche goccia di sangue che aveva sporcato le lenzuola. Mi abbracciò in silenzio e toccandomi il cazzo cominciammo a scopare. Gli feci di tutto. Dopo che raggiunse l’orgasmo e mi fece venire nel suo culo, mi sussurrò all’orecchio: “Adesso pisciami addosso maiale!”