Mentre sto lavorando la mia ragazza viene a trovarmi.
– Ciao amore.
– Finalmente ci vediamo, ne avevo tanta voglia.
– Anch’io, ti va di passarti una notte in albergo con me?
– Se mi va? Non aspettavo altro.
– Ne sono felice, è tanto che voglio passarmi una serata appassionata con te.
– Si, è un sacco che non lo facciamo.
– Vorrei che stasera tu portassi il vibratore e le palline cinesi, ho un sacco di idee che mi girano per la testa
– Tu sei matto!!
Nel pomeriggio intanto per preparare la serata vado a prendere qualche cosa da mangiare ed una buona bottiglia di vino rosato frizzante. Ho un sacco di voglia di stare tutta la notte con la mia ragazza. Lei è una donna fantastica, intelligente, sensuale, alta, bionda e passionale. Ama il sesso in molte forme proprio come me ed è molto disponibile a provare tutte le sensazioni che le offro.
Finalmente è arrivata la sera, mi sento felice ed eccitato, ho una gran voglia di toccarle ogni parte del corpo e di massaggiare la sua fica sempre umida ed ospitale.
Senza salutarci ci diamo un lungo e caldo bacio, non abbiamo nulla da dirci adesso, ora è solo il momento di scappare in camera. La camera è grande e confortevole, cominciamo a bere il vino che ho portato.
– Perché non ti metti le calze col reggicalze.
– Ok, adesso le metto.
È stupendo guardarla, mentre si spoglia per mettersi quelle calze.
Mi alzo per abbracciarla, adesso ha solo un reggiseno, il reggicalze, ed un perizoma.
Ci abbracciamo e mentre lo faccio le massaggio il sedere, e le stringo la passera, sento le mutandine già umide di piacere. Lei si siede, tenendo le gambe un po’ divaricate, non resisto, la assaggio in mezzo alle gambe, è fantastico baciarle la sua seconda bocca, è tenera e generosa. Senza lasciarle assaporare troppo la sensazione di essere leccata, mi interrompo, le accarezzo la passera e con esasperante lentezza le faccio entrare le due palle cinesi.
Ci alziamo e ci baciamo con passione, mentre balliamo la nostra musica, lei mi accarezza il pene.
La mia splendida bionda si accomoda alla pecorina sul letto, le porgo il vino, e mentre beve le lecco la fica ed il buchetto, col quale voglio giocare un po’ e lo massaggio fino a che non c’entra una penna che lascio lì. Ritorno alla fessura, tolgo le palline, che sono completamente ricoperte dalla crema del suo piacere (è squisita, la apprezzerei volentieri a tavola). Le sistemo in profondità il vibratore (il suo amante instancabile), lo accendo e le risistemo le mutandine. Bevo anch’io il vino, mentre la guardo muovere il culo sul letto, voglio farla soffrire ancora, anche se non so per quanto resisto. Di certo non resiste lei che si rimette col culo per aria, vuole qualcosa, io non l’accontento, comincio a giocare col suo ano, si è incredibilmente dilatato, non è mai successo, mentre lentamente le appoggio il pollice sul retro, lei con uno scatto se lo caccia tutto dentro e muove il sedere con frenesia, per sentire questo nuovo piacere, ma non le basta e comincia a muovere il vibratore, che ormai si trova in un lago di piacere.
Si gira piazzandomi la fica in faccia, e continuando a muoversi il fallo dentro, mi fa assaporare i suoi umori. Non le basta vuole usare anche la bocca e si prende con ingordigia il pene, trattandolo come una via di mezzo tra una banana ed un gelato.
Continuiamo così per un tempo indefinibile, fermandoci ogni volta che uno dei due sta arrivando al piacere. Non resistiamo più, iniziamo a scopare, arriva il primo orgasmo, veniamo insieme, ed insieme non ci fermiamo, continuo a penetrarla in profondità è fantastico, starle dentro, è caldissima, e stringe e allarga la vagina in continuazione (nemmeno le nostre bocche hanno finito di fare l’amore e continuiamo a baciarci in profondità). Arriva fortissimo il secondo orgasmo, e con i nostri gemiti di piacere probabilmente svegliamo tutto l’albergo.
– Ti amo da morire!!
– Io di più!!