La vicenda che sto per raccontarvi accadde all’età di diciotto anni, una notte in cui scoprii tutto di me, di mia madre ed anche del sesso.
Abitiamo distante, circa un’ora di macchina, dai nonni materni. Quel giorno ci precipitammo a casa loro dopo aver ricevuto una telefonata di un incidente accadutogli. Ma per quando fummo arrivati si era già sistemato tutto con il dottore, ed il banale incidente si rivelò quasi un a perdita di tempo. Fatto sta che tra il controllare meglio le loro condizioni e il giustificarsi dell’accaduto, si fece tardi e decidemmo di restare a cena ed a dormire li. Intanto ci rilassammo della paura ridendoci sopra, presto ci coricammo, ma c’era solo un letto, e neanche tanto grande.
Io fui il primo a coricarmi e rimasi sorpreso dalla naturalezza di mamma nello spogliarsi davanti a me. E con il solo reggiseno e mutandine si infilò sotto le coperte. La cosa in un primo momento mi turbò, ma poi mi addormentai. Mi svegliai nel cuore della notte con il cazzo tesissimo, appoggiato alle chiappe di mamma. Mi resi conto di ciò quando la mamma un po’ assonnata disse:
- “Aspetta che mi tolgo le mutande!”
Resomi conto mi scusai, lei invece con tanta naturalezza mi disse:
- “Sarebbe pure ora di incominciare a conoscere le donne, che ne dici?”
Mi accertai che non stavo sognando, allungai una mano e sentii quella carne, calda, liscia e pronta.
E con mia grande sorpresa, lo fece in un’attimo, agguantò il mio cazzo e se lo puntò sulla fica, sentii qualcosa di molto umido sulla cappella, poi sentii centimetro per centimetro la penetrazione. Sentivo che si stava toccando la fica con una mano. Io ero del tutto inesperto e fu lei a dirmi:
- “Adesso scopami! ma stai attento, non godermi dentro, tanto io faccio subito”
Incominciai a stantuffare dentro la sua fica bagnatissima, mentre lei mi veniva incontro con il bacino, e con la mano continuava a toccarsi la fica. Non passò molto tempo che la sentii lamentarsi :
- “Hhaaaancora ssssiii! Ancoraaaaa, ssssiii vveennnggoooooo! Brutto porco mi hai fatta godere!”
Quella volta ebbi la certezza di aver fatto godere una donna, ed il fatto mi incoraggiò tanto che presi a stantuffare più forte del solito, ma lei mi fermò subito:
- “Fermo! fermo! non fare così è pericoloso!”
- “Perché?”
- “Non puoi godere dentro mi potresti mettere incinta, io non prendo la pillola”
- “Scusa mamma, ma è troppo bello!”
- “Lo so tesoro, ma ascoltami e vedrai che ti divertirai ugualmente e forse anche di più!”
- “Come mamma?”
- “Dietro!!”
Rimasi ammutolito non poteva sapere ciò che io desideravo, restai senza parole. Lei si sfilò il mio cazzo dalla fica, e sporgendo di più il suo culo, con mio grande stupore se lo puntò sul suo ano, poi mi prese una mano e se la portò su una tetta dicendomi:
- “INCULAMI! QUI PUOI SBORRARMI DENTRO!”
- “Mammaaaaa…Mi piace il tuo CULO!”
- “Lo sapevo! me ne sono accorta! mi stai sempre a spiare…”
E mentre la inculavo lei si toccava la fica godendo più volte, poi quando le sborrai dentro disse:
- “CHE MAIALE CHE SEI! HAI SBORRATO NEL CULO DI TUA MADRE!”
- “Mi hai fatto morire mamma! hai un culo favoloso!”
- “Non sei il primo a dirmelo…”
- “Quanti ti hanno fatto il culo?”
- “Diciamo pochi, anzi pochissimi, perché sei geloso?”
- “No no, tanto per curiosità”
- “Però chi aveva un po’ di confidenza, me lo ha chiesto ed anche esplicitamente, che porci!”
- “E tu?”
- “Te l’ho già detto, siete stati in pochi, solo tu e tuo padre, a me piace fare un’altra cosa…”
- “Cosa?”
- “Non te lo immagini?”
- “Adesso così a primo acchito, non saprei, dimmelo, dai!”
Ci fu un po’ di silenzio tra di noi, poi con una sfacciataggine da farmi eccitare di nuovo:
- “Stenditi e te lo faccio vedere…!”
Io le ubbidii e poi lei si inginocchiò al mio fianco togliendosi il reggiseno e liberando le sue tettone. Si abbassò su di me baciandomi in bocca e già sentivo le sue tette sul mio petto, intanto il mio cazzo era più che duro. Mi fece sentire tutta la sua lingua in bocca, poi prese a leccarmi il petto e piano piano arrivò fino al mio cazzo, esclamando:
- “Ma, già è pronto! e mamma adesso te lo mangia tutto!”
- “Siiii, dai mamma!”
- “La voglio bere tutta!”
Prima leccò la cappella poi lo imboccò ed incominciò a scoparmi con la sua favolosa bocca. Mia madre era bravissima lo faceva con vero gusto, tanto che in pochi minuti già sentivo il piacere crescere, lei se ne accorse e rallentò il ritmo. Così per tre o quattro volte, poi la fregai non facendomi accorgere che stavo per godere. Al solo pensiero di sborrarle in bocca, strinsi i denti ed in un’attimo sentìi la sborra correre per tutto il cazzo, mamma colta di sorpresa:
- “MMMMMMMMMMMMMMMM…”
- “Siiiii, hhhhhaaaaa ssssiiiiiiiiiiii mmaaammmmmmmmaaaaaaaa sssiiii!”
Lo leccò tutto fino a ripulirlo, poi quando finì mi venne ad abbracciare dicendomi:
- “Ti piace farti spompinare da mamma tua?”
- “Sei stata favolosa mamma, hai una lingua…”
- “Mi piace fare pompini, lo sai da adesso in poi potrei fartene uno al giorno, ma tu mi dovrai ricambiare!”
- “Come vuoi che ti ricambi?”
- “Con la stessa moneta ovviamente, mi piacerebbe se ogni tanto mi leccassi la fica”
- “Si mamma, sono d’accordo, però voglio incularti ancora, il tuo culo mi fa morire!”
- “Incominci ad essere un bel porco! lo sai? Come piace a me…!”
- “Merito tuo mamma”
- “Mi piace anche questo, sai, sentirmi desiderata…eee…”
- “…eeee…?”
- “E un po’ TROIA!Però mi devi promettere una cosa”
- “Dimmi tutto”
- “Non devi far parola con nessuno di quanto è successo e succederà”
- “Te lo prometto mamma”
Il giorno dopo ritornammo a casa e per prima cosa volle che le leccassi la fica, non lo avevo mai fatto, lei stessa mi diete istruzioni, fino a farla godere, inondandomi il viso dei suoi umori.
Il mattino seguente mi sveglia una voce che mi sta chiamando. Era lei mi alzo e vado in camera sua. Nel quasi buio della camera trovo mia madre a carponi sul bordo del letto, tutta nuda:
- “Va bene così? porcellino mio”
Mi uscì un’esclamazione:
- “Mamma mia quanto sei bona!!!”
Mi avvicinai ed in attimo fui nudo anch’io con il cazzo sventolante, ma lei:
- “Aspetta un attimo, prima leccami un po’!”
Mi inginocchiai dietro le sue bellissime chiappe le abbrancai, presi a lappare tutto fica e ano, se avessi potuto le sarei entrato dentro. Solo dopo circa dieci minuti lei mi mi disse:
- “Adesso incula quella troia di tua madre, maiale!”
Non me lo feci ripetere, avevo il cazzo durissimo dall’eccitazione che quasi non me lo sentivo .
Io stesso glielo puntai tra le chiappe e tra i suoi sospiri e rimproveri la inculai mentre si toccava la fica, godendo tutti e due come maiali.
Alla fine mi disse:
- “Solo tu mi fai sentire così maledettamente TROIA! caro figlio mio…”