Dopo la potente e devastante chiavata Lisa e Jady rimasero lì uno di fronte all’altro a gustare le conseguenze del reciproco piacere che si erano dati.
Lui era in piedi fra le gambe di lei, il cazzo ancora parzialmente incannato.
La canna ancora ben gonfia scendeva curvata in vanti sul corpo di Lisa, la cappella lucida di sborra, gonfia e larga, accarezzava il ventre di lei all’altezza dell’ombelico, quel ventre che aveva violato, frugato, devastato, riempito.
Lei semisdraita a gambe larga con la sinistra si accarezzava l’esterno della fica, slabrata, da cui colava, goccia a goccia, il nettare bianco e denso che l’aveva riempita. Con l’altra mano accarezzava con gratidutine la canna di lui con gesti lenti .
In quel mentre nell’hamman entrarono due figure maschili, erano due ragazzi di colore, anchessi marocchini ed evidentemente somiglianti a Jady.
Non avevano più di 16/17 anni, avvolto attorno alla vita un lenzuolo bianco dal quale si evidenziava la protuperanza causata dai cazzi in tiro.
Erano entrambi slanciati, ben proporzionati, fianchi stretti ventre piatto, bellissimi di viso.
Gli occhi brillavano di lussuria guardando Lisa, alternavando sguardi di derisione verso il sottoscritto.
Evidentemente avevano assistito nascosti da qualche parte alle performance di Jady e di mia moglie.
A quel punto Jady dissi – Ha dimeticavo, questi sono i miei nipoti figli di mia sorella. Desideravano tanto vedere una donna bianca nuda, vedere la fica fra cosce candite, vedere come sa godere e quanto è troia con chi la sa usare. Non ti dispiace vero Lisa? –
Lei, con uno sguardo goloso rivoolto ai ragazzi – Anzi, mi sembrano proprio bei ragazzi e spero che siano degli dello zio in tutto, digli di avvicinarsi e farsi vedere bene –
Ovviamente nessuno dei due si preoccupò di sentire la mia opinione, io in fondo ero solo il marito cornuto che non aveva voce in capitolo.
Jady si rivose in francese ai ragazzi (ora x comodità il colloqui dello zio con i due li riporterò in italiano).
– Su ragazzi avvicinatevi – disse – non siate timidi, la signora vi vuol conoscere da vicino, e toggliete il lenzuolo che avete in vita, fate vedre alla signora come siete ben fatti e dotati, in fondo voi avete visto tutto di lei, la sua fica il suo culo come gli ho violati e riempitio, è giusto e carino che anche voi mostriate i vostri gioielli – A quelle parole Lisa vece una risata roca e i due ragazzi si affrettarono a denudarsi completamente e ad avvicinarsi Lisa.
I lora cazzi erano incannati e scappellati, perfettamente dritti perperdicolari al basso ventre, erano entrambi almeno 19/20 cm color cioccotato al latte, di un colore più chiaro la cappella e un cm della canna nella parte anteriore dove si attacca la cappella ( la parte interna del cappuccio totalmente tirato giu dalla cappella stessa), rispetto alla lunghezza il diametro delle canne non era proporzionato, dando in apparenza la sensazione di avere poca circonferenza, invece la circonferenza della cappella alla base era notevole, fra il diametro della canna e il diametro della base cappella si evidenziava una differenza di circa 1/2 cm, e a me è venuto da pensare che tale rietranza produceva uno “scalino” che avrebbe certamente procurato biacere a Lisa sfregando contro le pareti dell’utero, andado avanti e indietro dentro di lei nel caso che i 2 ragazzi l’avessero incannata.
Lisa portò una mano alternativamente sui due cazzi, con il palmo avvose e strinse le due cappelle dicendo – Belli, caldi e sodi..- Al tocco i due ragazzi contrasserro il ventre dal piacere e commentando in francese con lo zio uno di loro disse – Ma è prorio una gran troia la tua amica e il cornuto sta li guarda e non dice nulla, proprio come nei films porno che abbiamo visto, troie bianche insoddisfatte e golose che finalmente si saziano con cazzi neri e ne diventano schiave con i loro mariti cornuti e rassegnati in quanto consapevoli di non saperle soddisfare e di non poter loro impedire di cercare e trovare il piacere – E poi entrambi guardanto verso di me all’unisono hanno alzato una mano facendomi i segno delle corna e dicendo – Cornutoooo –
Jady e Lisa risero di gusto.
Le canne dei due ragazzi vibravano a pochi cm dal corpo di Lisa mandavano un messaggio di desiderio e di potenza che subito Lisa raccolse. Rivolgendosi a Jady disse – Permetti vero che approfondisca la conoscenza con i tuoi nipotini – Lui vece un mezzo inchino un gesto di invito e indietteggiò un passo lasciando spazio ai ragazzi che psi addossarono a Lisa.
Lei impugnò le due canne una per mano, cominciò un lento movimento della mano su e giù, l’avvio di una doppia sega e intanto alternava colpetti rapidi e decisi di lingua sulle due cappelle.
I ragazzi intanto allungarono le mani uno strizzava i seni e i capezzoli di Lisa con gesti rapidi e nervosi ;l’altro portò la mano fra le cosce di Lisa che lei teneva aperte, la mano scorreva lenta il monte venere poi due dita scure, lunghe nervose, si insinuarono fra le labbra fica di Lisa e iniziarono un ditalino sempre più veloce. Anche la sega doppia di Lisa ai due cazzi aumetò di velocità ed intensità mentre la bocca passava da una cappella all’altra, ora non si limitava ad umettare con la lingua le cappelle ma alternativamente le introduceva in bocca e succhiava intesamente provocando delle fossete alle guance.
IL ragazzo che la sgrillettava raggiunse la clito, allora si fermò eabilmente la estrasse dalle labbra fica, la strinse fra pollice ed indice e cominciò a sfregarla fra le dita, a strizzarla con violenza.
A quel punto Lisa non capì più nulla, segando sempre più velocemente i ragazzi, ansimava, spingeva indietro il capo, rantolava, godeva da grande troia -Si.. siii…. – disse – dai non smettere godo godo .. come..o dio… vengo …vengo… sono un troia –
Venne come una fontana.Dalle labbra fica di Lisa usci un getto di liquido vaginale.
Alla vista di ciò anche i due ragazzi iniziarono a sborarre, contrassero il ventre e ularono _ Troia…. dai troia…più veloce…. predila tutta in faccia troia, fai vedre al cornuto quanto ti piace la sborra –
I getti furono potenti, abbondanti ripetuti. Irrorano completamente il viso di Lisa, la fronte i capelli, persino il collo e seno.
(scusate devo interropere, rievocare quel momento mi ha fatto venire)