Erano oramai due settimane che Sandra e suo marito dormivano,come fratelli nel loro letto matrimoniale.
Era un grande letto tondo circondato da trasparenti fruscianti velari che ne facevano una meravigliosa,invitante alcova.
La camera quasi disadorna,era molto ampia ed accogliente.
Il letto era posizionato nel centro,ed intorno vi erano due grandi pouf di velluto rosso come le tende.
Appoggiata ad un parete,vi era un grande divano di pelle nera.
Di fronte al letto,come sospeso,giganteggiava un grosso schermo televisivo ultrapiatto.
Sul soffitto e sulle pareti opportunamente coibentate e insonorizzate,grandi specchi bruniti,moltiplicavano all’infinito gli oggetti e le figure che si muovevano nella stanza.
Le luci potevano conferire all’ambiente l’atmosfera più adatta alle necessità del momento.
Quando si erano sposati Elio e Sandra,avevano acquistato un’anonima(direi,piuttosto squallida)camera in legno composta da letto,un piccolo armadio e due comodini con l’immancabile corollario di due orrendi quadri riproducenti scene rupestri ed un santo non meglio identificato.
Poi il lavoro di Elio,aveva portato un certo benessere che ha loro permesso di cambiare casa e arredamento.
La camera attigua a quella da letto era adibita a guardaroba con un grosso armadio ed un divano letto dove abitualmente dormiva da solo,il marito.
Quella sera,erano andati a letto molto presto giacchè il giorno dopo avevano un’impegno che gli avrebbe fatto incontrare parenti ed amici alcuni dei quali, non vedevano da molto tempo.
Avevano,dunque,deciso di alzarsi molto presto per i necessari preparativi.
Quando voleva,Sandra,sapeva essere molto disponibile e gentile col marito e quella sera,forse proprio per l’ora insolita o,per il programma che li aspettava il giorno dopo,si era affettuosamente stretta a lui appoggiandogli la testa sul petto glabro.
Poi,scivolando con movenze feline sul suo corpo,aveva cominciato a leccargli il viso e la bocca mentre,stringendogli il sesso con una mano,gli faceva scorrere il prepuzio con lenti movimenti alternati.
Sono bastate poche,brevi,escursioni delle dita sul pulsante,piccolo membro perchè,dalle labbra del marito,sortissero lunghi,affannosi,gemiti di piacere.
Lei,continuando a leccargli il viso e gli occhi socchiusi,ha sollevato la mano bagnata dalle poche gocce di seme ancora caldo e dopo averglielo spalmato sulle labbra,si è congiunta a lui in un profondo,lascivo lingua in bocca.
Il tutto era durato pochissimi minuti e mentre il marito andava in bagno a lavarsi,lei si è girata e si è addormentata.
Al mattino,dopo aver espletato le principali funzioni organiche,il marito,come faceva ogni volta che la moglie doveva incontrarsi col suo amante,le ha praticato un profondo clistere.
Certo,non vi era in programma alcun incontro galante però,Sandra,voleva ugualmente svuotarsi per evitare eventuali,imbarazzanti,necessità fisiologiche in presenza di altre persone.
La grande vasca da bagno era già pronta con l’acqua alla giusta temperatura e coi sali profumati e tonificanti che tanto rilassavano sua moglie predisponendola positivamente,alla faticosa giornata che li attendeva.
Con mano esperta e leggera,Elio insaponava la donna e contemporaneamente le accarezzava la pelle.
Mentre la massaggiava,sfiorandola nei punti più sensibili,captava i fremiti che scuotevano quel corpo languidamente abbandonato.
Quando poi,con una mano le accarezzava i capezzoli e con l’altra la stimolava tra le cosce,la sentiva ansimare sino a che,con brevi,rapide convulsioni,non si scioglieva in un appagante,lungo,orgasmo.
Era bellissima Sandra.
La sua folta,lunga chioma bruna,riluceva come mogano assumendo,grazie agli indomabili ricci,le più incredibili tonalità in funzione dei riflessi di luce che la colpivano.
Gli occhi grandi,profondi e scuri,apparivano ammalianti e imperscrutabili al tempo stesso.
Il corpo dalle forme generose e statuarie e la pelle vellutata,forgiata da secoli di clima assolato,ne denunciavano in modo palese e indiscutibile,le sue origini mediterranee.
Elio gestiva un salone di bellezza e dunque,conosceva alla perfezione tutti i segreti per valorizzare la bellezza di ogni donna.
Sandra era sua moglie ma,era anche la sua musa dalla bellezza debordante e selvaggia.
Lei non amava andare nell’atelier del marito frequentato per lo più da donne frustrate e pettegole dunque,si era fatta allestire in casa,un’attrezzata sala di bellezza tutta per lei.
Solitamente,si faceva truccare e pettinare in modo vistoso perchè così poteva soddisfare le sue pulsioni esibizioniste ed anche perchè,così la voleva il suo amante.
Per l’occasione di quel giorno però,lei desiderava proporsi in un look più sobrio e confecente alla circostanza e dunque,un trucco leggero che valorizzasse le sue qualità estetiche ed una elegantissima acconciatura coi capelli stirati e raccolti.
Col suo portamento,seppur vestita di un semplice tailleur blù,aveva un non so ché di regale.
In sala sarebbe certamente apparsa come una regina,semplice ed altera al tempo stesso.
Mentre erano in macchina e il marito guidava,nella borsetta di Elisa è squillato il telefonino:
-Pronto…chi parla?-
-Ciao amore…sono io..Antonio!-
Lei:
-Antonioooooo….amore!ma dov’eri….é tutta la mattina che ti chiamo?E poi…il tuo telefono faceva un segnale strano…ero molto preoccupata…ma cos’è successo?mi manchi amore…quando torni?-
Lui:
-Sai dove sono Sandra?anch’io non resistevo per altri quindici gioni e così,ho deciso di tornare a Milano per il week end…..ero in aereo quando mi chiamavi sai…il volo dura cinque ore ma ora sono….a Linate!sono quì amore e voglio vederti subito….tu dove sei!-
Lei:
-Oddio tesoro…come facciamo…sono con mio marito e stiamo andando al matrimonio di mia sorella…come faccio….come faccio….?-
Lui:
-Come come fai….ti fai portare qui!subito!da tuo marito e al matrimonio và lui da solo….inventerà una balla….cosa cazzo mi interessa del matrimonio…ho fatto quattromila chilometri per venire da te e mi venite a parlare del matrimonio!?-
Lei:
-Antonio….aspetta…aspetta un pò che parlo con Elio….-
Lui:
-Sandra!non hai capito…non me ne frega un cazzo di quello che pensa il cornuto!Venite subito quì o fatti lasciare da un taxi e vienimi a prendere a Linate….subito!!-
Il marito:
-Che c’è tesoro….ti vedo….ti sento agitata…che succede?-
Dopo avere spiegato al marito quello che le aveva chiesto l’amante e dopo un concitata discussione,Elio si è rassegnato e si stava dirigendo verso l’aereoporto quando é squillato ancora il portatile di Elisa:
-Pronto!-
Era ancora Antonio:
-Sandra….amore…mi è venuta un’idea e forse possiamo salvare capra e cavoli…..sai da quanto tempo non chiavo più con tua sorella?!
Mi piacerebbe proprio scoparmela oggi il giorno del suo matrimonio e poi scopare insieme a te….che ne pensi?-
Dal silenzio che è seguito a quella proposta,Antonio capiva la titubanza di Elisa e,dopo una breve riflessione ha così continuato:
-Sandra….digli al cornuto che se collabora trattenendo per il tempo necessario lo sposo,stasera,anzichè venire tu da me,vengo io a casa tua e lo facciamo partecipare ai nostri giochi.
Ci potrà preparare e se sarà stato molto bravo,gli faremo leccare la passerina piena e,magari anche ripulire con la lingua il mio cazzo….parlagli e richiamami…-
L’accordo prevedeva che nel momento in cui tutti erano impegnati a festeggiare e quando ancora nessuno avesse l’esigenza di usare i servizi,Elisa e la sposa,con un pretesto,si sarebbero allontanate andando in bagno dove avrebbero trovato ad aspettarle Antonio.
Mentre erano sedute a tavola,la sposa,come aveva chiesto Antonio,si era sfilata le mutandine e le aveva messe nella borsetta di Elisa:
-Portamela già senza mutande,sarà più pratico e più veloce se la trovo già nuda sotto e poi lo sai…quanto mi piaci anche tu quando non le indossi!-
Le aveva chiesto Antonio e prontamente lei,col fiato corto:
-Lo sò benissimo quanto sei porco Antonio….lo sai che da quando ti conosco non le indosso più ed anche oggi,che vado al matrimonio,sono senza….è stata quasi una preveggenza….forse sentivo che ci saremmo incontrati….porcellone!
Pensa che il solo fatto di sentirti al telefono,mi ha fatto sbrodolare e,se non fosse stato per mio marito che mi ha tamponata con un fazzoletto,avrei sporcato tutto il vestito ed il sedile della macchina!-
Aggiungendo poi sottovoce:
-Pensa…amore che in questo momento,anche la patta del cornuto è gonfia!-
Quando Sandra e la sposa si sono alzate per andare verso le toilettes,e mentre il marito come d’accordo intratteneva lo sposo ed i parenti,anche il fratello delle due donne che,avidentemente aveva intuito ogni cosa,si è alzato e le ha seguite a distanza.
Giunte nel bagno delle donne,mentre la sposa si era fermata nell’antibagno,Elisa è andata oltre dove c’era già Antonio ad aspettarla.
Si sono buttati subito l’uno tra le braccia dell’altra toccandosi nervosamente e baciandosi con appassionato ardore.
Lei,come in preda ad un’incontenibile urgenza,si è inginocchiata e dopo avergli aperto con mano malferma la cerniere,gli ha estratto il bramato membro ed ha cominciato a succhiarlo.
Lui accompagnava con le mani i movimenti della sua testa mentre lei,in preda ad una foia incontrollabile,lo ingoiava facendoselo schiantare dolorosamente sull’ugola e sulle corde vocali.
Avrebbe tanto desiderato sentirselo esplodere in gola per gustarne il tanto amato nettare ma,sapeva bene Sandra,che il suo compito in quel momento,era solo quello di preparare l’ariete che avrebbe sfondato e riempito la fica di sua sorella forse,lasciandola anche gravida come le aveva anticipato Antonio quando avevano programmato ogni cosa.
Anche nel momento di massima penetrazione,il cazzo di Antonio,fuorusciva dalle labbra per oltre la metà,scuro e solcato da minacciose vene violacee e gonfie come sul punto di esplodere.
Quando poi Sandra,per poter respirare lo estraeva completamente,appariva il glande già gocciolante,livido e gonfio come una grossa prugna scura.
Ad ogni affondo,i testicoli pieni e penduli come frutti da un ramo,sbattevano rumorosamente contro la disarmata e fragile,gola della donna.
Quando il respiro di Antonio si era fatto più affannoso,Sandra si è staccata e lascindolo col membro svettante come un’arma letale,è uscita ed è andata verso sua sorella.
Grande è stata la sua sorpresa nel travarla appoggiata al lavabo,con le gambe divaricate e qualcuno che da sotto l’abito da sposa le stava leccando la fica:
-Giusy…ma che cazzo fai…chi è quello?-
La sorella col respiro pesante:
-Ma è Carlo…nostro fratello….ci ha seguiti….ha visto tutto e ora mi vuole chiavare anche lui….-
-Ma siete pazzi!se vi vede Antonio succede un macello…..vai subito dentro….a questo stronzo ci penso io!-
Spinta dalla sorella,la sposa è entrata nell’angusto spazio dove c’era Antonio ad aspettarla con la sciabola già sguainata.
Si era già calato anche i calzoni ed il membro appariva ora in tutta la sua minacciosa potenza virile.
Non appena la porta si era chiusa dietro la sposa,Antonio dopo averle frettolosamente trapanato la bocca con la lingua,l’ha appoggiata col busto sul lavabo e dopo averle scoperto il culo portando il vestito sulla sua schiena,senza nessun preambolo,le ha puntato il cazzo e con una spinta secca si è schiantato in lei.
Fortunatamente,la fica era già abbondantemente lubrificata dai suoi umori e dalla saliva del fratello e questo le ha permesso di riceverlo dentro senza dolore e senza opporre alcuna resistenza.
Certo,lo schianto contro l’utero le ha strappato un grido lestamente soffocato in gola ma,subito dopo il massaggio che quel superbo arnese faceva alle tumide pareti della sua grondante vagina,era superiore ad ogni dolore.
Una sola volta le era capitato che sua sorella le permettesse di assaggiare quel frutto così gelosamente custodito ma,quell’unica volta le era rimasta impressa nella mente e dunque,in quel momento,non voleva perdere neanche un centimetro del chilometrico piacere che riusciva a trarne.
Lei aveva già goduto una volta grazie alla lingua del fratello ma,quel maglio che la martellava senza tregua,le procurava ripetuti,deliranti orgasmi a raffica.
Quando poi,irrigidendosi sulle gambe,Antonio l’aveva
allagata con interminabili spruzzi di bollente sborra,non è riuscita a trattenere un grido che certamente avevano sentito la sorella ed il fratello nella stanza accanto ma che,forse,anche il suo giovane sposo trattenuto nella sala da pranzo,aveva potuto udire.
Contemporaneamente alla monta della sposa,Sandra aveva dovuto affrontare le ire del fratello che,da sempre,coltivava il desiderio di chiavare ed ingravidare la sorella il giorno stesso delle sue nozze.
Dopo avergli ricordato che al rientro dal viaggio di nozze sia lui che il loro padre avrebbero potuto continuare a chiavarla come sempre avevano fatto,per calmarlo,avava dovuto fargli un bocchino e bere la sua sborra.
Poi,paventandogli la probabile,devastante reazione di Antonio se avesse scoperto la sua presenza e il pompino che gli aveva fatto,l’ha mandato via.
Prima di cacciarlo però,gli aveva promesso che il lunedì successivo,quando Antonio fosse ripartito,l’avrebbe fatto andare a casa sua e lì avrebbero chiavato insieme per tutto il giorno e la notte:
-E tuo marito?-
Ha chiesto con aria stupita il fratello:
-Mio marito chi….il cornuto?noooo…fratellino,di lui non devi preoccuparti…è di Antonio che devi avere paura….sai lui è geloso e non scherza!Se sapesse che ieri sera ho fatto una sega a mio marito,sarebbe la fine del mondo!-
Quando Antonio e Giusy sono usciti dalla loro angusta,squallida alcova,Sandra si é inginocchiata davanti alla sorella e,dopo averle sollevato l’abito,con le sue stesse mutandine le ha ripulito l’enorme quantità di sperma che sgorgava dalla sua congestionata fica.
Il flusso era talmente abbondante che scivolando sulle calze bianche,le aveva già irrorate sino alle caviglie.
Antonio é stato prontamente ripulito dalle labbra della sua amante e,dopo essersi rassettato è andato via complimentandosi per il bel matrimonio,per lo sposo e,dando appuntamento per la sera a Sandra.
Quando Sandra e la sposa sono rientrate nel salone,sono state accolte da un lungo applauso ed un urrah! par la sposa.
Il loro fratello era seduto accanto allo sposo e mentre la novella coppia si ricongiungeva,Sandra é andata dal marito e mettendogli le mutandine inzuppate di sperma in tasca gli ha sussurrato:
-Amore….questo è un’anticipo del regalo che ti ha promesso Antonio.-
Lui,con fare disinvolto,è andato nella toilette e si è masturbato sborrando sullo sperma di chi le chiavava la moglie.
Col tempo Sandra aveva introdotto Antonio nell’ambito del proprio nucleo familiare libertino e incestuoso.
Lui aveva chiavato oltre che la sorella anche la madre e,il suo appeal,la sua carica virile e la sua forte personalità,ne avevano fatto il maschio dominante del gruppo.
Antonio però,non voleva approfittare del suo ruolo in quanto,voleva avere solo rapporti con Sandra che considerava un’amante perfetta e insostituibile ed anche nei confronti del marito cornuto nutriva un certo affetto ed una certa gratitudine per avergli ceduto la sua meravigliosa sposa.
Quella stessa sera,Antonio e Sandra rientrando a casa dopo una cena leggere ed una visita al locale da loro preferito,sono andati a casa dove Elio li stava aspettando.
Loro si sono seduti in salotto ed il marito per festeggiare il suo pur breve rientro,ha stappato per loro una bottiglia di shampagne.
Poi ha sfilato i pantaloni e le mutande di Antonio,ha sollevato la gonna della moglie sino all’inguine ed inginocchiandosi davanti a loro,ha cominciato a leccarli per portarli al giusto grado di eccitazione.
Quando gli amanti erano ben eccitati e pronti,li ha accompagnati,tenendoli per mano nella camera dalle luci soffuse e dal lettone rotondo e dopo essersi chiusa la porta alle spalle li ha lasciati soli.
Quando il campanello lo ha richiamato,i due amanti giacevano supini l’uno accanto all’altra.
Lei aveva le cosce spalancate e la fica grondante di una crema viscida,bianca e lucida.
Lui aveva il membro vinto e mollemente piegato verso destra mentre lacrime lucenti e viscose,fuoruscivano ancora dal suo foro uretrale appena visibile tra le pieghe del prepuzio semichiuso.
Quendo,dopo aver augurato la buona notte,la porta era stata delicatamente chiusa,i sessi degli amanti erano perfettamente nettati ed affidati alla quiete della notte.
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Al ritorno dal viaggio di nozze,lo sposo ha telefonato a tutti per annunciare la buona nuova:La sposa era in dolce attesa!
Presto,si sarebbe organizzata una nuova festa!