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Tra i due litiganti il terzo gode

Era qualche mese che tra mio cognato e la moglie le cose sembravano aggravarsi.
alla cena di natale era stato evidente per tutti che non si sopportavano e a quella di pasqua le cose sembravano essere peggiorate moltissimo.
Mia suocera, telefonava quasi tutti i giorni a sua figlia per informarla dell’ultimo fatto accaduto che poi mi veniva riferito durante la cena.
Una sera, mia moglie evidentemente preoccupata mi chiese di parlare a suo fratello e a sua moglie per tentare di aiutarli a ristabilire un minimo di serenità ,almeno per la bambina piccola ; così nonostante la mia scarsa convinzione il giorno dopo telefonai a mio cognato che sebbene non ritenesse utile un nostro incontro mi tenne al telefono per oltre un ora ripetendomi tutte le angherie a cui ero costretto a sottostare.
Dopo telefonai a mia cognata che accetto la mia proposta e dichiarò la sua disponibilità ad incontrarmi anche subito. Il pomeriggio stesso, dissi in ufficio che mi sarei assentato per qualche ora e mi recai a casa dei miei cognati.
Sandra, mi accolse sorridente anche se gli occhi erano visibilmente segnati come chi aveva appena smesso di piangere.

Sandra è una bella e giovane donna che dopo la gravidanza si è ripresa splendidamente e quel pomeriggio indossava una gonna leggera che lasciava intravedere i glutei bel torniti. mi offrì un caffe e ci sedemmo in cucina a parlare.
Io cercavo di minimizzare quanto stava succedendo dicendo che erano crisi normali in una coppia e che tutto si sarebbe risolto con un po di fiducia e di pazienza ma le sue recriminazioni erano infinite.
Ad un tratto mi guardo e mi disse “… ma lo sai che da quando è nata la bambina lui non mi ha più sfiorata ?!”
Io restai in silenzio, non sapevo cosa dire, non mi ero preparato per quel tipo di argomento.
restammo a guardarci negli occhi per un po, mentre io tentavo di trovare qualche cosa da dire e poi, nel tentativo di sdrammatizzare le risposi sorridendo “… peggio per lui, si perde una gran fica…” a quel punto fu lei a restare in silenzio per alcuni secondi e poi disse a bassa voce senza abbassare gli occhi “… ma io non ce la faccio più…” a quel punto non sapevo davvero più cosa dire ma cominciavo a fantasticare su cosa avrei potuto fare e senza riflettere mi alzai in piedi e mi avvicnai dicendole “… questo non è un problema, possiamo trovare una soluzione…” la presi tra le braccia e prima di capire cosa stava succedendo la baciai.
Lei non fece nessuna resistenza, anzi, spingeva il suo bacino contro il mio e io sentivo il mio cazzo diventare duro.
cominciai a palparle un seno, senza smettere di baciarla, poi con una mano scesi lungo la schiena e poi cominciai ad accarezzarle il culo che era come lo avevo immaginato, tondo e sodo.
Anche lei aveva fatto scivolare una mano e cominciava a palparmi il cazzo ed i coglioni ancora trattenuti nei pantaloni.
poi ad un tratto, si allontano tirandosi su la gonna e s filandosi le mutandine mi disse “…. chiavami, ora subito ” si mise sedutta sul tavolo della cucina, divaricando le cosce, mentre io rapido come un fulmine mi ero già aperto la patta e avevo tirato fuori il cazzo ormai diventato bello duro.
Glielo infilai subito dentro senza nessuna fatica, era bagnatissima, e cominciai a sbattermela così in piedi, mentre con le mani le aprivo le natiche.
Lei mugolava e gemeva fortissimo “… ah che bello, si dai, dai, quanto tempo senza cazzo, dai dai non smettere, continua…” mi diceva.
Lei si agitava tenendomi le mani sui glutei e spingendomi dentro di lei con forza.
“posso venirti dentro ? ” le chiesi dopo poco ” no ! non ho ricominciato a prendere la pillola… non serviva… ” mi disse, ” ma…” e così dicendo mi allontanò facendomi tirare fuori il cazzo che luccicava come se lo avessi intinto nell’olio, si girò divaricando le gambe e poggiando il busto sul tavolo “… vienimi nel culo…” mi disse. non riuscivo a credere a quanto mi stava succedendo mi sembrava un sogno, Sandra era li, con le natiche aperte mettendo il mostra la fica e il buco del culo e io stavo con il cazzo stretto in mano e stavo per incularmela.
Le poggiai il cazzo e spinsi, prima solo la punta ma entrava così facilmente che glielo infilai quasi tutto. ” ah… dai sborrami nel culo, fammi sentre lo schizzo… ti prego ” non aspettavo altro, venni quasi immediatamente riempiendola tutta con lei che continuava a trattendermi affinchè restassi tutto dentro il suo culo.
Mi accasciai su di lei restandole dentro e restammo fermi per un po mentre sentivo che il mio cazzo lentamente si afflosciava.
Poi ci ricomponemmo e ci rimettemmo a sedere, guardandoci e sorridendoci senza dire una parola.
“… adesso vai… tra poco devo andare a prendere la bambina all’asilo ” mi disse doppo un po ” ti ringrazio… di tutto ” mi disse ancora ” penserò alle cose che mi hai detto ma…” capii al volo cosa intendeva dire mi alzai e la abbracciai “… si, conta su di me…” le dissi.
Poi andai via.
La sera dovetti sottostare ad un interrogatorio durissimo, di mia moglie che mi chiese un report dettagliatissimo di cosa aveva detto lei e cosa avevo detto io e come mi era sembrata e… io ero un po sulle spine, temevo di poter far trasparire qualche cosa, ma riuscii a cavarmela concludendo che ritenevo di aver dato un mio ” piccolo ” contributo a rasserenarla.
Da quel giorno, almeno una volta alla settimana mi incontro con mia cognata e facciamo sesso in modo favoloso.
Anche domenica scorsa, in auto, mentre la accompagnavo su in montagna da mia moglie, mia nipotina dormiva sul sedile posteriore e lei mi ha fatto un pompino che se ci penso mi ritorna duro.
Tra lei e mio cognato le cose non vanno ancora benissimo, ma io continuo a dare il mio contributo e spero di poter continuare ancora a lungo…

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