Erano anni che non vedevo mia sorella così felice.
Finalmente i miei genitori erano partiti per la solita settimana di vacanze al mare e le avevano concesso il permesso di restare a casa con me, visto che adesso era maggiorenne.
“Ma mi raccomando, non portare nessuno in casa!” le aveva detto mia madre prima di partire, fulminandola con uno sguardo severo.
Lei sapeva però che io l’avrei coperta, d’altronde innumerevoli volte lei l’aveva fatto con me, quando io portavo in casa qualche amica e restavamo tutta la notte a scopare come conigli nel lettone dei miei.
“Allora?” le chiesi prima di uscire con i miei amici “Cos’hai intenzione di fare stasera?”
“Io, volevo invitare qui Giorgio.”
“State insieme?”
“Si! Ci siamo conosciuti una settimana fa e ci siamo subito fidanzati.”
“Fidanzati? Ma come parli?” Quasi le ridevo in faccia. “Vi conoscete appena!”
“E smettila! Mica sono come te che salto da una fica all’altra.”
“Beh stasera vedi di darti da fare, goditeli i tuoi 18 anni…”
“E tu goditi i tuoi 25 invece di rincorrere esperienze fugaci, sarebbe ora che ti facessi una ragazza fissa e te ne andassi di casa…”
“Ma fammi il piacere! Io vado, ciao!”
Non avevo una ragazza fissa dai tempi del liceo, a che scopo sprecare tutte le mie risorse con una persona sola, quando potevo rendere felici diverse persone e avere tante amicizie speciali?
Pensai bene di lasciare qualche preservativo in camera di mia sorella, non avrei certo gradito che questo sicuramente inesperto Giorgio la ingravidasse.
Quella sera uscii con una mia amica fidanzata, che aveva il ragazzo lontano e che quindi ogni tanto si sentiva un po’ inquieta e telefonava me.
Purtroppo dopo il cinema (in cui avevamo pomiciato tutto il tempo perdendoci tutto il film) le arrivò una sua telefonata e lei fu invasa da una marea di sensi di colpa.
Le stavo scoprendo le sue tette sode, per leccargliele tutte, per ciucciarle i suoi capezzoli duri che quasi bucavano la stoffa della maglietta, quando il telefono squillò.
Lei uscì dalla macchina e quando rientrò, aveva il magone.
“Non posso fargli questo…Lui è innamorato di me e io, non lo so, secondo te sono innamorata? È che quando usciamo non riesco a resistere…Perché secondo te?”
“Dai, non ci pensare…” le dissi riprendendo a baciarla e a palpare le sue tette.
Ma lei si ritrasse: “No Alberto, non posso farlo.”
A me non andava di insistere, perché elemosinare per la fica non era da me, e sebbene avessi il cazzo durissimo, che mi scoppiava, decisi di riaccompagnarla a casa.
Tornai che erano appena le undici e mezza e non appena aprii la porta di casa, sentii una forte musica provenire dalla camera di mia sorella.
La porta era aperta e la curiosità fu forte, mi misi dietro l’angolo per non farmi sgamare e vidi che lei e il suo ragazzo si stavano baciando.
Lui le toccava le tette e lei lo palpava sul cazzo.
“Dai fammi una sega come l’altra volta…” diceva lui.
“No non posso, non ce la faccio…”
“Come non ce la fai?”
“Mi vengono i crampi, il tuo cazzo è sempre bagnatissimo e mi scivola la mano, non riesco a tenerlo bene.”
“E asciugamelo un po’ allora, qui ho i fazzolettini.”
“No non mi va.”
“Dai amore…lo sai che ti voglio. Mi stai facendo aspettare troppo.”
“Ho detto di no.”
“Allora stendiamoci sul letto su, voglio baciarti tutta.”
Lei si distese e lui fu subito sopra di lei, le tolse la maglietta e alzò la gonna, scoprendo le sue mutandine.
Inutile dire che io avevo una tale voglia in corpo che il cazzo mi diventò di nuovo duro.
Avevo una voglia matta di masturbarmi ma, non potevo, lei era mia sorella.
Lui intanto si abbassò la cerniera e si tirò fuori il cazzo, iniziò ad andare su e giù sopra di lei mentre la baciava, le leccava il collo, le succhiava le tette.
Mia sorella aveva due tette piccole ma sode, con le areole piccole e due capezzoli grandi.
Non mi ero mai accorto fino a quel momento di quanto potesse essere sexy.
Lui le strusciava il cazzo addosso e lei anche si strofinava maliziosa a lui come una gatta in calore.
“Voglio fare l’amore…” disse lui a un certo punto.
“Non posso, è così poco che stiamo insieme.”
“E daiii! Io sono il tuo ragazzo non sono mica uno qualunque, voglio fare sesso con te.”
“Uffa, ho detto di no, va bene così.”
“Ma non riesco a venire così! Dai facciamolo, ci sto attento…” e provò a scostarle le mutandine, con il cazzo duro in mano.
“E basta! Ho detto che non mi va!” disse lei scostandolo.
“Non fare la stronza su, Sono il tuo ragazzo, devi darmi una prova d’amore.”
“Basta! Smettila!” disse lei spingendolo per liberarsi dal peso del suo corpo.
Era proprio un bufalo in calore e il fatto che insistesse così lo rendeva molto ridicolo ai miei occhi.
Io non avevo mai insistito così tanto per scoparmi una donna né avevo messo in mezzo queste cazzate della “prova d’amore”.
Pensai bene di intervenire.
“Testa di cazzo, mia sorella ha detto che non vuole scoparti, è chiaro?”
“Oh ma tu chi sei??!” disse lui alzandosi e guardandomi minaccioso.
“Io sono suo fratello. Rimettiti il tuo cazzetto a posto e vedi di andartene, hai capito??!” gli feci andando verso di lui con il pugno alzato.
“Si d’accordo, scusa, me ne vado subito…”
Lo stronzetto evitò di umiliarsi ancora e se ne andò con la coda tra le gambe.
Mia sorella intanto si stava coprendo con il lenzuolo tutta vergognosa e non diceva nulla, teneva lo sguardo fisso per terra.
“Stai bene?” le chiesi io.
“Si, mi vergogno un po’ scusa…”
“E di cosa?”
“Mi hai trovato con, con quello, e io ti ho detto che non ci facevo niente…”
“Ma figurati! Sei una ragazza di 18 anni è normale che fai sesso. Però scegliteli meglio, quello lì è un animale!”
“Il fatto è che, me l’ha presentato una mia amica e a me, non piace molto però mi dispiace per lei, vuole che stiamo insieme!”
“Eh? Ma che te frega della tua amica! È una bestia in calore!”
“Non è solo quello. È che, lui ha, insomma il suo cazzo è troppo piccolo!”
“Come piccolo?”
“Si ha un pisello lungo quanto il mio dito medio. Quando lo tocco o gli faccio un pompino non ho molta soddisfazione. A me piacciono, si insomma, i cazzi grossi.”
“Ma che buongustaia la mia sorellina….”
Mentre diceva queste cose ero sempre più eccitato e lei se ne accorse subito.
“Il tuo per esempio, non mi sembra affatto male!”
Era il momento buono per osare…
“Vuoi vederlo?”
“Si certo!” mi rispose impassibile.
Mi abbassai lentamente la cerniera, come se stessi scartando un pacco contenente qualcosa di molto prezioso, e tirai fuori il cazzo, che era già scappellato e durissimo.
Lei rimase sbalordita: “Stai proprio messo bene fratello mio! È un cazzo molto grosso!!!”
“Lo vuoi assaggiare?” le chiesi tenendolo in mano e andando verso di lei.
La porcellina non ci pensò su tanto, si avventò subito sul mio cazzo con voracità e me lo spompinava come una che aveva in bocca un lecca lecca gustoso, andando su e giù con la testa, quasi le entrava in gola.
Mentre continuava con il gustoso pompino, mi strizzava le palle, regalandomi ulteriori brividi di piacere.
“Ma dove, hai imparato, mmmmh, sei la migliore!” le dicevo tra un gemito e l’altro, accarezzandole i capelli.
“I tuoi film porno caro fratello, li guardo sempre sono una notevole fonte d’ispirazione.”
Prima lo ciucciava, adesso lo teneva in mano e guardandomi dritto negli occhi passava la sua lingua sulla cappella, mi solleticava il buchino…
“Fermati tesoro che mi fai sborrare, non voglio sporcarti le labbra di sborra.”
“No no, non va bene. Non devi sborrare. Prima devi scoparmi…”
“Come???”
Si denudò completamente e si mise sul mio letto, con le natiche invitanti ben in fuori.
“Scopami, scopami subito, riempimi la fica con il tuo cazzo….!”
Di fretta e di furia mi misi un profilattico.
Puntai la cappella dove doveva andare e la penetrai fino in fondo.
“Oooooooh…che bello, nessuno era mai entrato così dentro, Ora scopami, fottimi…!”
Iniziai a pomparla, aprendole in due la fica col cazzo e quando io andavo dentro, lei si inarcava verso di me, facendolo penetrare tutto.
“Siii ora mi sento riempita, fottimi fottimi fratello mio, scopami! Ho sempre desiderato essere chiavata da un cazzone come il tuo!!”
“Sei una porca lo sai, sei una cagna in calore, e hai solo 18 anni. Non pensavo fossi così, mmmh..”
“Sono la tua porca fratello! Datti da fare, spingi spingi, ecco così bravooo fallo entrare tutto! Sfondami la fica…”
Non avevo paura di farla male perché era tutta lubrificata e il preservativo era tutto bagnato dei suoi succhi di piacere, quando la pompavo faceva “ciac ciac ciac”.
Lei era mia sorella, ne ero consapevole, ma non riuscivo a fermarmi.
Ero stato con ragazze di tutti i tipi e anche più grandi e presumibilmente esperte, ma nessuno mi eccitava come mia sorella, la porca, amante dei cazzi grossi come il mio.
Ed io ero felice di metterlo al suo servizio, per farla godere.
Sentivo la sua fica intorno, una sensazione di calore incredibile e la dominavo mentre lei era a pecorina come una cagna e si faceva scopare senza pudore.
A un certo punto sentii tremava tutta, le tremavano le gambe e capii che il momento era vicino.
La penetrai senza tregua, senza darle respiro e venimmo insieme.
Le nostre urla diventarono una voce sola, “Aaaaaaaaah!! Godo godooooo!”
Schizzai tutta la sborra calda dentro, un po’ dispiaciuto di avere la barriera del preservativo attorno, mi sarebbe piaciuto schizzarle direttamente in fica e farle colare tutto fuori.
“È stato bellissimo! La più bella chiavata della mia vita….” dissi io non appena riuscii a riprendere fiato.
“Vale lo stesso per me caro fratello. Quando vuoi, possiamo rifarlo!”
E fu così che diventai l’amante, lo stallone preferito di mia sorella e insieme ci siamo fatti delle scopate incredibili.
Meno male che non ci ha mai scoperto nessuno!